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8 marzo, un giorno di riflessione contro la violenza sulle donne

Come ogni anno l'8 marzo cerchiamo di capire come sia ancora possibile che la donna continui ad essere oggetto di violenza e discriminazioni


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di - 8 Marzo 2013

Oggi è  la giornata internazionale della donna e questo giorno, nato per ricordare le conquiste sociali ed economiche delle donne, negli anni ha perso il suo smalto ed è diventato in molti casi solo un giorno in cui, si regalano mimose e dove, i locali organizzano eventi più o meno brutti (dipende ovviamente dai gusti e dalle convinzioni personali) con strip maschili e corbellerie varie.

Questa giornata è molto più di questo e merita che tutti (almeno oggi) ci fermiamo a riflettere su come nel 2013 vivono le donne e soprattutto perchè, nell’era più avanzata la donna continui ad essere oggetto di violenza, discriminata sul lavoro, nella retribuzione e, vista  (purtroppo spesso anche per colpa delle donne stesse) semplicemente come “bella merce da esporre e consumare” a proprio arbitrio.

Commissione sulla condizione delle donne delle Nazioni Unite

In questi giorni si sta svolgendo a New York la 57ma sessione della Commissione sulla condizione delle donne delle Nazioni Unite (UN CSW57, United Nations Commission on the Status of Women); il tema principale di quest’anno è l’eliminazione e la prevenzione di tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze.

I dati mostrano un fenomeno ‘universale’ che riveste diverse forme di violenza – fisica, sessuale, psicologica ed economica – dentro e fuori delle case. Forme di violenza che esistono in tutte le aree e i Paesi, senza eccezione. Dappertutto l’ambiente domestico è quello in cui la donna subisce più violenza, da mariti e compagni, con l’aggravamento dato dalle percezioni sociali e dalle mancanze istituzionali.

3.500 donne sono uccise ogni anno dal loro partner in Europa, con picchi in Italia, Spagna e Regno Unito. In Sudafrica si stima che ci sia un femminicidio ogni sei ore, in America Latina ed in Canada i mariti sono gli assassini del 60-70% delle donne che vengono uccise. In base alle stime dell’ONU, il 70% delle donne ha subito violenza in qualche fase della vita.

Il ruolo del sindacato

Ai lavori della Commissione partecipa anche la CGIL, quale ONG, in qualità di osservatore. Si legge nel sito del sindacato: “La delegazione sindacale internazionale, formata da 85 donne, farà pressione sugli Stati membri affinchè adottino tutte le misure necessarie a prevenire e porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze. Il Governo italiano è rappresentato dal Ministro Fornero, che prenderà la parola nella sessione plenaria.

Come ogni anno, ci si attende che i lavori vengano conclusi con un documento condiviso (agreed conclusions) su cui si sono appena avviati i negoziati. Lo scorso anno, alla fine della sessione, si registrò un fallimento storico da parte della comunità diplomatica internazionale, che non riuscì a raggiungere un’intesa subendo le pressioni degli Stati più conservatori.”

La CGIL, ha lanciato alcune iniziative proprio per questa giornata, lo slogan è: “Fondata sul rispetto, la violenza sulle donne è una sconfitta per tutti”. La violenza sulle donne, ricorda la CGIL “è una violazione dei diritti umani, che si declina in violenze fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche, dentro e fuori dalle proprie abitazioni”. L’ambiente domestico è il luogo in cui la donna subisce più violenza, da mariti e compagni, ma non l’unico.

La CGIL, infatti, sottolinea come i luoghi di lavoro siano “luoghi a rischio per le donne, costrette a subire: ricatti sessuali, mobbing, vessazioni e discriminazioni”. Spesso sottovalutata, la violenza sulle donne nei luoghi di lavoro è aggravata dall’attuale crisi economica, e da un mercato del lavoro che espone le donne ad un maggior rischio di esclusione, ghettizzazione e vulnerabilità.

Stop alle molestie sessuali sul lavoro

Affinchè le molestie sessuali sul luogo di lavoro e le altre forme di discriminazione e violenza nei confronti delle donne vengano considerate socialmente inaccettabili, la CGIL prosegue il suo percorso di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la Festa delle donne sarà un’ulteriore occasione.

Tutte le iniziative del sindacato su questa giornata le trovate sul sito della CGIL.

A voi le riflessioni. Io vi lascio con questo pensiero che, credo, racchiuda tutta l’essenza di questo discorso e, auguro a tutte le donne un buon 8 marzo, non solo oggi ma per tutti i giorni dell’anno. “La donna è di vetro, e quindi non si deve far la prova se si possa rompere o no, perché tutto può essere. Ma è più facile che si rompa, e quindi sarebbe una pazzia esporre al rischio di rompersi ciò che, dopo, non si può più accomodare”. Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia.

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Tags: Conciliazione lavoro famiglia