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Sommerso: nel mezzogiorno 1280 lavoratori in nero in agricoltura ed edilizia

A seguito dei controlli effettuati nei mesi marzo e aprile 2010 nell'ambito del Piano straordinario di vigilanza in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, sono emersi 1.280 lavoratori totalmente in nero


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di - 15 Maggio 2010

Il Ministero del lavoro, lo scorso 14 maggio ha reso noti i  primi risultati dei controlli effettuati nei mesi marzo e aprile 2010 nell’ambito del Piano straordinario di vigilanza in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia che vede affiancati gli ispettori di ministero del Lavoro, INAIL, Inps e Forze dell’ordine.

La situazione, soprattutto nel mezzogiorno non è delle più felici: sono 1.280 i lavoratori trovati totalmente in nero. Sospese 350 aziende, di cui 253 sono ad oggi tornate a lavorare. Le stime si riferiscono, nello specifico, ai controlli effettuati in Calabria, Campania e Puglia nei mesi di marzo e aprile scorsi. Per quanto riguarda, invece, la Sicilia – precisa il ministero – “è in corso la definizione di un protocollo con la Regione, dal momento che l’attività ispettiva rientra nelle sue competenze specifiche”.

In Calabria, delle 64 aziende agricole ispezionate, 40 sono risultate irregolari pari al 63%. I lavoratori oggetto di verifica sono stati 283 (di cui 11 extracomunitari) e 165 quelli risultati totalmente in nero. Controllate anche 61 imprese edili, di cui 29 risultate irregolari (il 48 %). Sono 193 i lavoratori controllati, di cui un extracomunitario: 36 quelli emersi totalmente in nero, otto irregolari per altre cause. Dodici, nel complesso. le sospensioni per lavoro nero (di cui 11 revocate) e 44 le violazioni accertate in materia di salute e sicurezza.

In Campania sono state ispezionate 556 aziende agricole, di cui 235 risultate irregolari (il 42%). Sono 2.199 i lavoratori oggetto di verifica (251 extracomunitari, di cui 22 privi del permesso di soggiorno); 214 i lavoratori totalmente in nero; 189 quelli irregolari per altre cause. Sono emerse, poi, 1.536 posizioni lavorative fittizie e/o prestazioni previdenziali indebite. Ventotto, ancora, le sospensioni per lavoro nero (di cui 21 revocate). Nell’edilizia, sono state ispezionate 2.129 aziende, di cui 1.182 emerse come irregolari (il 56 %). I lavoratori oggetto di verifica sono stati 5.425 (62 extracomunitari, di cui 13 privi del permesso di soggiorno), per 791 persone risultati totalmente in nero. Quelli irregolari per altre cause sono 461. Le sospensioni per lavoro nero sono state 272 (di cui 190 revocate) e 4 quelle per motivi di sicurezza. Le violazioni in materia di salute e sicurezza, infine,m sono state 1.242.

In Puglia sono state ispezionate 334 aziende edili, di cui 199 risultate irregolari (il 60%). Sono stati 954, di cui 21 extracomunitari, i lavoratori oggetto di verifica. Totalmente in nero 74 lavoratori e 103 irregolari per “altre cause”. Le sospensioni per lavoro nero sono state 33 (di cui 31 revocate), una quelle per motivi di sicurezza. Trecentocinque le violazioni in materia di salute e sicurezza. “I dati riferiti al settore agricolo non sono disponibili perché, sulla base della calendarizzazione prevista dal Piano straordinario, gli accessi ispettivi hanno avuto inizio nel mese di maggio.

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Categories: Attualità
Tags: ediliziaINAILlavoro nero