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di Antonio Maroscia - 28 Febbraio 2022
L’Assegno per il Nucleo Familiare è un sostegno economico erogato dall’INPS ai lavoratori dipendenti, parasubordinati iscritti alla gestione separata, pensionati da lavoro dipendente, lavoratori domestici e dipendenti agricoli e titolari di prestazioni a sostegno del reddito (come NASpI e cassa integrati). Gli assegni al nucleo familiare sono conosciuti anche con l’acronimo di ANF. In gergo inoltre vengono anche chiamati assegni familiari, benchè si tratti di due tipi di prestazioni INPS pressochè simili non sono la stessa cosa; infatti questi ultimi tecnicamente sono destinati alle categorie di lavoratori esclusi dalla normativa sull’assegno.
ATTENZIONE: la misura è stata di fatto pagata fino alle mensilità di gennaio e febbraio 2022, in quanto è una delle prestazioni economiche abrogate a decorrere dal 1° marzo 2022 e sostituita dall’Assegno Unico Universale. Veniva riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti.
Condizioni essenziali per avere diritto a questa prestazione sono che i nuclei familiari devono essere composti da almeno due o più persone e il reddito complessivo della famiglia deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge. Gli importi del reddito e degli assegni sono determinati annualmente dall’INPS e racchiusi in apposite tabelle valide dal 1 luglio al 30 giugno dell’anno successivo. Dal 1° aprile 2019 inoltre vi è una importante novità per lavoratori e aziende, infatti la domanda di ANF può essere inviata solo online sul sito dell’INPS (vedremo in seguito come fare).
Ma procediamo con ordine e vediamo in primis cos’è e come funziona questa prestazione.
Come detto in premessa l’importo dell’assegno al nucleo familiare è determinato annualmente dall’Istituto di previdenza sulla base della variazione Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
Quindi è bene ricordare che entro fine giugno gli interessati dovranno predisporre una nuova domanda per richiedere gli assegni familiari per il periodo 2019 – 2020. Per conoscere in anticipo l’importo degli ANF è possibile utilizzare il nostro tool gratuito denominato Calcolo Assegni Familiari.
Condizione essenziale è che il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato, per almeno il 70%.
Ad esempio in una famiglia con madre dipendente e padre autonomo il reddito della madre deve rappresentare almeno il 70% del totale.
L’ANF è una prestazione pagata dall’INPS. Per i lavoratori dipendenti il pagamento viene fatto dal datore di lavoro, il quale poi trattiene tale somma dai contributi che deve versare all’INPS. Negli altri casi (gestione separata, colf e badanti, disoccupati ecc.) il pagamento viene effettuato direttamente dall’INPS.
Ai lavoratori dipendenti, titolari di prestazioni INPS e ai pensionati l’assegno viene pagato mensilmente con la busta paga o il cedolino. Per la gestione separata, lavoratori domestici e in tutti gli altri casi invece il pagamento è semestrale.
L’INPS paga normalmente gli ANF tramite bonifico domiciliato presso gli uffici postali o mediante accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata indicando nella domanda il codice IBAN. In quest’ultimo caso va quindi compilato anche il modello SR163 per la certificazione dell’IBAN.
Per il pagamento dell’assegno, è necessario che il reddito familiare non superi determinati limiti di reddito, stabiliti ogni anno dalla legge. Il reddito è costituito da quello del richiedente e di tutte le persone che compongono il nucleo familiare. Il reddito del nucleo familiare, da prendere in considerazione ai fini della concessione dell’assegno, è quello prodotto nell’anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno ed ha valore fino al 30 giugno dell’anno successivo.
Ad esempio, per il periodo 1° luglio 2018 – 30 giugno 2019, si deve considerare il reddito prodotto nel 2017 (Risultante dalla dichiarazione dei redditi 2018).
Vi sono alcuni redditi che vanno esclusi dal calcolo del reddito complessivo che serve alla determinazione dell’importo dell’ANF. Di seguito elenchiamo i redditi esclusi dal calcolo:
Quali familiari posso includere nel calcolo degli ANF? La norma stabilisce che possiamo richiedere gli assegni familiari per i seguenti componenti:
Tutte queste persone fanno parte del nucleo anche se non sono:
In un caso l’assegno per il nucleo familiare può essere pagato anche quando il nucleo sia composto da una sola persona; a condizione che sia titolare di pensione ai superstiti (orfano o coniuge), a condizione che sia minorenne o maggiorenne inabile.
La procedura rimane la stessa anche per tutti coloro che dovranno invece ricevere il pagamento diretto dall’INPS i quali possono continuare ad inviare la domanda solo telematicamente nell’area riservata del cittadino utilizzando le proprie credenziali oppure tramite patronato.
Leggi anche: Assegni familiari, domanda ANF online INPS
In alcuni casi però il datore di lavoro è tenuto a pagare solo se il lavoratore è stato preventivamente autorizzato dall’Inps. L’autorizzazione dell’Inps è richiesta per il pagamento dell’assegno alle seguenti persone: i figli di separati, di divorziati, i figli naturali riconosciuti da entrambi i genitori, i fratelli, le sorelle, i nipoti, i familiari inabili per i quali non sia già documentata l’invalidità al 100%, i familiari residenti all’estero.
Leggi anche: autorizzazione ANF come e quando richiederla
Come detto sopra la domanda di ANF va presentata:
L’ assegno per il nucleo familiare può essere pagato direttamente al coniuge del lavoratore avente diritto. La domanda per il pagamento separato deve essere presentata al datore di lavoro (sempre con procedura online) nel caso in cui la prestazione sia pagata da questi per conto dell’Inps, utilizzando il previsto modulo per la richiesta dell’assegno.
Nei casi in cui il pagamento è effettuato direttamente dall’Inps, la domanda deve essere presentata direttamente agli uffici dell’Istituto.
Perché sussista il diritto al pagamento disgiunto è necessario che il coniuge che lo richiede:
I nuclei familiari con almeno tre figli minori possono ottenere un assegno a carico del Comune di residenza, il cui importo varia annualmente. Gli Assegni familiari con almeno 3 figli vengono pagati in una unica soluzione che comprende tredici mesi l’anno (riducibili in presenza di determinate condizioni reddituali). L’assegno si ottiene a condizione che il nucleo non abbia redditi superiori a determinate soglie ISEE.
L’ANF concesso dai comuni può essere richiesto entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento. I Comuni provvedono a ricevere, istruire e definire le domande e comunicare all’Inps i dati necessari per il pagamento. Inoltre i Comuni possono affidare all’Inps il servizio di concessione della prestazione, mediante specifici accordi.
Il diritto alla corresponsione dell’assegno al nucleo familiare si prescrive in 5 anni. Questo significa che se il soggetto avente diritto non ha presentato l’apposita domanda nel periodo in cui ne aveva diritto, può richiedere gli assegni familiari arretrati fino a 5 anni prima.
Gli arretrati ANF vanno richiesti direttamente al proprio datore di lavoro (ma con domanda ANF online), anche se questo è cambiato, oppure all’INPS nel caso di pensioni, prestazioni, colf e badanti oppure per ditte cessate fallite.
Leggi anche: arretrati ANF, come ottenerli e a chi richiederli
Di seguito rilasciamo i moduli per la domanda di Assegno per il nucleo familiare. Per maggiori informazioni su questo importante sostegno al reddito vi invitiamo infine a contattare il Numero Verde INPS 803164 oppure a consultare il sito dell’Istituto.