>> Entra nel nuovo Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti
di Paolo Ballanti - 22 Giugno 2022
Nato con la necessità di contrastare la disoccupazione giovanile e le difficoltà di inserimento lavorativo, il programma Garanzia Giovani è un’iniziativa europea rivolta agli Stati membri con un tasso di non – lavoro tra le nuove generazioni superiore al 25%.
Destinato ai “Neet” che non studiano e non lavorano tra i 15 e i 29 anni, Garanzia Giovani consiste nell’accompagnare gli iscritti attraverso un percorso personalizzato di inserimento lavorativo o di formazione, realizzato attraverso i Centri per l’impiego ed altre strutture autorizzate.
Garanzia Giovani è un programma per ridurre la disoccupazione giovanile in Italia attraverso l’utilizzo di fondi europei. Secondo il regolamento, non tutti possono aderire a questa nuova iniziativa, ovvero non tutti i giovani possono iscriversi al programma ed usufruire dei vantaggi. Bisogna infatti essere in possesso di alcuni requisiti:
Tutti i requisiti dovranno essere posseduti al momento dell’iscrizione al programma Garanzia Giovani e dovranno essere mantenuti per tutta la durata dell’Iscrizione. Inoltre, bisogna precisare che per coloro che hanno quasi compiuto il 30° anno di età, possono comunque effettuare l’iscrizione al programma, l’importante che tale iscrizione avvenga prima del compimento del trentesimo compleanno.
Analizziamo in dettaglio chi può iscriversi a Garanzia Giovani e come funziona il percorso di avvicinamento al mondo del lavoro.
I requisiti di Garanzia Giovani per aderire al programma contemplano l’avere un’età tra i 15 e i 29 anni, essere residenti in Italia (eccezion fatta per la Provincia autonoma di Bolzano) e:
i cosiddetti “Neet” (dall’inglese “Not in Education, Employment or Training” tradotto “Non nell’Educazione, Lavoro o Formazione”).
Possono altresì accedere a Garanzia Giovani, nell’ambito delle iniziative dell’Asse 1-bis, quanti sono “Neet” ed hanno tra i 15 ed i 34 anni, con residenza nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Una volta accreditati si dovrà scegliere il servizio “Garanzia Giovani” e selezionare la Regione o la Provincia Autonoma in cui si desidera usufruire dei servizi offerti dal programma.
Effettuata l’adesione, entro i 60 giorni successivi la Regione / Provincia Autonoma scelta contatterà l’interessato e lo indirizzerà verso uno sportello dei servizi per il lavoro (presso un centro per l’impiego o un altro ente autorizzato).
Qui, dopo un colloquio individuale, sarà definito il “Patto di servizio”, contenente il percorso personalizzato per l’inserimento lavorativo o la formazione professionale.
Nel termine di 4 mesi dalla stipula del Patto, il giovane riceverà un’offerta in linea con il suo profilo.
Tra le misure attivabili figura un percorso di accompagnamento al lavoro della durata di 6 mesi, dove l’operatore:
Il percorso di affiancamento può interrompersi nel caso in cui si decida di seguire un corso di formazione o stipulare un contratto di lavoro di durata inferiore a 6 mesi. In tal caso, si potrà riprendere il percorso una volta conclusosi il rapporto.
Grazie alla definizione di un “Patto di servizio” l’aderente potrà accedere alle misure del programma tra cui:
Mentre la gestione di Garanzia Giovani a livello nazionale è affidata ad ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), l’attuazione del programma è soprattutto in capo alle Regioni in qualità di organismi intermedi.
Oltre ai contratti di lavoro subordinato, principalmente a tempo indeterminato o a termine, gli iscritti a Garanzia Giovani possono altresì intraprendere esperienze di apprendistato o tirocinio.
L’inserimento al lavoro degli iscritti a Garanzia Giovani può avvenire grazie ad un contratto di apprendistato:
Nel primo caso, all’esperienza lavorativa si affianca il conseguimento di:
L’apprendistato di alta formazione e ricerca è invece diretto ad ottenere:
Dal punto di vista anagrafico, l’apprendistato per la qualifica ed il diploma professionale è riservato a chi ha almeno 15 anni e sino al compimento dei 25 anni.
Al contrario, l’apprendistato di alta formazione e ricerca è diretto a chi ha un’età tra i 18 ed i 29 anni (vale a dire sino ai 30 anni non compiuti).
Oltre all’apprendistato, gli iscritti a Garanzia Giovani possono essere coinvolti in un percorso di tirocinio in Italia o all’estero.
Il tirocinio Garanzia Giovani si concretizza in:
Si parla in particolare di “extracurriculari” per indicare i tirocini che non rientrano nei piani di studio delle università, come tali definiti “curriculari”.
La retribuzione con Garanzia Giovani dipende dal percorso lavorativo scelto:
Il pagamento delle spettanze economiche per gli apprendisti coinvolti in Garanzia Giovani avviene con le stesse modalità e le tempistiche applicate ai lavoratori dipendenti.
Identico discorso vale per i tirocinanti.
Come alternativa all’apprendistato ed al tirocinio, il Servizio Civile è rivolto a chi ha più di 18 e meno di 29 anni.
L’esperienza ha una durata di 12 mesi (di cui 8 all’estero, se trattasi di progetti realizzati nell’Unione Europea) da svolgersi nelle aree di intervento:
Il compenso è rappresentato da un assegno mensile di 444,30 euro, cui si aggiunge un’indennità giornaliera per chi partecipa ad un progetto all’estero ovvero che prevede la misura aggiuntiva di un periodo da svolgersi presso uno dei Paesi dell’UE).
Collegandosi alla pagina “garanziagiovani.anpal.gov.it – Giovani – Progetti” sono disponibili una serie di iniziative promosse a livello nazionale tra cui, attualmente:
Ai progetti citati si aggiungono quelli disponibili nelle pagine delle singole regioni e province autonome.
In caso di assunzione con apprendistato, l’azienda riceve un incentivo “fino ad un massimo di euro 4.000 per l’assunzione di apprendista di I livello, o di euro 6.000 per un apprendista in alta formazione e ricerca” (portale “garanziagiovani.anpal.gov.it”) in base alle ore di formazione interna o di tutoraggio.
I contributi riferiti al tutoraggio, si legge sul portale, non sono “cumulabili con analoghi contributi per la stessa attività rivolta allo stesso destinatario”.
Per coloro che assumono un giovane che necessita di formazione per completare le sue competenze professionali, è prevista la possibilità di attivare un percorso formativo entro 120 giorni dall’attivazione del contratto.
La durata del percorso, variabile, deve in ogni protrarsi per non oltre un anno.
Il corso può essere collettivo, individuale o individualizzato (con un massimo di 3 persone), erogato da soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni o dall’impresa stessa, ed altresì correlato alla mansione ed ai fabbisogni aziendali.
In aggiunta alle misure appena citate, la normativa consente di: