Gestione separata INPS: cos’è, come funziona e chi è obbligato ad iscriversi? Cosa cambia rispetto alla previdenza dei lavoratori dipendenti o degli autonomi? Quali sono le aliquote contributive? E l’imponibile minimale e massimale? Ecco alcune delle domande più frequenti relativamente a questa gestione dell’INPS.
Iniziamo col dire che la Gestione Separata si sostanzia in un fondo pensionistico gestito dall’INPS a cui sono obbligati ad iscriversi, a determinate condizioni, i lavoratori con partite IVA, lavoratori autonomi, liberi professionisti senza cassa e lavoratori parasubordinati. Al pari della gestione dipendenti privati, o della gestione lavoratori autonomi, l’iscrizione alla gestione separata garantisce, sulla base dei contributi previdenziali versati, una serie di servizi previdenziali, di welfare e pensionistici. In taluni casi previsti dalla legge l’iscritto alla gestione separata avrà diritto ad esempio all’indennità di malattia, alla maternità e infine alla pensione.
Le attività dell’Istituto vengono finanziate da autonomi, committenti e lavoratori mediante il versamento dei cosiddetti contributi previdenziali, calcolati in percentuale rispetto alle somme riconosciute all’assicurato stesso ovvero in base all’imponibile previdenziale.
Chi deve iscriversi alla Gestione Separata INPS
Al suo interno, l’INPS è strutturata in apposite gestioni, ognuna delle quali si preoccupa di tutelare determinati soggetti o eventi. Tra queste, figura la Gestione separata che si rivolge tra gli altri a:
- Collaboratori coordinati e continuativi;
- Liberi professionisti per i quali non è prevista un’apposita cassa previdenziale;
- Venditori a domicilio;
- Spedizionieri doganali non dipendenti;
- Assegni di ricerca;
- Borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
- Lavoratori autonomi occasionali (oltre una determinata soglia di reddito).
Vediamo nel dettaglio come funziona.
Obbligo di iscrizione per Lavoratori autonomi occasionali e incaricati alle vendite a domicilio
Per i lavoratori autonomi occasionali e gli incaricati delle vendite a domicilio l’obbligo di iscriversi alla Gestione separata sussiste solo:
- Per i lavoratori autonomi occasionali al superamento dei 5 mila euro annui (i contributi si calcolano solo sulla parte che eccede la soglia citata);
- incaricati delle vendite a domicilio al superamento dei 5 mila euro annui (i contributi si calcolano solo sulle provvigioni eccedenti la soglia citata e per il 78% del loro ammontare).
Prima di procedere all’erogazione del compenso, il committente è bene che si faccia rilasciare una dichiarazione dell’assicurato in cui questi dichiara che con riferimento a tutti i rapporti di collaborazione (compresi quelli intercorsi con altri committenti) non sia stata superata la soglia di euro 5 mila annui.
Contributi gestione separata: chi paga
Come vengono ripartiti i contributi gestione separata INPS? I contributi destinati a finanziare le prestazioni della Gestione separata sono per 1/3 a carico del collaboratore / prestatore mentre i restanti 2/3 in capo al committente. Questi si calcolano in percentuale sulle somme e i valori a qualunque titolo percepiti dagli assicurati, anche sotto forma di erogazioni liberali.
I contributi, sia per la parte a carico del collaboratore che per quella del committente devono essere versati da quest’ultimo con modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo quello di corresponsione del compenso.
Ipotizziamo che la percentuale di contributi sia pari al 24% e i compensi corrisposti a Febbraio 2019 al collaboratore siano pari a 2.000 euro. In questo caso:
- La quota a carico del collaboratore sarà pari a [(2.000 * 8)/100] = 160,00 euro che vengono trattenuti direttamente dal compenso spettante;
- La quota a carico del committente sarà invece di [(2000*16)/100] = 320 euro che verranno versati con modello F24.
Il committente verserà entro il 16/03/2019 con modello F24 euro 160,00 + euro 320,00 = 480 euro.
I dati relativi ai compensi corrisposti e ai contributi versati dovranno poi essere comunicati all’INPS con invio telematico del flusso Uniemens entro l’ultimo giorno del mese successivo quello di riferimento.
Gestione separata professionisti senza cassa
Sono tenuti ad iscriversi alla Gestione separata i professionisti che svolgono un’attività il cui esercizio è svincolato:
- Dall’iscrizione ad appositi albi professionali;
- Oppure, dal versamento a Casse professionali perché, ad esempio, non è stata raggiunta la soglia minima di reddito richiesta o ancora esiste un’altra copertura contributiva in virtù della quale la Cassa di appartenenza esclude l’obbligo di versamento dei contributi.
I professionisti devono provvedere autonomamente al versamento dei contributi, eventualmente addebitando ai committenti una parte dell’onere pari al 4% dei compensi lordi.
Il versamento avviene con il sistema degli acconti (ognuno pari al 40%) e del saldo, secondo le stesse scadenze previste per l’IRPEF.
I professionisti dovranno avvalersi, al pari dei committenti generici, del modello F24 per il versamento dei contributi alla Gestione separata.
Aliquote contributive gestione separata
I contributi vengono calcolati secondo determinate percentuali (cosiddette aliquote contributive) comunicate annualmente dall’INPS con apposita circolare. Per l’anno 2021 le percentuali per la generalità degli iscritti alla Gestione separata sono pari al 34,23% di cui:
- 33% a finanziamento dell’assicurazione IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti);
- 0,72% a copertura degli eventi di malattia, maternità e per gli assegni familiari;
- 0,51% a finanziamento dell’indennità di disoccupazione DIS-COLL.
Da sottolineare che i contributi alla DIS-COLL sono dovuti dal 1° luglio 2017 da parte di tutti coloro che potenzialmente hanno diritto alla prestazione: collaboratori, assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio iscritti unicamente alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita IVA.
Fanno eccezione all’aliquota generica del 34,23%:
- I professionisti privi di una cassa di previdenza per i quali i contributi ammontano al 25% per l’IVS oltre allo 0,72% a finanziamento di malattia, maternità e ANF;
- I soggetti iscritti sia alla Gestione separata che ad un’altra forma di previdenza obbligatoria (perché ad esempio lavoratori dipendenti) o pensionati, nei cui confronti vige solo l’aliquota IVS del 24%.
Tabella Aliquote contributive gestione separata INPS |
|
---|---|
Collaboratori e figure assimilate | Aliquote Gestione separata INPS 2021 |
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll | 34,23% (33,00 IVS + 0,72 + 0,51 aliquote aggiuntive) |
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva Dis-Coll | 33,72% (33,00 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva) |
Soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria | 24% |
Minimali e massimali gestione separata INPS
Cosa sono invece minimale e massimale INPS gestione separata? Si tratta degli imponibili minimi e massimi sui quali vengono calcolati i contributi, che per il 2021 sono:
- Minimale gestione separata INPS 2021: euro 15.953 euro;
- Massimale gestione separata INPS 2021: euro 103.055,00.
Come iscriversi alla gestione separata INPS
L’iscrizione alla Gestione separata deve avvenire solo in occasione del primo rapporto senza che si ripeta per tutti quelli successivi. Per iscriversi, l’assicurato può utilizzare i seguenti canali:
- Web-servizi telematici (in questo caso è necessario SPID o CNS o CIE 3.0);
- Contact center;
- Patronati.
Quali prestazioni eroga la Gestione separata
Come anticipato, le prestazioni garantite dalla Gestione separata ai propri assicurati sono:
- Pensioni (calcolate con il sistema contributivo);
- Indennità di disoccupazione DIS-COLL;
- Assegno per il nucleo familiare;
- Indennità di malattia per degenza ospedaliera;
- malattia;
- maternità.
Segui gli aggiornamenti su Google News!
Segui Lavoro e Diritti su WhatsApp, Facebook, YouTube o via email