Gli assegni familiari dei comuni sono una prestazione sociale che spetta ad alcuni cittadini a determinati requisiti erogati dai comuni, ma pagati dall’INPS. Si tratta quindi di un assegno al nucleo familiare, concesso dal comune di residenza ma, formalmente erogato dall’INPS.
Tale assegno è cumulabile con qualsiasi altra prestazione a favore delle famiglie e, non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. Viene erogato mensilmente per tredici mensilità.
La prestazione ANF dei comuni non va confusa con l’assegno per il nucleo familiare ovvero gli ANF per dipendenti, assimilati e pensionati che sono una prestazione erogata dall’INPS, ma pagata dal datore di lavoro o direttamente dall’INPS.
Ecco i dettagli.
Assegni familiari dei comuni: a chi spetta
Hanno diritto agli Assegni familiari dei comuni:
- i cittadini italiani o comunitari residenti nel territorio dello Stato
- i nuclei familiari composto almeno da un genitore e tre figli minori (appartenenti alla stessa famiglia anagrafica), che siano figli del richiedente medesimo o del coniuge o da essi ricevuti in affidamento preadottivo;
- nuclei familiari con risorse reddituali e patrimoniali non superiori a quelle previste dall’indicatore della situazione economica (ISEE) valido per l’assegno.
Per la verifica del diritto alla prestazione il richiedente deve dichiarare redditi e patrimoni posseduti nell’anno precedente a quello per cui presenta la domanda.
I redditi sono quelli che risultano dalla dichiarazione o dai certificati fiscali dei componenti il nucleo familiare. I patrimoni, mobiliari e immobiliari, sono quelli posseduti alla data del 31 dicembre dell’anno precedente.
Assegni familiari dei comuni: come fare domanda
La domanda di Assegni familiari dei comuni deve essere presentata al Comune di residenza entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’Assegno al nucleo familiare (ANF). Dovrà essere allegata, una dichiarazione sulla composizione e sulla situazione economica del nucleo familiare (I.S.E.E.).
L’INPS provvede al pagamento dell’assegno con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) per i dati ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre. Nella domanda dovrà essere indicata la modalità di pagamento preferita.
Il diritto all’assegno familiare del comune cessa dal 1° di gennaio dell’anno in cui viene a mancare il requisito del reddito o, dal 1° giorno del mese successivo a quello in cui viene a mancare il requisito relativo alla composizione del nucleo
Assegni familiari dei comuni: quanto spetta
L’ importo dell’assegno è annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT ed è determinato a seguito di Decreto. Tutti gli anni l’INPS emana una apposita circolare con la quale rende noti gli importi aggiornati degli ANF dei comuni.
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