Il 30 novembre scorso Cgil, Cisl e Uil, con le rispettive categorie di settore, e il Governo hanno condiviso le linee guida per il rinnovo del contratto pubblico impiego, ovvero per il rinnovo dei contratti nelle pubbliche amministrazioni.
L’accordo di rinnovo del CCNL per il pubblico impiego, arrivato dopo sette anni di blocco, prevede il superamento di alcuni errori presenti nella riforma Brunetta e nella buona scuola, rimettendo al centro la contrattazione collettiva.
Superamento del precariato nella pubblica amministrazione
Uno dei punti fondamentali dell’intesa è la garanzia data dal governo di rinnovare i contratti dei lavoratori precari assunti dalle pubbliche amministrazioni in scadenza e l’impegno a superare con apposite norme il precariato all’interno della Legge quadro (Legge Madia) che dovrà essere prossimamente varata.
Rinnovo del contratto pubblico impiego, fino a 85 euro di aumenti
Nelle linee guida si è stabilito un aumento medio del salario contrattuale per i lavoratori della PA di 85 euro medie mensili per il triennio 2016-2018. Inoltre, fattore molto importante, si stabilisce una tutela delle retribuzioni dei lavoratori garantendo che gli aumenti contrattuali avranno efficacia per tutti senza che possano incidere sul bonus degli 80 euro.
Di rilievo è anche l’introduzione nel settore pubblico del welfare contrattuale (pari al welfare aziendale nel settore privato) con misure che integrano le prestazioni pubbliche.
Intesa di rinnovo del contratto per il pubblico impiego (195,7 KiB, 1.025 hits)
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