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di Andrea Amantea - 11 Giugno 2021
730 precompilato sbagliato: cosa fare? Entro il 22 giugno è possibile annullare il 730 precompilato sbagliato ma comunque inviato: l’annullamento comporta, entro la stessa data, l’invio di un nuovo 730, ma superata tale data, se vogliamo correggere un errore a nostro sfavore potremo ricorrere al 730 integrativo, entro il prossimo 25 ottobre.
Se invece, gli errori da correggere sono a nostro favore, ad esempio hanno determinato un credito Irpef maggiore rispetto a quello effettivamente spettante, possiamo ricorrere solo al modello Redditi 2021.
Se una volta inviato il 730 precompilato ci accorgiamo di avere commesso un errore a sfavore o a favore del Fisco, entro il 22 giugno possiamo provvedere ad annullare il primo invio e ad effettuare un invio sostitutivo.
L’invio sostitutivo è ammesso una sola volta e fino al 22 giugno.
Leggi anche: come accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata
Come annullare il 730 precompilato inviato? Tramite la funzione “annulla 730 inviato“, è possibile annullare il precedente invio del 730 precompilato.
Attenzione, annullando la dichiarazione:
L’annullamento del 730 è possibile se lo stato della ricevuta dell’invio risulta “Elaborato” e se si accede al portale della precompilata con le stesse credenziali che sono state utilizzate per l’invio.
Inoltre, come riportato sul portale della dichiarazione precompilata, se è stato compilato il modello Redditi aggiuntivo (ad esempio il quadro RW del modello Redditi) o correttivo del 730, prima è necessario cancellare i dati inseriti. Ciò è possibile cliccando su “Ripristina” nella sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”.
Detto ciò, per procedere con l’annullamento del 730 deve essere selezionata la funzione “Richiedi annullamento 730”.
Superata la data del 22 giugno, nella sezione “Ricevute” è possibile controllare e stampare le ricevute dell’annullamento. L’annullamento riguarda anche l’F24 predisposto in automatico sulla base delle risultanze del dichiarativo annullato.
Come detto in premessa superata la data del 22 giugno per l’invio del 730 sostitutivo, è possibile correggere la dichiarazione precedentemente inviata:
Perchè il modello Redditi integrativo può essere presentato entro il 31 dicembre 2026? Perchè la dichiarazione integrativa può essere presentata entro i termini dell’accertamento.
Ai sensi dell’art.43 del DPR 600/73,
gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui e’ stata presentata la dichiarazione. Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla l’avviso di accertamento puo’ essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.
Il 730 integrativo si può presentare solo nel caso in cui si tratti di una dichiarazione più favorevole al contribuente. Dunque se nel 730 già inviato abbiamo riportato in maniera errata dei valori reddituali o degli oneri detraibili e ciò ha comportato un minor credito Irpef o un maggior debito, possiamo presentare un 730 integrativo.
Attenzione:
Se l’assistenza sul mod. 730 originario era stata prestata dal sostituto d’imposta occorre esibire al Caf o al professionista abilitato tutta la documentazione.
Il 730 integrativo può essere presentato anche laddove:
Se una volta effettuato l’invio del 730 ci siamo accorti di non aver inserito qualche dato, un reddito, oppure abbiamo indicato delle detrazioni o delle deduzioni per un importo maggiore rispetto a quello spettante, per la correzione, dobbiamo utilizzare per forza il modello Redditi. Infatti in questo caso, l’integrazione o la rettifica 730 inviato comporta un minor credito o un maggior debito.
Il modello REDDITI Persone fisiche 2021 può essere presentato:
Se dall’integrazione emerge un importo a debito, sarà necessario versare:
Attenzione, se il modello Redditi a correzione del 730 è presentato entro il 30 novembre (Redditi correttivo), non sarà necessario versare alcuna sanzione per infedeltà dichiarativa. Dopo tale data si versa la sanzione per infedeltà dichiarativa, dal 90% al 180% dell’imposta non dichiarata. Attenzione, tale sanzione assorbe anche quella del 30% per omesso/carente versamento.
Infine è necessario chiarire quali sono gli effetti sul conguaglio Irpef in caso di dichiarazione integrativa.
Ebbene, la presentazione di una dichiarazione integrativa non sospende le procedure avviate con la consegna del modello 730. Il datore di lavoro o l’ente pensionistico sono tenuti ad effettuare i conguagli in base al 730 originariamente tramesso, anche tramite l’invio sostitutivo.