Dal 17 maggio e fino al 20 giugno è possibile revocare, per una sola volta, la trasmissione già effettuata del 730 precompilato 2023. Per Redditi Pf l’opzione scade il 26 dello stesso mese. Pertanto solo a partire da tale data è possibile annullare il 730 precompilato già inviato e presentare una nuova dichiarazione tramite il portale dell’Agenzia delle entrate: l’annullamento del 730 si può fare solo una volta fino al 20 giugno.
In tal modo è possibile procedere all’integrazione, rettifica e/o correzione del primo 730 inviato dal giorno 11 maggio in avanti. Infatti solo a partire da tale data l’Agenzia delle entrate ha dato semaforo verde per l’accettazione, la modifica e l’invio del 73o 2023 con i dati precaricati dal Fisco.
Ecco i dettagli.
Quando è possibile annullare il 730 precompilato
La domanda che si pongono in molti è la seguente: è possibile annullare il 730 precompilato una volta che è stato inviato al Fisco?
Ebbene, la risposta è affermativa. Infatti è possibile integrare o correggere il 730 già inviato procedendo:
- dapprima al suo annullamento e poi
- inviando un nuovo 730 correttivo con i dati che si intende correggere o integrare.
Ad esempio, ipotizziamo che un contribuente abbia omesso di indicare un reddito che ha percepito nel 2022. Se ha già inviato il 730, può procedere alla rettifica o correzione del 730 annullando quello già inviato e provvedendo ad inviarne uno nuovo.
Sul portale dell’Agenzia delle entrate è ben specificato che:
- l’annullamento del 730 è ammesso solo laddove lo stato della ricevuta dell’invio risulta “Elaborato” e se si accede all’applicazione web con le stesse credenziali/Pin utilizzate per l’invio;
- se il contribuente aveva compilato anche un modello redditi aggiuntivo (per dichiarare redditi che non possono essere inseriti nel 730) deve anche cancellare i relativi dati nella sezione “Redditi aggiuntivo e correttivo/integrativo”.
L’annullamento del 730 si può fare solo una volta fino al 20 giugno.
Come annullare un 730 precompilato già inviato
Per procedere con l’annullamento sarà necessario selezionare la funzione “Richiedi annullamento 730” del portale della precompilata. Se si annulla il 730 già inviato, automaticamente viene rimosso anche l’F24 eventualmente predisposto dall’Agenzia delle entrate.
Una volta annullato il 730, per evitare che la dichiarazione sia considerata omessa, il contribuente può provvedere ad un nuovo invio, correggendo o integrando i dati precaricati dal Fisco.
Come correggere o integrare il 73o dopo il 20 giugno
Cosa succede se il contribuente si è accorge di dover procedere alla integrazione, rettifica o correzione dei dati contenuti nel 730 solo dopo il 20 giugno?
A seconda dell’errore commesso, il contribuente può rimediare presentando:
- un 730 integrativo oppure
- un modello Redditi.
Il 730 integrativo è ammesso solo se la correzione o l’integrazione che deve apportare comporta in suo favore:
- un maggior credito Irpef,
- un minor debito,
- oppure un’Irpef invariata.
Detto ciò, in caso contrario ossia se con la correzione o l’integrazione il debito aumenta o diminuisce il credito Irpef, il contribuente deve per forza ricorrere al modello Redditi.
Attenzione, la prima scadenza utile per presentare il modello Redditi è quella del 30 novembre. In tale caso di parla di modello Redditi correttivo. Ipotizzando che l’errore o l’omissione che il contribuente intende correggere ha determinato il versamento di un’Irpef inferiore rispetto a quella effettivamente dovuta rispetto alla sua situazione reddituale 2021, sarà necessario versare anche la sanzione e gli interessi.
Da qui, il ravvedimento, la sanzione, nonchè la riduzione ad essa applicabile in ravvedimento operoso si devono calcolare avendo a riferimento la data del 30 giugno, cosiddetto tax day.