Ogni settembre migliaia di famiglie italiane devono affrontare un vero e proprio salasso: libri di testo, quaderni, diari, zaini e tutto il necessario per tornare a scuola. Finora, gran parte di queste spese non ha dato diritto ad alcun risparmio fiscale, se non per tasse scolastiche, mensa e trasporto.
Dal 2026, però, le cose potrebbero cambiare: i libri scolastici e il materiale di cancelleria entreranno tra le spese detraibili al 19%, con un beneficio massimo di circa 190 euro per studente. Una misura che, pur non azzerando i costi, rappresenta un aiuto concreto per le famiglie alle prese con il caro scuola.
La nuova detrazione fiscale per i libri scolastici e il materiale di cancelleria è ancora in fase di studio. Non è stato chiarito se questa agevolazione verrà aggiunta alle detrazioni scolastiche già esistenti o se sarà introdotta come voce separata. Sarà la legge di bilancio a definire i dettagli operativi.
Detrazione Libri scolastici: cosa cambia rispetto a oggi
Attualmente, nella dichiarazione dei redditi, è possibile portare in detrazione solo alcune spese scolastiche: tasse di iscrizione, frequenza, mensa, gite, trasporto e corsi formativi. Il limite massimo è fissato a 800 euro per studente: significa che, con l’aliquota del 19%, lo sconto fiscale non supera 152 euro l’anno.
La novità in arrivo consiste nell’aumento del tetto a 1.000 euro per studente e, soprattutto, nell’inclusione dei libri scolastici e della cancelleria tra le spese ammesse. Questo porterà il risparmio potenziale a 190 euro a figlio a carico.
Le spese scolastiche detraibili nel 2025
Prima dell’introduzione della novità sui libri scolastici, la normativa prevede già la possibilità di detrarre diverse tipologie di spese di istruzione. Ecco una panoramica chiara dei limiti attuali:
Tipologia di spesa scolastica (fino al 2025) | Detrazione prevista |
---|---|
Asili nido | 19% su massimo 632 €, detrazione fino a 120 € per figlio |
Scuola materna, elementare, media e superiore | 19% su massimo 800 €, detrazione fino a 152 € per studente |
Università pubbliche | 19% senza limite di spesa |
Università private | 19% entro i limiti stabiliti annualmente dal MUR |
Licei musicali e conservatori | 65% per strumenti musicali fino a 2.500 € |
Spese per studenti con DSA (strumenti compensativi) | 19% senza limite di spesa |
Un aiuto concreto: un esempio pratico
Prendiamo una famiglia con due figli al liceo. Solo per i libri di testo, la spesa si aggira facilmente sui 280-300 euro a studente, a cui si aggiungono quaderni, penne, dizionari e altri materiali. In totale, il costo può superare i 700 euro per figlio.
Con la nuova detrazione, la stessa famiglia potrà scaricare queste spese insieme a quelle per la mensa o per il trasporto, arrivando vicino al limite di 1.000 euro per figlio. In questo modo, il risparmio fiscale sarà di circa 190 euro a studente, ovvero 380 euro complessivi per due figli. Non risolve tutto, ma significa alleggerire in modo tangibile il bilancio familiare di settembre.

Chi potrà usufruirne
La detrazione sarà riconosciuta a tutti i contribuenti che sostengono le spese scolastiche per i figli a carico. In base alle regole attuali, l’agevolazione è fruibile anche se la spesa è sostenuta da un solo genitore, purché il figlio risulti fiscalmente a carico.
Resta da definire se verranno introdotte soglie di reddito o limiti ISEE per modulare la detrazione: ipotesi che il governo sta valutando per concentrare il beneficio sulle famiglie con redditi medio-bassi.
Quando scatterà la novità fiscale
La misura dovrebbe entrare in vigore con la legge di bilancio 2026 e riguarderà le spese sostenute dall’anno scolastico 2025/2026. In pratica, i libri acquistati a settembre 2025 potranno essere inseriti nella dichiarazione dei redditi del 2026, con i primi risparmi visibili nel rimborso IRPEF dell’estate successiva.
Fino a oggi, l’acquisto dei libri scolastici era completamente a carico delle famiglie, senza possibilità di recuperare nulla dalle tasse. L’inclusione di queste spese tra quelle detraibili rappresenta una svolta significativa: riconosce che lo studio ha un costo reale e che sostenere l’istruzione dei figli è un investimento sociale, non solo individuale.
In un contesto in cui la spesa scolastica può facilmente superare i 1.000 euro a figlio, poter recuperare fino a 190 euro rappresenta un aiuto concreto, soprattutto per i nuclei numerosi.
Conclusione
Dal 2026, con la detrazione del 19% sui libri scolastici e sulla cancelleria, le famiglie italiane avranno finalmente un po’ di respiro al momento del ritorno a scuola. Si tratta di una misura attesa da anni, che renderà settembre meno pesante e offrirà un sostegno diretto a chi deve affrontare spese sempre più alte.
Il consiglio, già da ora, è quello di conservare accuratamente gli scontrini e le ricevute di acquisto: quando la norma entrerà a regime, saranno fondamentali per ottenere la detrazione.
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