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di Andrea Amantea - 9 Maggio 2023
Gli eredi sono chiamati a presentare la dichiarazione dei redditi e ad effettuare i relativi versamenti per conto del de cuius; la dichiarazione può essere presentata sia tramite il 730 (ordinario o precompilato) sia tramite il modello Redditi, alcune volte la scelta per il modello Redditi è obbligatoria; per quanto riguarda i versamenti, in base alla data in cui si è verificato il decesso del contribuente, gli eredi devono provvedere ai versamenti nei termini ordinari coincidenti con il c.d. tax day oppure sfruttando una proroga di 6 mesi.
Partiamo prima dalla disposizioni normative che disciplinano l’effettuazione degli adempimenti da parte degli eredi, per poi passare ad analizzare le casistiche in cui è possibile presentare il 730 o è obbligatorio il modello Redditi. Infine vediamo cosa succede ai rimborsi IRPEF per gli eredi.
L’art.65 del DPR 600/73, al comma 3 prevede che:
tutti i termini pendenti alla data della morte del contribuente o scadenti entro quattro mesi da essa, compresi il termine per la presentazione della dichiarazione e il termine per ricorrere contro l’accertamento, sono prorogati di sei mesi in favore degli eredi. I soggetti incaricati dagli eredi, ai sensi del comma 2 dell’articolo 12, devono trasmettere in via telematica la dichiarazione entro il mese di gennaio dell’anno successivo a quello in cui e’ scaduto il termine prorogato.
Da qui, passiamo ad analizzare quali sono le implicazioni che tale previsione normativa comporta nei confronti degli eredi del de cuius ai fini della presentazione della dichiarazione e dell’effettuazione dei versamenti delle imposte per conto di quest’ultimo.
Da qualche anno, la dichiarazione dei redditi del de cuius può essere presentata dagli eredi anche tramite 730; sempre se a monte il soggetto deceduto rientra tra i contribuenti che possono presentare tale tipologia di dichiarazione; ad esempio, via libera alla presentazione del 730 da parte degli eredi se il de cuius svolgeva solo attività di lavoro dipendente.
E’ utile ricordare che possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario i contribuenti che nel 2022 hanno percepito: redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. co.co.co. e contratti di lavoro a progetto); redditi dei terreni e dei fabbricati; redditi di capitale; redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA (es. prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente); redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all’estero) alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D, ecc.
Da qui, entrano in gioco le informazioni riportate nelle istruzioni di compilazione del 730.
In particolare:
Se la persona deceduta aveva presentato il Modello 730/2022 dal quale risultava un credito successivamente non rimborsato dal sostituto d’imposta, l’erede può far valere tale credito nella dichiarazione presentata per conto del deceduto indicandolo nel rigo F3.
In alcuni casi la presentazione del modello Redditi da parte degli eredi è obbligatoria.
Infatti, c’è obbligo di modello Redditi:
Rientrano in tale ultima casistica ad esempio i titolari di partitiva iva; dunque se a monte il de cuius non avrebbe potuto dichiarare i propri redditi con il 730, gli eredi saranno tenuti a presentare il modello Redditi.
Venendo alle tempistiche di presentazione del modello Redditi 2023, periodo d’imposta 2022, vale quanto riportato qui di seguito.
Passiamo ora ad analizzare le tempistiche di versamento delle imposte da parte degli eredi.
In base all’art.65 citato in premessa, tutti i termini pendenti alla data della morte del contribuente o scadenti entro quattro mesi da essa, compresi il termine per la presentazione della dichiarazione e il termine per ricorrere contro l’accertamento, sono prorogati di sei mesi in favore degli eredi.
Vediamo che impatto hanno queste previsioni rispetto alle tempistiche di versamenti delle imposte degli eredi per conto del de cuisu. Gli eredi non saranno comunque tenuti a versare gli acconti.
In base a quanto detto finora, le tempistiche di versamento tengono conto della data del decesso del contribuente.
In particolare:
Quando parliamo di termini ordinari, facciamo riferimento alla scadenza del 30 giugno che coincide con il c.d. tax day (più tardi al 31 luglio con la maggiorazione dello 0,40%) .
I rimborsi 730 seguono delle regole e delle tempistiche ben precise anche per gli eredi del contribuente deceduto.
Sull’argomento abbiamo scritto una guida dettagliata, la trovi qui: Rimborso 730 persona deceduta, le indicazioni per gli eredi