Oggi, 20 novembre, in una conferenza stampa che si terrà alle 11.00, l’Agenzia delle entrate presenta il Redditest, il nuovo software che permette a tutti i contribuenti di valutare la coerenza tra il proprio reddito e le spese sostenute.
Con il decreto legge n. 78/2010 (articolo 22) è stato modificato parzialmente l’articolo 38 del Dpr 600/1973 che disciplina, oltre all’accertamento sintetico di tipo analitico, l’accertamento sintetico di tipo induttivo (il cosiddetto “redditometro”).
Attraverso l’utilizzo del “redditometro”, l’Amministrazione finanziaria può determinare “induttivamente”il reddito delle persone fisiche – al verificarsi di determinate condizioni –calcolandolo sulla base di una serie di indici di capacità contributiva. L’obiettivo è quello di adeguare all’attuale contesto socio-economico questa particolare forma di accertamento, di renderlo più efficiente e dotarlo di maggiori garanzie per i contribuenti.
Il “ReddiTest” vuole sperimentare, assieme alle associazioni di categoria, agli ordini professionali e alle organizzazioni sindacali, il funzionamento del nuovo redditometro e la sua capacità di fotografare le incongruenze tra le spese sostenute e il reddito dichiarato.
Per la stima del reddito sono state individuate più di cento voci, indicative di capacità di spesa, divise in sette categorie:
- abitazione;
- mezzi di trasporto ;
- assicurazioni e contributi;
- istruzione;
- attività sportive, ricreative e cura della persona;
- investimenti immobiliari e mobiliari netti;
- altre spese significative
Superata la fase di sperimentazione, il nuovo redditometro, oltre a supportare l’attività di accertamento dell’Agenzia delle Entrate aiutandola a potenziare l’analisi del rischio di evasione, rappresenterà soprattutto uno strumento di compliance a disposizione dei contribuenti, con il quale ognuno di noi potrà, inserendo gli opportuni dati, valutare autonomamente il grado di coerenza tra le spese effettuate e il reddito dichiarato.
Maggiori informazioni seguiranno al termine della conferenza stampa.
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