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Modello F24: cos’è, come si paga, tipologie e compensazioni

Cos'è, qual è l'utilità del modello F24 e come si compila? Come avviene il versamento e come si fanno le compensazioni? Analisi completa


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di - 14 Novembre 2022

Il modello F24 risponde all’esigenza di rendere disponibile ai contribuenti uno strumento che permetta di effettuare, in un’unica operazione (da qui la definizione di modello “unificato”), il pagamento di una serie di tributi, contributi e premi, riguardanti imposte dirette, Iva, imposte di registro e di bollo, soltanto per citare gli esempi principali.

Le modalità di pagamento dell’F24 differiscono a seconda che si tratti di titolari o meno di partita Iva.

Regole particolari sono poi previste in caso di compensazione dei crediti con gli importi da versare per tributi, contributi e premi.

Analizziamo la questione in dettaglio, partendo dai vari tipi di F24 esistenti.

Quanti tipi di F24 esistono?

Esistono varie tipologie di modello F24. La maggior parte delle imposte dirette, Irap, Iva, imposte di registro e di bollo, vengono versate con modello F24 Ordinario.

Il modello F24 Accise è invece utilizzabile, come intuibile dalla stessa denominazione, per il pagamento delle accise e dei versamenti di competenza dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di stato.

Il modello F24 Semplificato, al contrario, rappresenta una versione più snella del modello Ordinario, pensata per agevolare i contribuenti che devono versare le imposte più ricorrenti, direttamente presso gli sportelli degli Agenti della riscossione, banche o uffici postali.

Altri modelli F24 sono:

Cosa si può pagare con Modello F24

Il modello F24 dev’essere utilizzato per versare le seguenti somme:

A quanto descritto si aggiungono le somme (compresi interessi e sanzioni) dovute in caso di:

Come si compila il modello F24

Il modello F24 si divide in più “Sezioni”, tra cui:

All’interno di ogni sezione, di norma, dev’essere indicato il codice tributo specifico, reperibile collegandosi al portale “agenziaentrate.gov.it – Strumenti – Codici per i versamenti e codici attività”.

Per ciascun tributo dev’essere compilata una sola colonna: “importi a debito versati” o “importi a credito compensati”.

Ogni importo in F24 è arrotondato al centesimo di euro:

I decimali vanno riportati anche se uguali a zero.

Per quanto riguarda invece le somme che derivano dalle dichiarazioni fiscali, le stesse devono essere arrotondate:

Una volta riportati tutti i codici tributo e gli importi da versare nelle rispettive colonne, il saldo finale del modello F24 può risultare:

La presenza di crediti residui dev’essere sfruttata in F24 successivi, posto che il modello non può avere un saldo negativo (a credito per il contribuente).

Eventuali errori nella compilazione, tali da non incidere sul pagamento del debito complessivo, possono essere corretti, senza incorrere in sanzioni, presentando una lettera – ravvedimento all’Agenzia entrate competente o, in alternativa, utilizzando il servizio Civis F24 tramite Fisconline o Entratel.

Come si paga l’F24

Per pagare un F24 bisogna per prima cosa distinguere fra i soggetti che fanno i versamenti, ovvero privati o titolari di partita IVA.

Titolari di partita Iva (aziende, professionisti, autonomi ecc.)

I titolari di partita Iva hanno l’obbligo di trasmettere il modello F24 esclusivamente con modalità telematiche:

  1. Direttamente;
  2. In alternativa, avvalendosi di intermediari come professionisti, associazioni di categoria e Caf.

Nella prima ipotesi l’invio può avvenire:

Modello F24 tramite intermediari

Venendo alla seconda ipotesi, gli intermediari possono:

Al fine di effettuare il pagamento dell’F24, tramite i servizi telematici dell’Agenzia, è necessario:

Privati / Non titolari partita Iva

I soggetti non titolari di partita Iva, non sono tenuti a pagare in via telematica il modello F24 (ferma restando comunque la possibilità di avvalersi di tale modalità). Per gli stessi è infatti sufficiente presentare il modello F24 cartaceo presso:

Il pagamento può essere effettuato in contanti o con i seguenti sistemi:

Scadenza F24

In tutte le ipotesi di utilizzo del modello F24, il pagamento si considera tempestivo se avvenuto entro le ore 24 del giorno di scadenza.

L’addebito della somma versata, in ogni caso, avviene alla data di scadenza del termine di pagamento, anche se quest’ultimo è stato effettuato in precedenza.

Una volta effettuato il versamento, l’interessato può ottenerne la quietanza di pagamento collegandosi al cassetto fiscale di Fisconline o Entratel.

Al contrario, se l’addebito sul conto corrente non è andato a buon fine, l’Agenzia ne dà comunicazione all’interessato e procedere al recupero.

Qual è il limite minimo di pagamento con F24

La normativa impone un limite minimo al di sotto del quale non sorge l’obbligo di pagamento delle somme:

Come funziona la compensazione in F24

Eventuali crediti in favore del contribuente, possono essere recuperati in F24 grazie all’istituto della compensazione. Si parla di:

Compensazione orizzontale

La compensazione orizzontale (ad esempio, ritenute Irpef con credito Iva o credito Iva con debito Inps etc.), in particolare, può riguardare tutte le somme che si versano con modello F24, sopra citate, comprese:

Le imposte sono compensabili se di importo superiore a 12 euro.

La compensazione è possibile a condizione che:

I titolari di partita Iva compensano le somme con modello F24 telematico. Al contrario i non titolari di partita Iva e i sostituti d’imposta, effettuano la compensazione dei crediti per:

maturati dal 2019, con le stesse modalità previste per i titolari di partita Iva.

Gli altri crediti sono compensabili esclusivamente con i servizi telematici dell’Agenzia entrate, delle banche o delle poste.

In presenza di saldo a zero, sono utilizzabili solo i servizi dell’AE.

Da ultimo, la presentazione del modello F24 in forma cartacea è ammessa solo in caso di utilizzo di crediti d’imposta fruibili in compensazione presso gli agenti della riscossione.

Compensazione verticale

La compensazione verticale tra crediti e debiti della stessa imposta / contributo non dev’essere esposta in F24, ma unicamente nelle relative dichiarazioni, stampe e libri che il contribuente è tenuto a conservare, nei limiti di legge.

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Tags: ABC FiscoModello F24