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Rottamazione quater, la scadenza del 20 marzo per mettersi in regola

Ancora poche ore per mettersi in regola con la Rottamazione quater: cosa fare alla scadenza del 20 marzo 2024


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di - 20 Marzo 2024

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha rilasciato sul proprio portale un comunicato stampa con il quale ricorda ai contribuenti interessati che hanno ancora qualche giorno di tempo per pagare la terza rata o le prime tre rate della Rottamazione-quater e mettersi in regola.

In seguito alla legge di conversione del decreto Milleproroghe (Legge n. 18/2024), le seguenti scadenze dei versamenti della Definizione agevolata delle cartelle sono state differite al 15 marzo:

E’ prevista una tolleranza di cinque giorni, quindi sono considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro il 20 marzo 2024. Si esauriscono quindi oggi anche i 5 giorni di tolleranza rispetto alla scadenza normale del 15 marzo e, il mancato pagamento, comporta la perdita della possibilità di aderire alla definizione agevolata.

Ma vediamo tutti i dettagli.

A cosa serve la rottamazione quater

Sostanzialmente la rottamazione quater ha permesso ai contribuenti di definire in maniera agevolata i debiti affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022.

Leggi anche: Rottamazione-quater: scadenza, simulazione, rate, pace fiscale

La misura è stata regolata attraverso la Legge di Bilancio 2023. Costituisce uno degli strumenti della tregua fiscale e, soprattutto, permette di saldare le somme dovute a titolo di capitale, le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica, risparmiando sugli interessi, le sanzioni, gli interessi di mora ed il cosiddetto aggio. Che non vengono versati.

Qualcosa come tre milioni di contribuenti hanno fatto domanda per accedere alla rottamazione quater. I richiedenti si sono divisi tra quanti hanno optato per il versamento in un’unica soluzione e il piano rateale. Ma non tutti sono riusciti a rispettare il calendario per il versamento degli importi dovuti.

Il Decreto Milleproroghe si inserisce proprio tra queste pieghe, offrendo ai contribuenti una nuova scadenza entro la quale mettersi in regola. Ma soprattutto allungando i tempi del terzo versamento per quanti sono in regola.

Questo significa, in altre parole, che il mancato o tardivo pagamento delle rate che dovevano essere corrisposte entro il 2023 o entro il prossimo 28 febbraio 2024 non determinano la decadenza della definizione agevolata. Purché si proceda al versamento dell’importo integrale entro e non oltre il nuovo termine. Questa è, in estrema sintesi, la nuova soluzione inserita all’interno del provvedimento.

Rottamazione-quater, proroga dei termini per per i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali del 2023

La proroga dei termini si applica anche alle prime due rate della Definizione agevolata, con scadenza il 31 gennaio e il 28 febbraio 2024, per i soggetti colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023 residenti nei territori indicati nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023, noto come decreto Alluvione (convertito con modificazioni dalla Legge n. 100/2023).

Rottamazione quater, la scadenza del 15 marzo 2024 o del 20 marzo

La scadenza del 15 marzo rappresenta un’ulteriore possibilità dopo quella offerta a dicembre 2023, che aveva permesso a molti contribuenti ritardatari di mettersi in regola.

Questa nuova chance è stata prevista dalla Legge di conversione del Decreto Milleproroghe (L. n. 18/2024).

Come anticipato la norma prevede una tolleranza di cinque giorni per i pagamenti, e quindi saranno considerati tempestivi tutti i pagamenti effettuati entro il 20 marzo 2024.

Come fare i pagamenti

Per effettuare i pagamenti, devono essere utilizzati i moduli allegati alla Comunicazione delle somme dovute già inviata dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione e disponibile anche sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it.

È importante ricordare che il mancato pagamento o il pagamento oltre il termine previsto, così come pagamenti di importo inferiore rispetto all’importo previsto, comporteranno la perdita dei benefici della Definizione agevolata, considerando quanto già corrisposto a titolo di acconto sul debito residuo.

I pagamenti possono essere effettuati tramite diversi canali, tra cui banca, sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, internet banking, uffici postali, tabaccai e circuiti Sisal e Lottomatica. È possibile anche pagare sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it o tramite l’App Equiclick utilizzando la piattaforma pagoPa. Gli interessati possono inoltre effettuare il pagamento direttamente agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione prenotando un appuntamento.

Come ottenere i moduli di pagamento

Per ottenere una copia dei moduli di pagamento, i contribuenti possono scaricare una copia dalla propria area riservata sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it oppure richiederla via e-mail, allegando un documento di riconoscimento.

Come funziona e a cosa serve il servizio ContiTu

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione offre anche il servizio ContiTu, che consente di selezionare le cartelle da pagare in via agevolata. Attraverso questo servizio, il contribuente può scegliere di pagare solo alcuni degli avvisi/cartelle contenuti nella Comunicazione delle somme dovute.

Alla fine della procedura, il contribuente riceverà via e-mail un prospetto di sintesi con le cartelle/avvisi scelti per il pagamento e i relativi moduli di pagamento. Per i debiti rimanenti, la Definizione agevolata non avrà effetto.

Cosa prevede la definizione agevolata

La Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 permette di versare solo l’importo dovuto a titolo di capitale e quello dovuto a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica.

Non sono dovute somme a titolo di sanzioni, interessi iscritti a ruolo, interessi di mora e aggio. Per i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative, non sono dovuti interessi o aggio.

Conclusioni

In conclusione la proroga dei termini prevista dal Milleproroghe offre un’opportunità ai contribuenti di adempiere ai loro obblighi fiscali in modo agevolato e tempestivo, evitando sanzioni e interessi aggiuntivi. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione, raccomanda quindi di prendere le necessarie misure per rispettare i nuovi termini stabiliti.

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This post was last modified on 20 Marzo 2024

Fisco e Tasse
Tags: Agenzia delle Entrate RiscossioneScadenze Fiscali