Con l’avvicinarsi della Legge di Bilancio 2026, il governo riapre il capitolo della pace fiscale. Una nuova edizione della rottamazione delle cartelle — la cosiddetta Quinquies — è già al centro dei primi confronti politici e tecnici.
L’obiettivo è duplice: alleggerire il carico delle cartelle esattoriali da un lato, e offrire una seconda chance ai contribuenti che vogliono mettersi in regola, senza essere schiacciati da sanzioni, interessi o aggravi. La strategia? Una rottamazione modulare, su due livelli.
Cosa prevede la nuova rottamazione
La bozza di Rottamazione Quinquies prevede due percorsi distinti per venire incontro a situazioni molto diverse:
- da una parte, rateizzazione agevolata fino a 10 anni per chi ha debiti rilevanti (sopra i 50.000 euro);
- dall’altra, saldo e stralcio o cancellazione automatica per chi ha solo piccoli importi pendenti (sotto i 5.000 euro).
Questa impostazione “a doppio binario” punta a razionalizzare il magazzino fiscale e offrire soluzioni personalizzate, in base alla dimensione del debito.
A quali anni si riferisce la rottamazione?
Uno degli aspetti chiave della nuova Rottamazione Quinquies riguarda il periodo di riferimento dei debiti sanabili. Anche se i dettagli ufficiali saranno fissati nel testo definitivo della Legge di Bilancio, le ipotesi più accreditate indicano che saranno inclusi i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 31 dicembre 2023, oppure, in uno scenario più restrittivo, fino al 31 dicembre 2022.
Questo significa che chi ha ricevuto cartelle esattoriali negli ultimi mesi del 2024 o nel 2025 potrebbe restarne escluso. Tuttavia, il governo potrebbe estendere il perimetro durante il confronto parlamentare, come già avvenuto in altre edizioni di rottamazione.
Cartelle sopra i 50.000 euro: fino a 10 anni per pagare
Per i contribuenti con cartelle di importo elevato, si prospetta una rottamazione profonda e dilazionata, con queste caratteristiche:
- Fino a 120 rate mensili (dieci anni);
- Azzeramento di sanzioni, interessi e aggio;
- Accesso riservato a chi ha debiti superiori a 50.000 euro;
- Una maxi-rata iniziale del 5%, da versare come impegno preliminare.
Questa formula vuole favorire i pagamenti regolari da parte di soggetti in difficoltà economica, ma ancora in grado di sostenere un piano di rientro sostenibile nel tempo.
Debiti sotto i 5.000 euro: saldo agevolato o cancellazione
Per i debiti di importo contenuto, sono due le opzioni allo studio:
- Saldo e stralcio agevolato, che permetterebbe di chiudere il conto con lo Stato versando solo una parte del dovuto, escludendo interessi e sanzioni.
- Stralcio automatico, cioè la cancellazione diretta delle cartelle sotto una soglia prefissata (tra 1.000 e 5.000 euro), considerate ormai non più economicamente recuperabili.
Queste misure potrebbero liberare milioni di cittadini da carichi fiscali minori, spesso accumulati in periodi di difficoltà, senza impatto significativo per le casse pubbliche.
Un magazzino fiscale da svuotare
La necessità di un nuovo intervento nasce dai numeri: la maggioranza delle cartelle esattoriali riguarda importi sotto i 5.000 euro. Mantenere attivi questi crediti ha un costo di gestione superiore rispetto all’effettivo incasso.
Da qui, l’idea di una rottamazione mirata, che da un lato incentivi il pagamento dei debiti maggiori, e dall’altro alleggerisca il carico amministrativo dei piccoli ruoli.
Le prossime tappe
La Rottamazione Quinquies sarà discussa nei prossimi mesi durante l’iter parlamentare della Legge di Bilancio 2026. Il testo definitivo definirà limiti, modalità operative e tempistiche per aderire.
Nel frattempo, si attende anche il lavoro della Commissione tecnica incaricata di proporre criteri per il trattamento delle cartelle più vecchie e “inesigibili”.
Per concludere…
La Rottamazione Quinquies si distingue dalle precedenti edizioni per un approccio più strutturato e selettivo. Non più un’unica soluzione per tutti, ma due percorsi calibrati sulle dimensioni del debito.
Se confermata, questa nuova pace fiscale potrebbe rappresentare una svolta per contribuente e Stato, con benefici reciproci: da un lato più equità fiscale, dall’altro maggiori possibilità di recupero.
In sintesi: cosa sapere sulla Rottamazione Quinquies 2026
- Che cos’è: una nuova forma di pace fiscale prevista nella Legge di Bilancio 2026, con due percorsi diversi in base all’importo del debito.
- Per i debiti sopra i 50.000 €:
- Possibile pagamento in fino a 120 rate (10 anni)
- Sconto totale su sanzioni, interessi e aggio
- Rata iniziale del 5% come anticipo
- Per i debiti sotto i 5.000 €:
- Ipotesi di saldo e stralcio agevolato
- O stralcio automatico, con cancellazione completa delle cartelle più vecchie o irrecuperabili
- Perché serve: il magazzino fiscale è saturo di cartelle inutili da gestire e difficili da incassare. La misura mira a rendere più efficiente il sistema.
- Quando se ne riparla: il pacchetto sarà discusso nell’ambito della Legge di Bilancio 2026, con le regole definitive attese entro fine anno.
- A quali anni si riferisce: i debiti ammessi dovrebbero riguardare le cartelle affidate alla riscossione fino al 31 dicembre 2023 (con possibile limite al 2022).
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