Durante la conferenza stampa sul Decreto Fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 giugno, il viceministro all’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo, ha fatto chiarezza su uno dei temi più attesi dai contribuenti italiani: la possibilità di una nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali, la cosiddetta rottamazione quinquies.
Il viceministro ha chiarito che la rottamazione delle cartelle quinquies e il taglio dell’IRPEF non sono misure in contrasto tra loro. Entrambe, ha sottolineato, possono convivere nel quadro della prossima manovra fiscale. Il vero ostacolo, però, restano le coperture economiche.
Rottamazione Quinquies 2025: tutto dipende dalle risorse e dal magazzino crediti AdER
L’elemento chiave per dare il via a una nuova pace fiscale è rappresentato dal lavoro della Commissione istituita per l’analisi del magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER). Si tratta di un’enorme mole di debiti residui accumulati tra il 2000 e il 2024, che superano i 1.275 miliardi di euro.
La Commissione, guidata da un ex presidente della Corte dei Conti, ha il compito di distinguere quali crediti sono realmente esigibili e quali, invece, risultano ormai irrecuperabili. Solo dopo questa fase si potrà valutare quale porzione di cartelle potrà rientrare nella nuova rottamazione.
Cartelle esattoriali: si attende il lavoro della Commissione per sbloccare la nuova sanatoria
Secondo quanto dichiarato da Leo, sarà proprio l’esito delle analisi tecniche della Commissione a determinare il perimetro d’azione della rottamazione quinquies. Lo scopo è “selezionare una parte del magazzino che può entrare in un meccanismo di rottamazione e valutarne tempi e modalità”.
Il governo, dunque, rimane cauto, ma non chiude nessuna porta. Il messaggio è chiaro: nessuna misura verrà lanciata senza un’approfondita valutazione tecnica e finanziaria.
Nuova Rottamazione Quinquies: le ipotesi su rateizzazione, scadenze e decadenza
Tra le ipotesi in campo per la futura rottamazione quinquies spicca una proposta di legge presentata dalla Lega, che potrebbe fungere da base per la misura:
- Rateizzazione fino a 120 rate (10 anni)
- Eliminazione delle maxi-rate iniziali
- Decadenza solo dopo 8 rate non pagate (contro l’attuale regola di 1 rata)
Una riforma importante, che punterebbe a rendere la definizione agevolata più accessibile e sostenibile per contribuenti in difficoltà, senza il rischio di perdere tutto con una sola rata mancata.
Quando sarà approvata la Rottamazione Quinquies? La risposta sarà nella prossima Legge di Bilancio
Chi si aspetta una rottamazione imminente dovrà pazientare: nessuna misura sarà adottata prima della fine del 2025. Come confermato da Leo e Giorgetti, il tema sarà probabilmente affrontato in modo strutturale all’interno della prossima Legge di Bilancio, dove si cercherà un punto di sintesi tra riduzione del carico fiscale e nuove definizioni agevolate.
Rottamazione Quinquies e ceto medio: una nuova opportunità per chi lavora e fatica a saldare i debiti
Per milioni di cittadini, lavoratori e partite IVA, una nuova pace fiscale non è solo un’occasione economica, ma un segnale di attenzione sociale. Molti dei debiti accumulati derivano da anni difficili: crisi, pandemia, carichi fiscali sbilanciati.
Una rottamazione quinquies più equa e duratura potrebbe offrire un reale strumento di ripartenza, senza cancellare la legalità fiscale ma riconoscendo le difficoltà concrete affrontate da chi contribuisce al Paese.
Tempi e modalità della nuova rottamazione: cosa aspettarsi entro fine 2025
In attesa della prossima Legge di Bilancio, il governo dovrà sciogliere i nodi tecnici e politici. I tempi restano incerti, ma il dialogo tra le forze di maggioranza è aperto. Secondo Leo, “sia la riduzione del carico fiscale per il ceto medio, sia la rottamazione sono misure all’attenzione del governo e sicuramente si troverà una sintesi per raggiungere questi obiettivi”.
Fino ad allora, lavoratori, famiglie e imprese dovranno rimanere aggiornati, pronti a cogliere un’occasione che potrebbe riportare equilibrio tra fisco e giustizia sociale.
Riepilogo: cosa ha detto il Governo su Rottamazione Quinquies e pace fiscale
- La Commissione tecnica sta analizzando il magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che supera i 1.275 miliardi di euro.
- Si punta a selezionare solo una parte dei debiti effettivamente recuperabili da includere nella nuova rottamazione.
- Nessuna nuova misura sarà varata prima della prossima Legge di Bilancio.
- È in discussione una proposta che prevede:
- Rateizzazione in 10 anni (120 rate)
- Decadenza solo dopo 8 rate non pagate
- Azzeramento di interessi e sanzioni
- In parallelo, si lavora a una riduzione dell’IRPEF per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro.
- L’obiettivo del Governo è coniugare alleggerimento fiscale e sostenibilità delle finanze pubbliche.