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di Andrea Amantea - 28 Marzo 2023
Il mese di aprile è ricco di scadenze fiscali: si ripetono le usuali scadenze, adempimenti e versamenti, per i sostituti d’imposta nonché per i titolari di partita iva e a partire dal 30 aprile, partirà la stagione della dichiarazione dei redditi precompilata, modello 730 e modello Redditi 2023, redditi 2022.
A fine aprile scade anche il termine per presentare la domanda di rottamazione delle cartelle 1° gennaio 2000-30 giugno 2022, questa scadenza interessa tutti, privati, imprese individuali, società, professionisti, ecc. Partiamo proprio dalla rottamazione-quater per poi passare in rassegna le principali Scadenze fiscali di aprile 2023.
Come detto in premessa è in scadenza a fine aprile il termine per presentare la domanda di rottamazione-quater 1° gennaio 2000-30 giugno 2022. La scadenza interessa tutti, privati, imprese individuali, società, professionisti, ecc.
I contribuenti che vogliono presentare istanza di rottamazione delle cartelle, così come previsto dalla Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, devono farlo entro il prossimo 30 aprile. Dopo questa data, non è più possibile aderire alla definizione agevolata.
La domanda può essere presentata solo on line, anche senza credenziali SPID, CIE o CNS.
Una volta presentata la domanda, l’Agenzia delle entrate-riscossione, darà riscontro entro il prossimo 30 giugno con l’indicazione dei debiti ammessi, ammessi solo in parte o esclusi rispetto a quelli indicati nella richiesta (vedi comunicazione delle somme dovute).
Non è ancora certo se anche per tale finestra di sanatoria sarà attivato il servizio ContiTU che permette al contribuente di pagare solo alcuni dei carichi indicati nella “comunicazione delle somme dovute”.
La prima rata della sanatoria dovrà essere versata entro il 31 luglio.
Anche per il mese di aprile, entro il 17 (il 16 cade di domenica), i sostituti d’imposta, devono versare le ritenute Irpef sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente.
Il versamento deve essere effettuato in F24 con i seguenti codici tributo:
Alla stessa scadenza, i committenti sono tenuti ad effettuare il versamento delle ritenute effettuate sui redditi da lavoro autonomo corrisposti nel mese di marzo 2023. I versamenti devono essere effettuati in F24 con il codice tributo 1040.
Come periodo di competenza andrà indicato marzo, 03/2023.
L’obbligo riguarda anche le ritenute alla fonte su provvigioni (per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza) corrisposte nel mese precedente.
Anche ad aprile, i datori di lavori devono versare all’INPS i contributi previdenziali e assistenziali dei propri lavoratori dipendenti
Sempre entro il 17 aprile, devono essere versate le seguenti ritenute operate sui redditi corrisposti nel mese di marzo 2023 afferenti:
Entro il 17 aprile, i contribuenti mensili sono tenuti a liquidare e a versare l’Iva di marzo 2023 (F24 con codice tributo 6003). Il versamento deve essere effettuato se di importo superiore a euro 25,82, altrimenti può essere rimandato al mese successivo.
Entro il 17 aprile, deve essere effettuato il versamento 2 rata del saldo IVA relativo all’anno d’imposta 2022 risultante dalla dichiarazione annuale con la maggiorazione dello 0,33% mensile a titolo di interessi. Per chi ha scelto di pagare a partire dal 16 marzo.
Entro il 17 aprile, le imprese devono provvedere a emettere e a registrare le fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente allo stesso committente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione; lo stesso adempimento vale per i professionisti per le operazioni ossia per le prestazioni di servizi effettuate ai sensi dell’art.6 del DPR 633/1972.
Il 25 aprile scade il termine per la presentazione telematica degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie effettuate nel mese precedente (contribuenti mensili).
Entro il 30 aprile, i soggetti che hanno espresso l’adesione al regime speciale Iva IOSS (Import One Stop Shop), devono trasmettere la dichiarazione relativa al mese precedente.
Nella dichiarazione devono essere indicate le vendite a distanza di beni di modesto valore (non superiore a 150 euro) importati da Paese terzi e destinate agli acquirenti situati in uno Stato membro dell’UE. Alla stessa data deve essere effettuato il versamento dell’Iva risultante dalla stessa dichiarazione.
Entro la stessa data deve essere presentata la dichiarazione Iva OSS del trimestre gennaio, febbraio, marzo. Con contestuale versamento dell’Iva.
Come riportato sul sito dell’Agenzia delle entrate, la dichiarazione ha cadenza trimestrale:
L’obbligo di comunicazione sussiste anche in caso di mancanza di operazioni nel trimestre di riferimento.
Entro il 10 di aprile, tramite la c.d. “comunicazione polivalente”, devono essere comunicate le operazioni in contante del settore del turismo.
In particolare, la comunicazione riguarda le operazioni in contanti legate al turismo di importo pari o superiore a mille euro, effettuate da chi esercita commercio al minuto e attività assimilate, o da agenzie di viaggi e turismo (i soggetti indicati agli articoli 22 e 74-ter del Dpr 633/1972), nei confronti delle persone fisiche di cittadinanza diversa da quella italiana e comunque diversa da quella di uno dei paesi dell’Unione europea ovvero dello Spazio economico europeo, che abbiano residenza fuori dal territorio dello Stato, vanno comunicate all’Agenzia delle Entrate.
La comunicazione va effettuata, anche tramite intermediari, una sola volta, nell’anno successivo a quello di riferimento: entro il 10 aprile per i soggetti che liquidano l’Iva mensilmente ed entro il 20 aprile per i soggetti che liquidano l’Iva trimestralmente. L’adempimento si effettua attraverso la compilazione del quadro TU e del frontespizio del modello “comunicazione polivalente” (Fonte portale Agenzia delle entrate).
Fra le scadenze fiscali di aprile 2023 non possiamo non citare il 730 precompilato. Infatti a partire dal 30 aprile, sarà messa a disposizione dei contribuenti la dichiarazione dei redditi precompilata, modello 730 e modello Redditi 2023, redditi 2022.