Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 7 giugno, nuove norme per ciò che riguarda i concorsi pubblici, ovvero quelle prove che consentono l’assunzione di dipendenti nelle Pubbliche Amministrazioni. Secondo le ultime novità, le procedure di assunzione subiscono una notevole semplificazione, anche grazie alla diminuzione delle prove orali.
Le nuove linee guida per le assunzioni nella PA e per lo svolgimento dei concorsi pubblici arrivano in previsione di almeno 170.000 nuove assunzioni, che corrispondono ad una opportunità sicuramente interessante per chi sta cercando un lavoro nella Pubblica Amministrazione.
Aggiornamento: pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 29 giugno 2023 il DPR 16 giugno 2023, n. 82 recante il nuovo “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”. Entrata in vigore del provvedimento: 14/07/2023.
Bisogna tenere presente che i posti assegnati tramite concorsi pubblici sono spesso a tempo indeterminato, fattore che rende queste prove allettanti per molti lavoratori. Ma vediamo nello specifico cosa cambia nel 2023 per le assunzioni nelle PA.
Concorsi pubblici, semplificazione delle procedure
Al centro delle modifiche vi è una decisa semplificazione delle procedure di assunzione di dipendenti pubblici, tramite le prove dei concorsi. Riportiamo qui una parte del comunicato del Consiglio dei Ministri a proposito delle ultime modifiche alle regole dei concorsi pubblici:
“Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi.”
Viene quindi impostato un limite massimo per le tempistiche dello svolgimento dei concorsi, ovvero alla soglia massima di sei mesi. In questo modo tutto l’iter per l’assunzione potrà avere una durata massima di sei mesi, senza ulteriori rallentamenti.
Il Portale inPA ospiterà tutti i bandi per i concorsi pubblici, e ogni ente pubblicherà sul proprio sito il bando specifico per cui si sta effettuando una ricerca di personale, con tutti i dettagli del caso.
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Riduzione delle prove orali nei concorsi pubblici
Un altro fattore di semplificazione e velocizzazione delle procedure è quello relativo allo svolgimento degli esami per essere assunti presso una Pubblica Amministrazione. Con le nuove regole, si intende anche procedere a velocizzare gli obiettivi portati avanti dal PNRR, i cui rallentamenti sono stati individuati spesso in una carenza di personale nelle amministrazioni pubbliche.
A questo scopo, fino alla fine del 2026, ovvero l’anno in cui dovrà essere chiuso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le prove per l’assunzione saranno solamente scritte, ovvero non ci saranno più prove orali, se non per le assunzioni rivolte a posizioni di vertice.
In questo modo verranno velocizzate le procedure generali per le assunzioni, e sarà possibile iniziare a lavorare con la PA superando una prova scritta.
Concorsi pubblici e parità di genere
Uno degli argomenti toccati dalle nuove norme sui concorsi pubblici riguarda la parità di genere, per cui viene istituita una regola per cui in ogni bando deve essere indicata la percentuale di rappresentatività dei generi.
Secondo la nuova norma, nel caso in cui il divario di rappresentatività di genere superi il 30%, nella valutazione finale, in caso di parità di merito, verrà tenuto conto di questo fattore, dando precedenza al genere meno rappresentato.
Si prevede anche l’adozione di misure specifiche per consentire anche alle donne in maternità e in gravidanza di partecipare alle prove, favorendo ad esempio l’allestimento di luoghi specifici per l’allattamento, oppure stabilendo prove asincrone per le donne che si trovano in gravidanza.
Come partecipare ai bandi di concorso
Un’altra novità che riguarda i concorsi pubblici si inserisce nel processo di digitalizzazione, già avviato da diversi mesi per le Pubbliche Amministrazioni e promosso anche dalle iniziative del PNRR. Per ciò che riguarda la partecipazione ai bandi, questa avverrà con iscrizione del candidato al portale online dedicato.
Per partecipare quindi sarà indispensabile l’iscrizione su InPA.gov.it, che ospiterà tutte le informazioni sui bandi. La registrazione a questo portale è gratuita, ed è necessario utilizzare credenziali digitali per l’accesso come:
- SPID: Sistema Pubblico di Identità Digitale;
- CIE: Carta di Identità Elettronica;
- CNS: Carta Nazionale dei Servizi.
Per ciò che riguarda i vincitori dei concorsi, si prenderà in considerazione il 20% dei posti successivi all’ultimo candidato, per cui in caso di rinunce, la PA potrà continuare a scorrere la graduatoria.
Come si svolgeranno i concorsi pubblici
Per ciò che riguarda invece le modalità di esame, tutte le prove scritte potranno essere svolte grazie a supporti informatici, con il superamento del cartaceo. Tali supporti non dovranno avere collegamento internet, e ospiteranno le prove scritte con un particolare metodo per certificare l’elaborato.
A questo proposito, si prevede che l’elaborato potrà essere salvato dal candidato, senza possibilità di modifiche a posteriori.
Per ciò che riguarda invece le prove orali, riservate a candidati che si propongono per posizioni di vertice, si terranno in modo trasparente, ovvero garantendo l’accesso al pubblico, sia nel caso di svolgimento in presenza, sia a distanza tramite strumenti digitali.
Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione, si è ritenuto soddisfatto del provvedimento, che va ad accelerare le procedure generali per lo svolgimento delle prove, puntando su digitalizzazione e trasparenza.
L’intervento è propedeutico alle 170.000 assunzioni previste nella PA per quest’anno, in linea con gli obiettivi del PNRR.
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