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di Massima Di Paolo - 3 Settembre 2009
Torniamo a parlare della riforma di insegnamento voluta dal Ministro Gelmini, occupandoci dei cd. TFA ossia Tirocini Formativi Attivi che, allo stato, rappresentano il passo necessario per ottenere l’abilitazione all’insegnamento e sperare quindi, di essere un prof.
L’abilitazione come ormai già sappiamo, sarà a numero chiuso e, si potrà accedere tramite concorso nazionale. Ma vediamo passo per passo cosa si dovrà fare.
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Per poter insegnare nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, occorre un corso di laurea magistrale quinquennale a ciclo unico, comprensivo di tirocinio da avviare nel secondo anno di corso. Pertanto:
Per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo grado è necessaria:
Fino all’anno accademico 2012-2013 e comunque fino alla revisione delle classi di abilitazione possono accedere al tirocinio formativo:
Il tirocinio formativo è a numero programmato con decreto del Miur. L’acceso al tirocinio avviene tramite concorso.
Per poter insegnare nella scuola secondaria di secondo grado è necessario avere una laurea o una laurea magistrale, nonchè l’espletamento di un tirocinio finale di un anno con accesso a numero programmato.
Anche in questo caso fino all’anno accademico 2012/2013 può accedere al Tirocinio Formativo solo chi è in possesso dei requisiti per l’accesso alle SSIS.
Il tirocinio formativo attivo è un corso di preparazione all’insegnamento e ha la durata di un anno e attribuisce, tramite un esame finale, il titolo di abilitazione all’insegnamento in una delle classi di abilitazione previste.
I tirocini sono istituiti presso le facoltà e le istituzioni AFAM
Per le classi di abilitazione relative agli insegnamenti della scuola secondaria di secondo grado l’accesso al tirocinio è a numero chiuso ed è programmato dal MIUR.
La prova di accesso al tirocinio formativo attivo, avverrà nelle facoltà e istituzioni AFAM di riferimento, in tutta Italia, con le medesime modalità con inizio in due giorni distinti del mese di settembre, rispettivamente un giorno per la prova scritta (test preliminare) e un giorno per la prova orale, che vengono stabiliti dal MIUR.
Alla prova sono assegnati 100 punti così suddivisi:
Il test preliminare è una prova costituita da sei domande a risposta chiusa di tipologie diverse. La risposta corretta a ogni domanda vale 1 punto, la risposta errata o non data vale 0 punti.
Per essere ammesso alla prova orale bisogna aver raggiunto i 42/60; la prova orale è superata se si raggiunge una votazione di 15/20.
Il superamento della prova orale è condizione imprescindibile per l’accesso all’anno di tirocinio.
Il tirocinio formativo attivo consiste di tre gruppi di attività:
Il tirocinio si conclude con una “relazione di tirocinio” in cui relatore è un docente e co-relatore l’insegnante tutor che ha seguito l’attività di tirocinio. La relazione non dovrà limitarsi ad una semplice esposizione delle attività svolte ma, dovrà evidenziare la capacità del tirocinante di integrare ad un elevato livello culturale e scientifico,
le competenze acquisite nell’attività in classe con le conoscenze in materia psico-pedagogica nell’ambito della didattica disciplinare e, in particolar modo, nelle attività di laboratorio.
La Commissione d’esame di abilitazione valuta la relazione finale di tirocinio in settantesimi, tenendo conto anche della media durante il tirocinio.
L’esame è superato se si raggiunge una votazione maggiore o uguale a 50/70.
Il titolo rilasciato è il diploma di abilitazione all’insegnamento.