X

Contributi INPS artigiani e commercianti 2023: importi e scadenze

In aumento, per l’anno 2023, i contributi previdenziali a carico dei lavoratori autonomi commercianti e artigiani. I dettagli.


>> Entra nel nuovo Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti

di - 27 Febbraio 2023

Il Dl 201/2011 (articolo 24, comma 22), convertito con Legge n. 214/2011, ha previsto che le aliquote per il calcolo dei contributi dovuti all’INPS da artigiani e commercianti sono fissate in modo tale da raggiungere il livello del 24% per tutti i soggetti iscritti alle Gestioni autonome dell’Inps. Tali aliquote contributive per l’anno 2023 sono pari al 24% per i titolari e i collaboratori con età superiore a 21 anni, e a 23,25% per i collaboratori con età inferiore a 21 anni, per i quali tale aliquota si incrementerà annualmente di 0,45 punti percentuali fino a raggiungere il 24%.

Per l’anno 2023 continua ad applicarsi la riduzione del 50% dei contributi dovuti da artigiani ed esercenti attività commerciali con più di 65 anni di età che siano pensionati presso le Gestioni dell’Istituto. Dal 2022 sono infine aumentati i contributi INPS a carico degli esercenti attività commerciali in quanto per loro è prevista un’aliquota contributiva aggiuntiva nella misura dello 0,48% di cui: lo 0,46% è destinato al finanziamento del Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale. In pratica tale Fondo garantisce il pagamento degli indennizzi per la cessazione definitiva dell’attività commerciale; lo 0,02% è devoluto alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali. Inoltre, è dovuto un contributo per le prestazioni di maternità stabilito in 0,62 € mensili, ossia 7,44 € annui. In stand-by, invece, l’aliquota contributiva degli artigiani.

Ma andiamo in ordine e vediamo nel dettaglio a quanto ammontano i contributi, quando pagarli e come fare. I dettagli sono stati fornito dall’INPS stesso con la Circolare numero 19 del 10-02-2023.

Contributi INPS artigiani e commercianti, aliquote 2023

L’ISTAT ha comunicato, nella misura del +8,1%, la variazione percentuale verificatasi nell’indice dei prezzi al consumo, per le famiglie di operai e impiegati, tra il periodo gennaio 2021-dicembre 2021 e il periodo gennaio 2022-dicembre 2022.

Conseguentemente, per l’anno 2023, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali è pari a € 17.504,00.

Pertanto, le aliquote per il corrente anno risultano come segue:

  Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/ coadiutori di età superiore ai 21 anni 24% 24,48%
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni 23,25% 23,73%

Contributi fissi 2023

Alla luce delle predette aliquote contributive, per l’anno 2023, si applicano i seguenti costi contributivi fissi:

Contributi eccedenti il minimale 2022

Il contributo per l’anno 2023 è dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa prodotti nel 2023 per la quota eccedente il predetto minimale di € 17.504,00 annui in base alle citate aliquote e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari, per il corrente anno, all’importo di € 52.190,00. Per i redditi superiori a € 52.190,00 annui resta confermato l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale.

Le aliquote sono le seguenti:

  Scaglione di reddito Artigiani Commercianti
Titolari di qualunque età e coadiuvanti/coadiutori di età superiore ai 21 anni fino a € 52.190,00 24% 24,48%
superiore a € 52.190,00 25% 25,48%
Coadiuvanti/coadiutori di età non superiore ai 21 anni fino a € 52.190,00 23,25% 23,73%
superiore a € 52.190,00 24,25% 24,73%

Massimale imponibile 2023

Oltre al minimale contributivo, l’INPS prevede anche un cd. “massimale contributivo”. Cosa significa? Significa che oltre una certa soglia non bisogna versare alcunché all’INPS. A tal proposito, occorre tenere in considerazione che la predetta soglia massima si differenzia in base alla data di iscrizione del lavoratore alla gestione artigiani e commercianti.

Nello specifico:

Richiesta contributi agevolati forfettari

Anche per quest’anno i minimi e forfettari possono fare domanda per pagare i contributi ridotti del 35%.

Per i soggetti che nel 2022 hanno intrapreso una nuova attività d’impresa e intendono usufruire dello sconto contributivo, devono fare apposita richiesta all’INPS entro il 28 febbraio 2023.

Diversamente, per i soggetti che intraprendono una nuova attività nel 2023, per la quale intendono aderire al regime agevolato, devono comunicare tale volontà con la massima tempestività.

Leggi anche: Riduzione contributi INPS autonomi in regime forfettario: domanda entro il 28 febbraio

Quando e come si pagano i contributi previdenziali autonomi

Infine, si riepilogano le scadenze contributive che gli artigiani e commercianti devono rispettare per quanto concerne i contributi fissi, ossia

Quanto appena accennato, tali scadenze riguardano i contributi sulla parte fissa. Laddove il contribuente realizzasse un reddito superiore, i contributi sulla parte eccedente dovranno essere versati con il meccanismo di saldo e acconto.

Le news di LavoroeDiritti.com su WhatsApp

ENTRA NEL CANALE

I video di LavoroeDiritti.com su YouTube

ISCRIVITI AL CANALE

Le news di LavoroeDiritti.com su Telegram

ENTRA NEL GRUPPO

Tags: Contributi previdenzialiINPS