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di Antonio Maroscia - 17 Marzo 2020
Dal 10 marzo al 3 aprile l’Italia è tutta in zona protetta, non una vera e propria “zona rossa”, ma qualcosa di molto simile; è quanto previsto dal DCPM (Decreto #IoRestoaCasa) del 9 marzo firmato emanato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha esteso a tutte le Regioni d’Italia le misure già attive da domenica in Lombardia e in altre 14 province e relative all’emergenza Coronavirus.
Con il DCPM dell’11 marzo inoltre sono state inasprite tutte le restrizioni, con la chiusura fino al 25 marzo della generalità delle attività ad eccezione di alcune fra cui alimentari, edicole, benzinai ecc. (qui tutti i dettagli).
Il Governo ha quindi rilasciato un vademecum (in costante aggiornamento) sul sito della Presidenza del Consiglio, nel quale illustra nel dettaglio, sotto forma di FAQ cosa si può fare e cosa no. Ma vediamo nel dettaglio cosa dicono le FAQ (trovate il file a fondo pagina). All’interno dell’articolo anche il modulo spostamenti aggiornato al 17/03/2020.
Come detto in premessa con i DCPM del 9 marzo 2020 denominato Decreto “Io resto a casa” e dell’11 marzo di chiusura quasi totale delle attività, si allargano di fatto a tutta Italia le misure restrittive, che riguardavano all’inizio di marzo solo alcune zone con misure ancora più drastiche per contenere il virus.
Quindi è stato disposto l’allargamento della cosiddetta “zona rossa” a tutta l’Italia.
Leggi anche: Emergenza COVID-19 Coronavirus: zona rossa in tutta Italia #iorestoacasa
Ecco alcune delle situazioni suggerite dal vademecum su cosa si può fare e cosa no fino al 3 aprile. In fondo alla pagina le FAQ complete (elenco aggiornato).
La novità principale del DCPM dell’11 marzo è la chiusura, fino al 25 marzo, su tutto il territorio nazionale, di:
Alleghiamo il testo del DCPM 11 marzo e i relativi allegati per conoscere nel dettaglio tutte le attività che dovranno rimanere chiuse o che potranno aprire.
Per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. Non sono quindi previste zone rosse, ma tutta Italia è in zona protetta.
Si deve evitare di uscire di casa.
Le uniche motivazioni valide per potersi muovere sono:
Quindi lavoratori che si recano a lavoro, o che rientrano da una trasferta di lavoro ecc. potranno farlo, a condizione di presentare all’occorrenza apposita autocertificazione.
Qui di seguito il modulo aggiornato al 17/03/2020.
Non ci saranno posti di blocco fissi, quindi non verrà impedito ai cittadini di muoversi; tuttavia ci saranno controlli da parte di Polizia locale e altre forze di polizia.
È possibile uscire per andare al lavoro, tuttavia è consigliato lavorare a distanza (smart working) se possibile; è inoltre consigliato prendere ferie o congedi. Per comprovate motivazioni si intende che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite il modello di autocertificazione.
Deve essere chiaro che ci saranno controlli sulle autodichiarazioni e comunque dichiarare il falso implica pesanti sanzioni.
Sì, è possibile fare attività motoria all’aperto, purché non in gruppo.
Ad oggi non vi è alcuna limitazione alla circolazione delle merci. Quindi corrieri e trasportatori possono circolare.
Sì, su tutto il territorio nazionale. Vi è comunque la sospensione di attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
Leggi anche: smart working obbligatorio nelle PA
Si può uscire per fare la spesa per i prodotti alimentari. I negozi di alimentari sono aperti e quindi è sbagliato, e pericoloso, affollarsi per fare scorte. Anche gli altri prodotti possono essere acquistati, ma solo per necessità: lampadine, carta igienica ecc.
I centri commerciali dovranno rimanere chiusi il sabato e la domenica, tranne l’area alimentare e le eventuali farmacie.
Le farmacie rimangono sempre aperte anche nei centri commerciali e nei mercati il sabato e la domenica.
I suddetti luoghi dovranno rimanere chiusi fino al 3 aprile, compresi circoli ricreativi per persone anziane.
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. Sono consentiti gli spostamenti solo per i turisti che devono tornare a casa dalle vacanze o per recarsi in stazioni e aereoporti per rientrare presso la propria residenza.
Sì, i trasporti pubblici funzionano su tutto il territorio nazionale.
Qui di seguito alleghiamo il vademecum completo rilasciato dal Governo.