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di Daniele Bonaddio - 24 Marzo 2022
La recente crisi umanitaria in Ucraina ha costretto il Governo italiano a correre ai ripari per contrastare gli effetti economici che ne derivano. Per questo motivo, il Consiglio dei ministri – riunitosi il 18 marzo 2022 – ha approvato il D.L. n. 21/2022, contenete per l’appunto una serie di misure volte a risanare la crisi economica generata, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 marzo, con entrata in vigore del provvedimento il 22/03/2022. Il provvedimento, tra le tante misure, dedica particolare attenzione al capitolo lavoro e al sostegno delle imprese già in crisi. Giusto per citare qualche esempio – che illustreremo dettagliatamente di seguito – il Governo ha introdotto:
Dunque, andiamo in ordine e vediamo dettagliatamente tutte le novità prevista dal D.L. sopra citato, specificatamente per il settore lavoro.
Costi di energia elettrica rateizzabili per i mesi di maggio 2022 e giugno 2022. L’agevolazione è rivolta alle imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale.
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Questi ultimi, in particolare, possono richiedere la rateizzazione per un massimo di 24 rate. A tal fine, SACE Spa – con l’intento di sostenere le specifiche esigenze di liquidità derivanti dai piani di rateizzazione concessi dai fornitori di energia elettrica e gas naturale – rilascia garanzie in favore di:
Nuovi fondi per le imprese in crisi. Il D.L., infatti, finanzia 150 milioni di euro per l’anno 2022 in favore di datori di lavoro fino a 15 dipendenti che non possono più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale.
Per questi ultimi è riconosciuto un trattamento ordinario di integrazione salariale per una durata di 8 settimane fruibili fino al 31 dicembre 2022. La disposizione si applica anche alle imprese del settore turistico.
L’Agevolazione contributiva per il personale delle aziende in crisi prevista dalla Legge di Bilancio 2022 è stata estesa anche in favore dei lavoratori:
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Previsto un credito d’imposta, pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del carburante effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, per l’acquisto di carburante per agricoltura e pesca.
Il credito, chiarisce la norma, può anche essere ceduto come tra l’altro già previsto dal credito d’imposta nel settore energetico.
Il D.L. prevede, altresì, determinate misure per mitigare gli aggravi economici per il settore dell’autotrasporto derivanti dall’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti. In particolare, si prevede:
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Infine, il Governo concede alle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, la possibilità di rinegoziare le esposizioni in essere concesse dalle banche e dagli altri soggetti autorizzati all’esercizio del credito.
La rinegoziazione può essere concessa per un periodo di rimborso fino a 25 anni. Tra l’altro, le operazioni di rinegoziazione e ristrutturazione potranno essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).