La Legge 104 è da oltre trent’anni il punto di riferimento per l’assistenza e i diritti delle persone con disabilità e le loro famiglie. Nel tempo è stata aggiornata più volte, introducendo nuovi permessi, congedi straordinari e modalità di lavoro compatibili con le esigenze di cura.
Con l’approvazione della legge 106/2025 e la riforma dell’accertamento della disabilità, si inaugura una fase di cambiamenti graduali. Alcune misure sono già attive, altre partono dal 1° ottobre e molte entreranno pienamente in vigore dal 2026. Ecco cosa cambia.
Cos’è e come funziona la Legge 104
La Legge 104/1992 è la normativa italiana che tutela le persone con disabilità, garantendo strumenti e diritti per favorire la loro partecipazione sociale e lavorativa. Prevede benefici per chi ha una disabilità accertata — ma anche per i familiari che prestano assistenza — come permessi retribuiti, congedi straordinari, agevolazioni per il lavoro agile e priorità nei trasferimenti.
Lo scopo è ridurre le barriere che ostacolano la vita quotidiana e lavorativa delle persone con disabilità e dei loro nuclei familiari.
Legge 104, cosa cambia dal 1° ottobre 2025
Dal 1° ottobre 2025 non scatta un cambiamento radicale per la Legge 104, ma prende il via la seconda fase della riforma sull’accertamento della disabilità, con l’estensione delle nuove regole a un numero maggiore di province. Il nuovo congedo fino a 24 mesi, invece, era già stato introdotto ad agosto 2025 e può essere richiesto da allora.
Accertamento della disabilità: province pilota e seconda fase
La riforma sul sistema di accertamento della disabilità — che semplifica l’iter e affida all’INPS il ruolo centrale — è stata sperimentata inizialmente in nove province: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste, oltre alla Provincia autonoma di Trento e alla Valle d’Aosta.
Dal 1° ottobre 2025 la sperimentazione si allarga ad altre province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, insieme nuovamente alla Provincia autonoma di Trento e alla Valle d’Aosta. In queste aree sarà obbligatorio l’uso del nuovo modello di certificazione telematica per avviare le procedure di riconoscimento.
L’obiettivo è estendere progressivamente il nuovo sistema a tutto il territorio nazionale entro il 1° gennaio 2027.
Novità per il congedo straordinario fino a 24 mesi
Il nuovo congedo straordinario per i lavoratori affetti da patologie oncologiche, croniche o invalidanti è già operativo dalla data di entrata in vigore della legge 106/2025, cioè dall’agosto 2025. Non è quindi una misura che parte dal 1° ottobre, ma una tutela già disponibile.
Le sue caratteristiche principali sono: durata massima di 24 mesi, anche frazionabili; assenza non retribuita ma con conservazione del posto di lavoro; possibilità di accesso solo dopo aver esaurito tutte le altre forme di assenza disponibili; diritto prioritario al lavoro agile al momento del rientro, se compatibile con le mansioni.
Si tratta di una misura pensata come extrema ratio, per garantire a chi si trova in condizioni di salute particolarmente gravi la possibilità di sospendere l’attività lavorativa senza perdere l’occupazione.
Novità Legge 104 dal 2026: nuove ore di permesso retribuito
Dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore dieci ore aggiuntive di permesso retribuito all’anno per visite, esami e terapie legate alla patologia certificata. Potranno beneficiarne sia i lavoratori con invalidità civile riconosciuta pari o superiore al 74%, sia i genitori di figli minorenni nelle stesse condizioni.
Un passo avanti, anche se modesto nella quantità: dieci ore annue rappresentano un aiuto, ma difficilmente copriranno i reali bisogni di chi affronta cure continuative.
Altre novità dal 2026
- Conferma e rafforzamento del congedo retribuito per assistenza: i lavoratori che assistono familiari con disabilità grave potranno usufruire di un congedo fino a due anni nell’arco della vita lavorativa, con retribuzione pari all’ultima mensilità e copertura contributiva ai fini pensionistici.
- Priorità allo smart working: dopo il congedo, il rientro potrà avvenire con diritto prioritario al lavoro agile, se le mansioni lo consentono.
- Semplificazione delle certificazioni: per accedere ai benefici sarà sufficiente un certificato medico di base o specialistico inviato tramite canali telematici, con un notevole snellimento della burocrazia.
Le tappe della riforma Legge 104
- 1° gennaio 2025: avvio della fase sperimentale nelle province pilota.
- 1° ottobre 2025: estensione della sperimentazione ad altre province con applicazione obbligatoria del nuovo modello di certificazione.
- 1° gennaio 2026: decorrenza delle 10 ore aggiuntive di permesso retribuito e degli altri benefici previsti.
- 1° gennaio 2027: applicazione a livello nazionale del nuovo sistema di accertamento della disabilità.

Dal 2026 la riforma sarà più evidente nella vita quotidiana di lavoratori e famiglie. I permessi aggiuntivi, i congedi retribuiti e le nuove procedure di accertamento ridurranno burocrazia e tempi, mentre i contratti collettivi e le aziende dovranno adeguarsi per applicare correttamente le novità.
Considerazioni finali
La riforma della Legge 104 non stravolge l’impianto originario, ma lo aggiorna e lo rafforza. Il nuovo congedo straordinario, seppur non retribuito, rappresenta una tutela importante per chi si trova in condizioni gravi. I permessi aggiuntivi e i congedi retribuiti dal 2026 sono un segnale positivo, anche se restano limitati rispetto alle reali esigenze.
Il vero punto di svolta è la semplificazione dell’accertamento: meno passaggi burocratici e tempi più rapidi significano risposte più immediate per chi ha bisogno. Perché dietro le norme ci sono persone e famiglie che ogni giorno vivono sfide concrete, e meritano strumenti che non restino solo sulla carta.