Con molta probabilità entro la fine della giornata, dopo gli annunci dei giorni scorsi, la legge di stabilità 2015, ex legge finanziaria, sarà approvata dal Consiglio dei Ministri.
Successivamente il testo sarà inviato a Bruxelles, dove passerà al vaglio dell’Unione Europea, la quale ha il compito di stabilire se l’Italia ha rispettato gli impegni presi, dando il suo responso entro il 29 ottobre.
In base a quanto annunciato dal Presidente del Consiglio Renzi si tratterà di una manovra da 30 miliardi di euro circa, che comprenderà un taglio delle tasse per 18 miliardi di euro, nella speranza di dare una scossa a crescita e consumi.
Per il momento sembra che il famoso 50% del TFR in busta paga sarà accantonato, nell’attesa di un futuro accordo con l’ABI, necessario proprio per gestire l’intera operazione, che prevedrebbe come abbiamo visto, una sofferenza delle imprese, che contano molto sul TFR come una forma di autofinanziamento.
Quello che sembra certo esserci invece è il taglio dell’IRAP, almeno nella parte che riguarda la voce lavoro, taglio quindi che andrebbe ad influire soprattutto per le aziende con molta manodopera, nella speranza di nuove assunzioni.
Sempre in quest’ottica, lo stesso Renzi ha annunciato che sarà prevista una detassazione totale per i primi 3 anni riguardo alle assunzioni con il famoso contratto a tutele crescenti, facente parte del Jobs Act.
Ulteriore buona notizia riguarda il bonus Irpef di 80 euro in busta paga, 10 miliardi della manovra infatti saranno destinati alla stabilizzazione del bonus per tutto il 2015.
Infine per quanto riguarda le pensioni, sembra che con la legge di stabilità 2015 arriverà una soluzione definitiva al problema degli esodati.
E’ questione di ore ormai, a meno di rinvii, che per il momento non sono stati annunciati. Come sempre faremo un punto della situazione più approfondito una volta che sarà diffuso il testo definitivo della legge di stabilità 2015.