Il recente Decreto Legge “Salva Infrazioni” ha introdotto nuove sanzioni per i datori di lavoro che non garantiscono alloggi adeguati o a prezzi equi ai lavoratori stagionali stranieri. Con multe che variano dai 350 ai 5.500 euro per ogni lavoratore, il decreto mira a contrastare l’abuso nei confronti dei lavoratori provenienti da paesi terzi.
Già il Testo Unico sull’Immigrazione imponeva ai datori di offrire alloggi idonei, ma ora la violazione di questi obblighi comporta nuove sanzioni. In sostanza il Dl 131/2024 (Decreto “Salva Infrazioni”) ha introdotto la sanzione per chi infrange le norme previste già dal 2016.
Come funziona la sanzione fino a 5.500 € ai datori per alloggio non idoneo o troppo costoso
L’Italia, da tempo oggetto di procedure d’infrazione avviate dall’Unione Europea per la gestione dei lavoratori stagionali stranieri, ha introdotto questa normativa per rispondere alla Direttiva 2014/36/UE.
Il decreto specifica che l’alloggio fornito non solo deve rispettare i criteri di idoneità, ma non può costare più di un terzo della retribuzione del lavoratore. Inoltre, il datore non può decurtare automaticamente il canone dall’importo dovuto al lavoratore, una pratica ritenuta abusiva e penalizzante.
In sostanza il cuore della nuova disposizione prevede sanzioni pecuniarie per i datori di lavoro che non rispettano le condizioni imposte. In particolare, la sanzione è applicabile nei seguenti casi:
- Alloggi forniti senza il rispetto dei requisiti di idoneità;
- Affitti considerati eccessivi rispetto alla qualità dell’alloggio e al salario del lavoratore;
- Decurtazione automatica del canone dalla retribuzione.
Quando vi sono queste situazioni, i datori rischiano multe che possono raggiungere i 5.500 euro per ogni lavoratore. Pertanto ora viene introdotta e quantificata anche la sanzione pecuniaria per chi viola questi obblighi, e si ribadisce che il canone è sempre eccessivo quando è superiore a un terzo della retribuzione.
Questa stretta normativa è stata introdotta per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori stagionali, spesso vittime di sfruttamento abitativo, soprattutto nel settore agricolo.
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Cosa prevede la norma del Dl Salva Infrazioni
L’approvazione del decreto è stata accelerata dalle procedure di infrazione avviate dalla Commissione Europea nel 2023. L’Italia è stata accusata di non rispettare gli obblighi comunitari riguardanti i lavoratori stagionali.
La Commissione ha rilevato gravi carenze nella gestione degli alloggi e delle condizioni di lavoro di questi lavoratori, che spesso vivono in alloggi sovraffollati e inadeguati. L’intervento normativo mira quindi a sanare questa situazione e allineare l’Italia agli standard europei, garantendo tutele più forti ai lavoratori stranieri impiegati con contratti a tempo determinato.
Di seguito il testo della norma appena introdotta.
DECRETO-LEGGE 16 settembre 2024, n. 131 Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. (GU Serie Generale n.217 del 16-09-2024)
Modifiche al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di lavoratori stagionali di Paesi terzi – Procedura d’infrazione n. 2023/2022
«15-bis. Il datore di lavoro che, in violazione del comma 3, mette a disposizione del lavoratore straniero un alloggio privo di idoneita’ alloggiativa o a un canone eccessivo, rispetto alla qualita’ dell’alloggio e alla retribuzione, ovvero trattiene l’importo del canone direttamente dalla retribuzione del lavoratore, e’ punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 350 a 5.500 euro per ciascun lavoratore straniero. Il canone e’ sempre eccessivo quando e’ superiore ad un terzo della retribuzione.».
Testo Unico sull’Immigrazione
Il Decreto “Salva Infrazioni” si integra con quanto già previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione del 2016, che imponeva ai datori di lavoro di fornire alloggi idonei e impediva canoni di affitto esorbitanti. Tuttavia, la normativa precedente non specificava sanzioni precise per le violazioni.
Con il nuovo decreto, il governo ha introdotto un meccanismo sanzionatorio chiaro e dissuasivo, volto a tutelare maggiormente i diritti dei lavoratori stagionali.
Turismo e agricoltura i settori più colpiti
Questo intervento è particolarmente rilevante per i settori agricolo e turistico, dove l’impiego di lavoratori stagionali è molto diffuso. Questi lavoratori, spesso provenienti da paesi terzi, si trovano a lavorare in condizioni precarie e, in alcuni casi, alloggiati in strutture sovraffollate e insalubri.
Il nuovo decreto mira a migliorare queste condizioni, imponendo ai datori di lavoro non solo di offrire contratti regolari, ma anche alloggi che rispettino standard minimi di vivibilità.
Conclusioni
L’approvazione del Decreto “Salva Infrazioni” è un nuovo tassello verso la tutela dei lavoratori stagionali stranieri in Italia. Le nuove sanzioni amministrative, che possono arrivare fino a 5.500 euro per lavoratore, intendono scoraggiare le pratiche di sfruttamento abitativo e migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.
Questo intervento normativo risponde alle pressioni dell’Unione Europea, che ha chiesto all’Italia di adeguare la propria legislazione agli standard comunitari, garantendo una maggiore protezione per i lavoratori provenienti da paesi terzi.
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