Il mese di giugno 2025 porta con sé cambiamenti importanti per milioni di pensionati italiani. Oltre al consueto aggiornamento del cedolino, questo mese si segnalano alcune trattenute legate al recupero di vecchi bonus, un aumento delle maggiorazioni sociali, la pubblicazione del modello ObisM, e un pagamento leggermente posticipato per via del calendario festivo.
In questo articolo vediamo nel dettaglio cosa aspettarsi dal cedolino, quali voci controllare, e quando effettivamente arriveranno i pagamenti. Nel momento in cui scriviamo questo articolo non è ancora disponibile online il cedolino pensione di giugno 2025 che presumibilmente sarà pubblicato dall’Inps nelle prossime ore.
Recupero dei bonus erogati nel 2022: arrivano le trattenute
A partire da giugno, per alcuni pensionati scatterà il recupero delle somme percepite indebitamente sotto forma di bonus anti-inflazione nel 2022, nello specifico i contributi da 150 e 200 euro.
Chi ha ricevuto quei bonus pur non rientrando nei limiti reddituali previsti subirà una trattenuta mensile di 50 euro sulla pensione:
- Per entrambi i bonus non spettanti: trattenuta per 7 mesi (giugno-dicembre).
- Per un solo bonus non spettante: trattenuta per 4 mesi.
I limiti di reddito di riferimento sono:
- 20.000 euro per il bonus da 150 euro;
- 35.000 euro per quello da 200 euro.
Aumenti in arrivo: maggiorazioni sociali e incremento al milione
Non solo trattenute. Giugno porterà anche aumenti per chi ha diritto alle maggiorazioni sociali, in particolare per chi percepisce l’“aumento al milione”. L’importo mensile passa da 136,44 euro a 144,44 euro, portando il trattamento minimo a 747,84 euro mensili per chi riceve la maggiorazione piena.
I requisiti per ottenere la maggiorazione piena:
- Reddito personale annuo massimo: 9.721,92 euro
- Reddito coniugale complessivo massimo: 16.724,89 euro
Questi importi sono soggetti a revisione in base alla perequazione e possono variare in funzione della situazione familiare.
Date dei pagamenti: calendario differenziato per banche e Poste
A causa delle festività, il pagamento delle pensioni di giugno subirà un piccolo ritardo rispetto al solito. Di seguito il calendario previsto:
Accredito su conto corrente bancario o postale:
- Dal 3 giugno 2025 (disponibile anche dal 1° giugno solo per alcuni conti postali).
Ritiro in contanti presso uffici postali (calendario alfabetico):
- 3 giugno: cognomi dalla A alla B
- 4 giugno: cognomi dalla C alla D
- 5 giugno: cognomi dalla E alla L
- 6 giugno: cognomi dalla M alla O
- 7 giugno: cognomi dalla P alla R
- 9 giugno: cognomi dalla S alla Z
Il calendario può variare in base alla sede territoriale. Si consiglia di verificare con l’ufficio postale locale.
Modello ObisM: dove trovarlo e cosa contiene
A partire da maggio è disponibile il nuovo modello ObisM, il documento riepilogativo che consente ai pensionati di:
- Verificare l’importo lordo e netto della pensione;
- Controllare le trattenute fiscali;
- Visionare maggiorazioni, arretrati, perequazioni;
- Consultare l’eventuale incremento al milione.
Il modello può essere scaricato online accedendo al fascicolo previdenziale con le proprie credenziali. In alternativa, può essere richiesto in formato cartaceo presso le sedi abilitate, presentando documento di identità e codice fiscale.
Leggi anche: Modello ObisM: cos’è, come funziona e come ottenere il certificato di pensione
Altre voci da controllare nel cedolino di giugno
Nel cedolino di questo mese, oltre alle trattenute per bonus da restituire e agli aumenti delle maggiorazioni, si troveranno anche:
- Trattenuta IRPEF ordinaria;
- Addizionali regionali e comunali a saldo 2024;
- Acconto dell’addizionale comunale per il 2025.
Tutte queste voci concorrono a determinare l’importo finale. È quindi importante verificare attentamente il dettaglio del cedolino, una volta disponibile.
Conclusione: cedolino più ricco… ma da leggere con attenzione
Il cedolino pensione di giugno 2025 porta con sé più di un cambiamento: alcune voci in aumento, altre in diminuzione, e una gestione complessiva che richiede attenzione e consapevolezza.
Controllare il dettaglio dei pagamenti, verificare le trattenute, scaricare il modello ObisM e comprendere se si rientra nei casi di recupero dei bonus è fondamentale per evitare brutte sorprese.
Chi ha diritto all’aumento potrà beneficiare di un netto più alto. Chi invece è soggetto a recuperi, potrà verificare l’entità e la durata delle trattenute in modo trasparente.
Clicca qui e poi fai click sulla Stellina in alto a destra