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di Paolo Ballanti - 22 Febbraio 2024
Entro il 1° marzo 2024 è necessario presentare domanda all’Inps di pensione anticipata per quanti possono vantare almeno un anno di contribuzione prima del compimento dei 19 anni di età e sono altresì in possesso dei requisiti soggettivi e di anzianità contributiva richiesta dalla legge.
Stiamo parlando della pensione per i lavoratori precoci che è una prestazione economica erogata, previa domanda dell’interessato, al lavoratore che può far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età (lavoratori precoci), e si trova in determinate condizioni indicate dalla legge e perfeziona, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione.
Analizziamo la questione in dettaglio partendo dai requisiti richiesti per accedere alla pensione precoci con Quota 41.
Possono accedere alla pensione anticipata in parola i lavoratori con almeno un anno (12 mesi, anche non continuativi) di contribuzione totalizzata, riferita a periodi di effettivo lavoro, precedente al compimento del diciannovesimo anno di età.
Nel corso del periodo 2019 – 2024 la pensione anticipata ricorre con almeno 41 anni di contribuzione (requisito che, a partire dal 2025, sarà soggetto all’adeguamento demografico) in luogo di:
Il requisito contributivo può comunque essere raggiunto cumulando i periodi assicurativi non coincidenti, posseduti presso le forme di assicurazione obbligatoria IVS dei lavoratori dipendenti ed autonomi, oltre che in Gestione separata e nelle forme sostitutive ed esclusive della stessa.
Oltre all’anzianità contributiva, quanti intendono accedere alla misura devono trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:
Con riferimento al primo punto citato sono ricomprese tra le ipotesi di licenziamento anche il recesso del datore di lavoro:
Inoltre, lo svolgimento delle professioni di cui al D.M. numero 367/2018 dev’essere accertato al momento:
L’elenco delle professioni di cui al precedente punto d) è formato da:
Quanti perfezionano i requisiti richiesti dal 1° gennaio 2019 conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla maturazione degli stessi requisiti.
In sostanza opera il regime della cosiddetta “finestra mobile”, in base al quale la pensione decorre dal primo giorno del trimestre successivo alla maturazione delle condizioni di legge.
Leggi anche: Come andare in pensione nel 2024: tutte le uscite in base a età e contributi versati
Per poter accedere alla pensione quota 41 per i lavoratori precoci è necessario presentare una domanda di riconoscimento del beneficio entro il 1° marzo di ciascun anno e, solo in caso di esito positivo, anche a seguito di verifica della relativa copertura finanziaria, presentare domanda di pensione anticipata.
Eventuali domande di riconoscimento del beneficio presentate successivamente al 1° marzo, comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in considerazione soltanto in caso residuino le risorse finanziarie.
Le istanze possono essere trasmesse all’Inps, in alternativa:
Il trattamento garantito ai lavoratori precoci è incumulabile con i redditi da lavoro subordinato o autonomo, siano essi prodotti in Italia o all’estero, per un periodo di tempo pari al periodo di anticipo rispetto ai requisiti vigenti per la generalità dei lavoratori.
In caso di eventuale percezione di redditi nel periodo poc’anzi citato, la pensione è sospesa dalla data di decorrenza e fino a conclusione del periodo di anticipo.
Eventuali redditi percepiti nel lasso di tempo in parola comportano la sospensione del pagamento della pensione dalla data di decorrenza sino alla conclusione del periodo di anticipo.
Al contrario l’Inps procede al recupero integrale delle rate di pensione, eventualmente già corrisposte al beneficiario, inclusa la tredicesima mensilità.
I lavoratori precoci che, nelle more del completamento e della definizione dell’istruttoria per l’accesso al beneficio pensionistico, percepiscono la NASpI, decadono dalla stessa dalla prima decorrenza utile della pensione anticipata.
Viceversa, se la decorrenza utile del trattamento anticipato (indicata nella comunicazione di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio) è anteriore alla data di invio della comunicazione stessa e, alla medesima data, il beneficio pensionistico non sia ancora stato richiesto, la decadenza dalla NASpI opera dal primo giorno del mese successivo quello in cui viene inviata dall’Inps la comunicazione di riconoscimento delle condizioni di accesso alla pensione anticipata.