Nel mese di giugno arrivano importanti aggiornamenti per tutti i titolari di pensioni di invalidità civile, sia parziali che totali. Si parla di pagamenti, importi, cedolini già consultabili e — sul piano più ampio — di un nuovo piano operativo triennale per la disabilità, che promette di rivoluzionare l’approccio all’inclusione.
Ma non mancano anche alcuni problemi, in particolare legati ai tempi lunghi per il riconoscimento dell’invalidità nelle nuove domande. In questo articolo, vediamo insieme date di pagamento, importi aggiornati e novità politiche e operative che toccano da vicino milioni di cittadini.
Quando arrivano i pagamenti di giugno delle pensioni di invalidità
La data di pagamento delle pensioni di invalidità per giugno 2025 è fissata al lunedì 3 giugno per chi riceve l’accredito su conto corrente bancario o su libretto postale.
Tuttavia, come accade da tempo, per chi ha un conto corrente postale BancoPosta, il pagamento sarà anticipato al 1° giugno anche se è domenica. Nessuna novità per quanto riguarda il calendario: solo un utile promemoria per chi si affida agli accrediti presso Poste Italiane.
Importi delle pensioni di invalidità civile: quanto spetta
Nel cedolino di giugno, già consultabile sul portale dedicato alla disabilità e presto visibile anche nel modello Obis/M e nel dettaglio pensionistico, non ci sono variazioni sugli importi rispetto ai mesi precedenti.
Ecco le principali fasce:
- Pensione base per invalidi civili parziali o totali: 336,00 euro;
- Con maggiorazione sociale di 10,33 euro: 346,33 euro;
- Con incremento al milione (per chi ne ha diritto): fino a 739,00 euro, a cui si aggiungono ulteriori 8 euro di maggiorazione mensile, per un totale che supera i 747 euro.
Gli importi possono variare in base alla situazione reddituale e alla tipologia di riconoscimento (parziale, totale, con o senza accompagnamento).
Ritardi nelle visite per riconoscimento invalidità: l’attesa cresce
Un dato che non passa inosservato riguarda i tempi di attesa per il riconoscimento dell’invalidità civile. Secondo l’ultima relazione interna sull’andamento delle attività INPS, le tempistiche medie per l’iter sanitario — ovvero le visite mediche — si sono allungate negli ultimi anni.
- Nel 2022: media di 120 giorni;
- Nel 2024: salita a 125 giorni;
- In alcune regioni: si arriva anche a 258 giorni di attesa per una visita.
Questo ritardo è particolarmente penalizzante per chi, nel frattempo, resta senza tutele economiche e senza accesso ad altri benefici connessi al riconoscimento dello stato di invalidità.
Il nuovo piano triennale per la disabilità: in arrivo una rivoluzione?
A fronte di queste criticità, è stato appena firmato un nuovo Piano Operativo Triennale per la Disabilità, che punta a cambiare radicalmente il modo in cui lo Stato affronta i temi legati all’inclusione, all’accessibilità e alla valorizzazione delle persone con disabilità.
Il piano, articolato in sette aree di intervento, prevede azioni su:
- Accessibilità universale;
- Salute e benessere;
- Inclusione lavorativa;
- Istruzione, università e formazione;
- Progetto di vita;
- Sicurezza inclusiva;
- Cooperazione internazionale e monitoraggio delle politiche.
L’obiettivo è arrivare a un modello integrato, con strategie condivise, per promuovere la piena autonomia e l’integrazione sociale delle persone con disabilità, anche attraverso il potenziamento dei servizi e dei sostegni economici.
Come controllare cedolino e accredito
Gli importi della pensione di invalidità di giugno possono essere verificati:
- Online sul sito INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS:
- sezione “Cedolino pensione” o “ObisM” per il riepilogo annuale;
- sezione “Dettaglio pensionistico” per consultare aggiornamenti in tempo reale;
- Direttamente dal proprio conto corrente (bancario o postale) o carta prepagata su cui viene accreditata la pensione.
È consigliabile controllare anche eventuali comunicazioni INPS tramite email o notifiche SPID.
Conclusione
Giugno si apre con pagamenti regolari, importi confermati e un’agenda politica molto densa per quanto riguarda l’inclusione delle persone con disabilità. Resta però l’urgenza di affrontare con più efficacia il tema dei ritardi nelle nuove domande di invalidità, che per molti significano mesi senza alcun sostegno.
Il nuovo piano operativo triennale rappresenta un passo importante, ma la vera sfida sarà trasformare gli annunci in risultati concreti e misurabili per i cittadini.