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Home»Pubblico Impiego»Statali, con la Legge di Bilancio 2024 è previsto un aumento degli stipendi

Statali, con la Legge di Bilancio 2024 è previsto un aumento degli stipendi

Valeria Oggero2 Ottobre 20235 Mins Read
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Per gli statali con la Legge di Bilancio 2024 ci sarà un aumento degli stipendi: ecco quali sono gli importi previsti.

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Busta paga statali, aumento stipendio

Il governo sta ipotizzando in queste settimane quali saranno le misure contenute nella Legge di Bilancio 2024. Tra tutti gli interventi previsti, uno riguarda da vicino i lavoratori del settore pubblico, ovvero gli statali. La previsione è quella di un aumento degli stipendi che coinvolgerà un grande numero di dipendenti pubblici.

Si destinano quindi nuove risorse al comparto pubblico, in particolare con una priorità verso il settore sanitario. Per l’aumento degli stipendi dei lavoratori nel settore pubblico, si prevede un intervento con 3 miliardi di euro di risorse, oltre ad interventi specifici per migliorare le condizioni di lavoro.

La nuova Legge di Bilancio 2024 garantirà quindi fino a 300 euro in più per ciò che riguarda i dirigenti nella sanità pubblica. La questione è stata recentemente trattata dalla NADEF, la nota di aggiornamento al DEF.

Legge di Bilancio 2024: i contratti degli statali

La Legge di Bilancio 2024 introdurrà diverse misure sul piano del lavoro, tra cui l’aumento degli stipendi per gli statali, con priorità al settore della sanità. Questo è quanto è emerso recentemente dalla NADEF, uno dei documenti più importanti per il programma finanziario e economico italiano del prossimo anno.

Sulla base delle linee guida contenute nella NADEF infatti verranno presi dei provvedimenti specifici con specifiche risorse messe a disposizione dallo Stato.

Gli interventi previsti in questo modo per gli statali sono in linea con quello che è il rinnovo triennale dei contratti applicati per il lavoro nel settore pubblico, garantendo un incremento nella busta paga dei lavoratori.

Il contratto tra sindacati e ARAN è appena stato firmato, il 28 settembre 2023, e coinvolgerà in particolare i dirigenti della sanità pubblica. Riprendendo il comunicato recente del Ministero per la Pubblica Amministrazione, citiamo il punto di vista del ministro Paolo Zangrillo:

“Il rinnovo dei contratti è un passaggio fondamentale per la cura dei dipendenti pubblici, la cui motivazione è fondamentale per assicurare a cittadini e imprese servizi efficaci ed efficienti. Quando sono arrivato al ministero, lo scorso autunno, c’erano ancora 2,4 milioni di dipendenti pubblici a cui non erano stati rinnovati i contratti 2019-2021, che ora stiamo invece per chiudere”.

Si tratta quindi di un obiettivo importante, che andrà a coinvolgere molti lavoratori del settore pubblico, specialmente in ambito sanitario.

Aumento degli stipendi agli statali: chi riguarda

I nuovi aumenti degli stipendi per il settore pubblico riguarderanno almeno 135.000 dipendenti, e includono medici e dirigenti nelle professioni sanitarie. Insieme a questi aumenti in busta paga, sono anche previste misure specifiche per migliorare le condizioni di lavoro generali del settore.

Pensiamo ad esempio all’orario di lavoro e alle pronte disponibilità, includendo anche le guardie mediche. In termini di miglioramento quindi l’intervento non riguarda solamente gli stipendi.

Il ministro Zangrillo ricorda anche che il settore sanitario è stato fortemente coinvolto nel periodo pandemico; e lo Stato intende riconoscere l’impegno profuso durante i periodi più critici di diffusione del Covid-19.

La priorità quindi per il momento è quella di introdurre misure e un aumento di stipendio al settore sanitario, tuttavia non si esclude la possibilità che anche altri settori del pubblico impiego possano essere coinvolti da ulteriori misure. Ricordiamo che con la prossima manovra saranno messi in campo interventi anche per i lavoratori dipendenti e autonomi, come la revisione dell’Irpef.

Statali e aumento degli stipendi: gli importi

Per ciò che riguarda gli importi riconosciuti ai lavoratori statali, non saranno uguali per tutti, perché verranno valutate diverse caratteristiche del lavoro svolto, come il ruolo, l’età e altre variabili. L’intervento mira a garantire in busta paga fino alla cifra di 300 euro in più.

Inoltre si prevede, con la nuova Legge di Bilancio, l’istituzione di un apposito bonus con erogazione effettuata una tantum, riconosciuto anche per il 2023, che equivale all’1,5% dello stipendio, come aumento transitorio in attesa che i contratti vengano effettivamente rinnovati.

Questo bonus, impiegato come misura transitoria, sarà di circa 100 euro, con cifre specifiche variabili in base allo stipendio e alla situazione specifica. Questa soluzione garantirà ai lavoratori del settore pubblico una continuità degli interventi, evitando quelli che di fatto sarebbero dei tagli.

Comparto sanità: tutti gli interventi

Nella recente comunicazione del Ministero per la Pubblica Amministrazione che riguarda i contratti dei dirigenti della sanità, sono anche stati segnalati tutti gli interventi susseguitosi negli scorsi anni, ricordando:

  • Novembre 2022: investimento di 3,7 miliardi di euro per 2,1 milioni di dipendenti pubblici per i contratti del comparto sanità, scuola ed enti locali (per circa l’84% del personale con CCNL);
  • Maggio 2023: firmato il contratto dell’area dirigenziale delle funzioni centrali;
  • Luglio 2023: si è chiusa la trattativa per le norme del comparto istruzione e ricerca.

Al momento quindi si deve ancora siglare il contratto dei dirigenti degli enti locali, per cui l’ARAN e i sindacati sono già in fase di lavorazione, per i rinnovi che riguardano le annualità 2022-2024. Su questo punto il NADEF ricorda le risorse specifiche destinate anche a questo intervento.

Si ricordi che il NADEF è un documento di previsione rispetto alla ripartizione effettiva delle risorse, che sarà decisa in fase di formulazione della manovra 2024. Per conoscere i dettagli definitivi della prossima Legge di Bilancio bisogna quindi ancora attendere.

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