Il Governo si prepara a intervenire per evitare un’interruzione nel sostegno economico alle famiglie beneficiarie dell’Assegno di Inclusione (ADI). A darne notizia è lo stesso Ministero con una nota sul proprio portale ufficiale, che spiega l’intenzione del Ministro del Lavoro Marina Calderone, in accordo con Palazzo Chigi, di presentare lunedì 30 giugno in Consiglio dei Ministri una norma che permetterà di superare la sospensione obbligatoria di un mese prevista dalla normativa attuale.
La situazione attuale: 18 mesi di assegno, poi un mese di stop
Secondo quanto stabilito dal decreto istitutivo dell’Assegno di Inclusione, dopo un primo periodo di 18 mesi di erogazione del beneficio, i nuclei familiari devono affrontare una sospensione di un mese prima di poter fare domanda per un rinnovo della durata massima di altri 12 mesi. Durante questo mese di pausa, non viene erogato alcun contributo economico, nemmeno per la quota destinata al pagamento dell’affitto.
Questa pausa tecnica, prevista dalla legge come momento di verifica e riattivazione, rischia però di tradursi in un vero e proprio vuoto economico per centinaia di migliaia di famiglie. Secondo i dati INPS aggiornati, saranno interessati circa 360mila nuclei familiari, pari a oltre 820mila persone, che dal 27 giugno 2025 riceveranno l’ultima mensilità della prima fase di fruizione dell’ADI.
Le proteste sui social e la paura del mese senza soldi
Proprio in questi giorni, i beneficiari stanno ricevendo la ricarica ordinaria del mese di giugno, che per molti rappresenta la diciottesima e ultima mensilità prevista dal primo ciclo di ADI. Su social network e gruppi online, si moltiplicano i messaggi di protesta e preoccupazione, con famiglie che temono di restare senza alcun sostegno economico per tutto il mese di luglio. Le voci che arrivano dal territorio parlano di famiglie che già ora faticano a far fronte a spese essenziali come l’affitto, le bollette e l’acquisto di beni alimentari, e che considerano insostenibile anche solo un mese di sospensione. L’annuncio di un possibile intervento governativo arriva quindi in un momento molto delicato, cercando di rispondere rapidamente al disagio sociale che si sta manifestando in modo sempre più visibile.
La risposta del Governo: contributo straordinario e rinnovo semplificato
Per rispondere a questa esigenza concreta, il ministro Calderone ha annunciato che porterà al prossimo Consiglio dei Ministri una proposta di modifica normativa, che sarà inserita nel primo veicolo legislativo utile. L’obiettivo è quello di garantire continuità nel sostegno economico ed evitare che le famiglie restino per un mese senza alcun tipo di entrata.
La misura prevede l’introduzione di un contributo straordinario, destinato a coprire quel mese di sospensione obbligatoria, in modo che nessun beneficiario venga lasciato senza aiuto. Si tratta di un intervento straordinario ma necessario, anche alla luce delle difficoltà economiche che molti cittadini stanno affrontando in seguito all’inflazione e all’aumento del costo della vita.
Come presentare la domanda di rinnovo
La nuova normativa andrà di pari passo con una semplificazione delle procedure di rinnovo dell’ADI. A partire da martedì 1° luglio 2025, sarà possibile presentare una nuova domanda all’INPS per il secondo ciclo di 12 mesi. Per agevolare i cittadini:
- I nuclei familiari che non hanno subito variazioni rispetto alla domanda precedente non dovranno ripetere l’iscrizione al SIISL, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa;
- Non sarà necessario sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD);
- La domanda potrà essere presentata da qualsiasi componente maggiorenne del nucleo familiare;
- L’INPS invierà un SMS informativo ai beneficiari che raggiungono il limite dei 18 mesi, con il seguente testo: «Hai percepito le 18 mensilità di ADI. Per riprendere a ricevere la prestazione, potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese».
Nel caso in cui ci siano stati cambiamenti nella composizione familiare, sarà invece necessario seguire l’iter ordinario: iscrizione al SIISL, valutazione e nuova sottoscrizione del PAD.
Le dichiarazioni del Ministro Calderone
«Questo provvedimento – ha spiegato il Ministro Marina Calderone – si affianca alle semplificazioni procedurali messe in campo in collaborazione con l’INPS per facilitare i rinnovi. Rappresenta un impegno forte del Governo nei confronti delle fasce più deboli della popolazione. Siamo consapevoli delle difficoltà quotidiane che molte famiglie affrontano e vogliamo assicurare che nessuno resti indietro.»
Calderone ha anche ricordato che nella Legge di Bilancio 2025 è già previsto un incremento dell’importo mensile dell’ADI, segno che il Governo intende rafforzare la misura nel tempo e renderla più adeguata alle esigenze reali delle famiglie italiane.
Conclusioni
Il provvedimento annunciato rappresenta un cambio di passo importante nella gestione dell’Assegno di Inclusione. Non solo si risponde in modo concreto a un problema segnalato da tempo da famiglie e operatori sociali, ma si fa anche un passo avanti verso un sistema di welfare più stabile, continuo e inclusivo.
In un contesto economico ancora fragile, garantire il sostegno senza interruzioni a chi ne ha bisogno è più che un atto di buonsenso: è un dovere sociale e istituzionale. Il contributo straordinario rappresenta dunque una misura ponte, ma anche un segnale politico: l’inclusione non può prevedere pause.