Gli obiettivi legati al risparmio sui carburanti e alla transizione ecologica sono sentiti oggi più che mai, sia dagli automobilisti che dal mondo delle istituzioni. Anzi proprio in ragione di una maggior consapevolezza su questi temi, non può sorprendere la scelta di potenziare il bonus colonnine elettriche (o bonus wall box). Il contributo è infatti pari all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera di questo dispositivo, tramite cui si può compiere il pieno di energia alle batterie del proprio veicolo.
Su questi argomenti non a caso è stato adottato un provvedimento ad hoc recante altresì modifiche agli incentivi auto statali – ovvero il DPCM dello scorso 4 agosto per il settore automotive – che ha ricevuto finalmente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Aggiornamento: il bonus dell’80% per la installazione di colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli è stato esteso dal Decreto Milleproroghe anche alle spese del 2023. Al momento si attende ancora un apposito decreto direttoriale del ministero dello Sviluppo economico sulle modalità di richiesta del bonus.
Vediamo allora più da vicino come funziona il nuovo bonus colonnine ricarica auto elettriche 2023. I dettagli.
Bonus colonnine elettriche: il contesto di riferimento e gli obiettivi europei
La scelta di favorire l’utilizzo di auto elettriche tramite incentivi all’acquisto di colonnine elettriche o wallbox va non soltanto nella direzione della transizione green, ma si muove anche nell’ottica di quanto indicato dalle istituzioni UE negli ultimi mesi. Infatti il Parlamento Europeo lo scorso 8 giugno ha varato di fatto il bando alle endotermiche dal 2035, nell’ambito del pacchetto “Fit for 55” del Green Deal europeo. In termini pratici ciò significa che dal 31 dicembre 2035 avremo lo stop alle auto diesel e benzina, e coloro i quali vorranno guidare lo potranno fare soltanto con auto elettriche.
In realtà la situazione attuale nel nostro paese, per quanto riguarda l’installazione di colonnine di ricarica, non è negativa. Infatti l’Italia è oggi il quinto paese in Europa per numero di installazioni, così come indicato dalle informazioni dell’ultima analisi ACEA, l’Associazione europea dei Costruttori di Automobili.
Ben si comprende allora quanto previsto nel testo del DPCM del 4 agosto, ovvero un decreto che include anche contributi ed incentivi mirati all’installazione di colonnine di ricarica elettrica domestica o wallbox. Peculiarità di questo meccanismo è che i contributi giungeranno direttamente dal Ministero dello Sviluppo economico (MISE). Non sarà dunque una detrazione fiscale, come sarebbe stato lecito pensare e come già era stato il bonus colonnine elettriche nel 2021.
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Quante sono le risorse disponibili per il bonus wall box
L’entità delle risorse disponibili per garantire l’applicazione del nuovo incentivo, per l’acquisto di infrastrutture di potenza standard (minori di 22 kW) per la ricarica di mezzi elettrici, è nel limite di spesa di 40 milioni di euro – a valere sulle risorse del Fondo automotive.
Quest’ultimo è stato previsto dal decreto Bollette (DL n. 17 del 2022) ed è uno strumento che mira a rilanciare la politica industriale del comparto automotive, assicurando lo stanziamento di svariati miliardi di euro da qui al 2030.
Alla luce di quanto detto finora, appare allora ben chiaro l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile ed anche gli investimenti nell’ambito.
Come funziona il bonus wall box
Come accennato sopra il bonus colonnine elettriche o wallbox è incluso nel DPCM di agosto per il settore automotive, il quale prevede lo stanziamento di fondi ad hoc fino al 2030.-Ciò allo scopo di rendere effettivo il graduale passaggio all’utilizzo esteso dell’energia elettrica, così come raccomandato da Bruxelles.
Di seguito rimarchiamo le caratteristiche chiave dell’incentivo per l’installazione di colonnine di ricarica di potenza standard (minori di 22 kW) per utenti domestici:
- contributo o sconto corrisponde all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera;
- limite massimo di sconto è pari a 1.500 euro per persona che ne fa domanda, per l’acquisto di infrastrutture di ricarica domestica;
- limite massimo è invece pari a 8mila euro per la cosiddetta posa in opera sulle parti comuni di edifici condominiali, ovvero per l’acquisto di infrastrutture di ricarica condominiali.
Interessante notare che, per quanto attiene agli interventi condominiali, le regole del nuovo bonus colonnine elettriche o wallbox prevedono il raggiungimento di un quorum in assemblea non dissimile da quello valevole per il Superbonus, vale a dire maggioranza degli intervenuti alla riunione e almeno un terzo del valore del caseggiato.
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Cosa cambia rispetto al vecchio bonus colonnine auto elettriche?
Quanto oggi previsto rappresenta un potenziamento rispetto alla versione precedente del bonus. Infatti per l’installazione di colonnine elettriche era possibile avere fino alla fine dello scorso anno una detrazione o sgravio fiscale del 50% sui costi di acquisto, per una spesa massima di 3mila euro. L’agevolazione fiscale tramite dichiarazione dei redditi non è però stata rinnovata ed è così scaduta.
Questo nuovo bonus colonnine elettriche o wallbox ‘rafforzato’ si somma peraltro alla differente agevolazione correlata all’installazione di colonnine di ricarica presso le abitazioni: il riferimento va al Superbonus 110%, agevolazione soggetta però al compimento di opere edili all’edificio. Come intervento trainato, l’intervento di installazione di colonnine consente di fruire della detrazione al 110%.
Il testo pubblicato in GU indica inoltre che la misura è valida solo nel 2022. Tuttavia potrebbe esservi una proroga ma tutto dipenderà dalle intenzioni del nuovo Governo.
Concludendo, se queste sono le indicazioni fondamentali sul funzionamento del nuovo bonus colonnine elettriche o wallbox, vero è che al momento le istituzioni non hanno ancora reso nota la procedura utile per fare richiesta del contributo ad hoc. Perciò non resta che aspettare i prossimi provvedimenti del MISE, che andranno a disciplinare nel dettaglio le modalità di erogazione degli incentivi di cui al DPCM dello scorso agosto. Si prevede comunque che gli incentivi saranno disponibili entro fine ottobre.