Gli obiettivi legati al risparmio sui carburanti e alla transizione ecologica sono sentiti oggi più che mai, sia dagli automobilisti che dal mondo delle istituzioni. Anzi proprio in ragione di una maggior consapevolezza su questi temi, non può sorprendere la scelta di potenziare il bonus colonnine domestiche (o bonus wall box) ovvero per l’installazione di impianti casalinghi o condominiali per la ricarica di veicoli elettrici.
Aggiornamento: dal 15 febbraio e fino al 14 marzo 2024 si apre una nuova finestra per inoltre le istanze di richiesta del cosiddetto bonus wallbox, ovvero per ottenere il bonus colonnine domestiche. Ci riferiamo alle spese sostenute nel corso del 2023 per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica presso le abitazioni di utenti privati e condomini. Lo comunica il MIMIT direttamente sul proprio portale istituzionale. Ricordiamo che la domanda può essere inoltrata tramite la piattaforma Invitalia.
Il MIMIT ha pubblicato una serie di FAQ, ovvero risposte alle domande frequenti su soggetti beneficiari, modalità di presentazione delle domande, spese ammissibili e concessione delle agevolazioni ed infine sulle caratteristiche delle infrastrutture di ricarica.
Vediamo allora più da vicino come funziona il nuovo bonus colonnine ricarica auto elettriche. I dettagli.
Bonus colonnine: come funzionano gli incentivi per gli impianti domestici
La scelta di favorire l’utilizzo di auto elettriche tramite incentivi all’acquisto di colonnine elettriche o wallbox va non soltanto nella direzione della transizione green, ma si muove anche nell’ottica di quanto indicato dalle istituzioni UE negli ultimi mesi.
In realtà la situazione attuale nel nostro paese, per quanto riguarda l’installazione di colonnine di ricarica, non è negativa. Infatti l’Italia è oggi il quinto paese in Europa per numero di installazioni, così come indicato dalle informazioni dell’ultima analisi ACEA, l’Associazione europea dei Costruttori di Automobili.
Ben si comprende allora quanto previsto nel testo del DPCM del 4 agosto, ovvero un decreto che include anche contributi ed incentivi mirati all’installazione di colonnine domestiche o wallbox. Peculiarità di questo meccanismo è che i contributi giungeranno direttamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Non sarà dunque una detrazione fiscale, come sarebbe stato lecito pensare e come già era stato il bonus colonnine elettriche nel 2021.
A quanto ammonta il bonus colonnine domestiche
Come accennato sopra il bonus colonnine elettriche o wallbox è incluso nel DPCM di agosto per il settore automotive, il quale prevede lo stanziamento di fondi fino al 2030.
Di seguito vediamo a quanto ammontano gli incentivi per il sostenimento delle spese per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica di potenza standard (minori di 22 kW) per utenti domestici:
- contributo o sconto corrisponde all’80% del prezzo di acquisto e posa in opera;
- limite massimo di sconto è pari a 1.500 euro per persona che ne fa domanda, per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica domestica;
- il limite massimo è invece pari a 8mila euro per la posa in opera sulle parti comuni di edifici condominiali, ovvero per l’acquisto di infrastrutture di ricarica condominiali.
Interessante notare che, per quanto attiene agli interventi condominiali, le regole del nuovo bonus colonnine elettriche o wallbox prevedono il raggiungimento di un quorum in assemblea non dissimile da quello valevole per il Superbonus, vale a dire maggioranza degli intervenuti alla riunione e almeno un terzo del valore del caseggiato.
Come fare domanda di bonus wallbox
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica tramite servizio predisposto sul portale del MIMIT e gestito da Invitalia a questo indirizzo:
Per accedere all’istanza online occorre possedere SPID, CIE o CNS oltre ad una PEC per successive comunicazioni.
Al decreto direttoriale del 4 ottobre è allegato anche un fac simile di modulo di domanda in formato PDF, in cui sono riportati sia i dati del richiedente e della localizzazione della struttura di ricarica.
Cosa cambia rispetto al vecchio bonus colonnine elettriche?
Le spese le spese per acquisto e posa in opera di colonnine elettriche ad uso domestico sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 potevano essere portate in detrazione del 50% per una spesa massima di 3mila euro.
La detrazione peraltro poteva aumentare grazie al Superbonus 110% o 90%, agevolazione soggetta però al compimento di opere edili all’edificio come intervento trainato.