Come noto ormai dal 1° gennaio 2024 viene erogato l’assegno di inclusione e dal 18 dicembre 2023 in poi, è possibile fare richiesta per ottenere la Carta ADI tramite il portale INPS dedicato o dai Patronati o dai CAF.
L’importo che spetta al singolo beneficiario verrà caricato direttamente sulla Carta di Inclusione, che viene emessa per ogni componente del nucleo familiare, che ha diritto a ricevere il contributo mensile. Le modalità con le quali gli importi vengono erogati sono differenti e risultano essere condizionati dal momento in cui viene presentata la domanda per ottenere l’assegno di inclusione.
Con un messaggio del 24 gennaio il Ministero del Lavoro aveva comunicato che era stato registrato dalla Corte dei Conti il Decreto interministeriale che disciplina le modalità di utilizzo della Carta ADI.
Aggiornamento: pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 53 del 4 marzo 2024 il Decreto 27 dicembre 2023 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali recante le modalità di utilizzo della carta di inclusione. Il Decreto è disponibile per la consultazione QUI. In questa pagina invece si possono consultare le FAQ ufficiali.
- Carta di Inclusione: come si deve richiedere
- Carta di Inclusione, quando ritirarla alle Poste
- Dove e quando arriva la Carta ADI e quando fanno la ricarica
- Cosa si può comprare con la carta di inclusione
- Si può pagare il mutuo con la Carta ADI?
- Cosa non si può comprare con la CARTA ADI
- Posso accumulare soldi sulla Carta ADI e quando scadono le ricariche?
- Assegno di inclusione: a chi viene pagato
- Quale ISEE per avere la Carta ADI di gennaio e febbraio 2024?
Carta di Inclusione: come si deve richiedere
Attraverso la circolare n. 105/2023 l’Inps ha provveduto a fornire le istruzioni necessarie per ottenere il nuovo contributo Carta ADI. Qualsiasi componente di un nucleo familiare ha la possibilità di richiedere la carta di inclusione. Il soggetto deve essere maggiorenne e deve rientrare nella scala di equivalenza o esercitare la responsabilità genitoriale.
La domanda può essere presentata contestualmente alla richiesta dell’assegno di inclusione. O, in un secondo momento, quando questo è in corso di erogazione, attraverso il modello ADI – Com esteso. È bene, però, ricordare che:
- se la richiesta per la carta viene presentata nel momento in cui si richiede l’assegno di inclusione, vengono emesse tante card quante sono le persone a cui deve essere liquidato il contributo;
- nel caso in cui la richiesta è presentata successivamente, oltre alla prima carta di inclusione che viene attribuita al richiedente, vengono emesse ulteriori card a favore dei potenziali aventi diritto, che sono all’interno del nucleo familiare.
Carta di Inclusione, quando ritirarla alle Poste
Gli interessati ricevono un SMS con l’invito a recarsi presso un ufficio postale per ritirare la Carta di inclusione sulla quale è accreditato l’importo dell’assegno.
TESTO SMS: “È stato disposto il pagamento della domanda Adi. Dal 26.01 sarà accreditato sulla Carta ritirabile presso qualsiasi ufficio postale con doc identità e cod fiscale”.
Tuttavia l’INPS specifica che ci si può recare alle poste per il ritiro della Carta ADI anche senza aver ricevuto l’SMS o l’email.
Dove e quando arriva la Carta ADI e quando fanno la ricarica
La Carta Adi – ossia la carta di inclusione – viene consegnata direttamente agli uffici postali, nel momento in cui arriva il primo accredito. Per sapere quando andare a ritirarla, i beneficiari riceveranno un convocazione attraverso il portale SIISL, che deve essere utilizzato per presentare la domanda. La convocazione arriva tramite mail o SMS.
Quanti abbiano hanno inoltrato la domanda dal 18 gennaio 2023 ed hanno completato la procedura correttamente, riceveranno l’assegno di inclusione già a partire dal mese di gennaio.
Chi, invece, dovesse aver presentato la domanda ad inizio 2024 – solo in sede di prima applicazione – riceverà il contributo a febbraio, ma non perderà la prima mensilità.
L’accredito, infatti, sarà doppio ed avrà come oggetto le prime due mensilità. Successivamente il diritto a ricevere la prestazione partirà unicamente dal momento in cui viene presentata la domanda.
Da quando decorre il beneficio ADI?
Come specifica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il beneficio decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione, da parte del richiedente, del patto di attivazione digitale (PAD) del nucleo, previo esito positivo della verifica dei requisiti.
Ecco quindi una tabella riepilogativa sulla decorrenza della misura.
Presentazione domanda | Sottoscrizione PAD | Esito positivo istruttoria | Avvio pagamento | Decorrenza beneficio |
Dicembre | Dicembre | Gennaio | Gennaio | Gennaio |
Dicembre | Dicembre | Marzo | Marzo | Gennaio |
Gennaio | Maggio | Febbraio | Giugno | Giugno |
In via eccezionale solo per la fase di prima applicazione, per le sole domande che presentino il PAD del nucleo sottoscritto entro il mese di gennaio 2024, la decorrenza del beneficio sarà riconosciuta dallo stesso mese di gennaio 2024, sempre previo esito positivo della verifica dei requisiti.
Cosa si può comprare con la carta di inclusione
Grazie alla carta di inclusione è possibile acquistare i beni di prima necessità. È possibile, inoltre, effettuare dei prelievi di contanti fino a 100 euro ogni mese per singolo individuo moltiplicato per la scala di equivalenza. Il beneficiario ha la possibilità, inoltre, di effettuare un bonifico mensile in favore del padrone di casa – quello indicato nel contratto di locazione – per pagare l’affitto dell’alloggio nel quale la famiglia del beneficiario vive.
Complessivamente l’assegno di inclusione può arrivare a 10.920 euro all’anno: questa è la cifra massima erogabile e spetta a quanti abitino in affitto. Ricordiamo che l’Adi è costituito da due parti differenti:
- un vero e proprio sostegno economico pari a 6.000 euro l’anno. L’importo può arrivare a 7.560 euro nel caso in cui il nucleo familiare sia costituito da persone con più di 67 anni o da disabili gravi e non autosufficienti;
- un’integrazione per le famiglie che devono pagare l’affitto che è pari a 3.360 euro massimi all’anno.
Qui sotto sono elencati i beni e servizi che si possono comprare con la Carta ADI:
- beni alimentari;
- beni in farmacie e parafarmacie (beni non voluttuari);
- pagamento di bollette per le utenze;
- pagamento del canone di locazione.
Come specifica il Decreto attraverso la Carta Adi possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari medesimi, ad eccezione di quelle legate all’acquisto dei beni e servizi SPECIFICATAMENTE VIETATI come vedremo in seguito.
N.B. Con la Carta Acquisti (e quindi anche con la Carta ADI) si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. Può anche essere utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a sconti nei negozi convenzionati.
Si può pagare il mutuo con la Carta ADI?
Una domanda molto frequente da parte dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione è se si può pagare il mutuo con la Carta ADI. Ebbene da una parte finora il bonifico di pagamento della rata del mutuo tramite la Carta veniva bloccato.
Tuttavia il DECRETO 27 dicembre 2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali art.2 comma 2 specifica testualmente:
I nuclei familiari, residenti in abitazione di proprietà, per il cui acquisto o per la cui costruzione è stato contratto un mutuo, possono, attraverso la Carta Adi, effettuare un bonifico mensile a favore dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
Probabilmente con la pubblicazione in GU del Decreto il 4 marzo 2024 questa situazione sarà risolta.
Cosa non si può comprare con la CARTA ADI
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto del Ministero del Lavoro che spiega come funziona e come usare la CARTA ADI è disponibile per la consultazione QUI. In questa pagina invece si possono consultare le FAQ ufficiali.
Attraverso la Carta Adi possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari medesimi, ad eccezione di quelle legate all’acquisto dei seguenti beni e servizi:
- giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- acquisto di sigarette, anche elettroniche, di derivati del fumo;
- giochi pirotecnici;
- prodotti alcolici;
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati.
Posso accumulare soldi sulla Carta ADI e quando scadono le ricariche?
A differenza delle regole stringenti del reddito di cittadinanza, il meccanismo dell’Assegno di inclusione – AdI concede libertà ai beneficiari.
In sostanza, la singola mensilità dell’Assegno non scade ma, anzi, l’ammontare può essere accantonato nel corso del tempo e – magari – tenuto da parte per quei mesi in cui si prevedono maggiori spese familiari (ad es. per scuola o cibo).
Leggi anche: Carta ADI, due regole che devi sapere sul nuovo sussidio mensile
Assegno di inclusione: a chi viene pagato
L’assegno di inclusione viene suddiviso tra tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare e che stiano esercitando le responsabilità genitoriali. La parte riconosciuta per il pagamento dell’affitto è versata all’intestatario del contratto, anche se è diverso.
Nel caso in cui ci siano più intestatari del contratto di locazione, nella domanda è necessario indicare il beneficiario a cui è necessario attribuire il sostegno per l’affitto. Nel caso in cui non venga indicato, verrà attribuito al richiedente l’assegno.
L’importo, tra le varie carte, viene suddiviso a partire dal:
- primo mese nel quale viene erogato il sussidio, quando la domanda è contestuale alla richiesta dell’assegno di inclusione;
- secondo mese successivo a quella in cui è stata presentata la domanda di individualizzazione, quando questa sia stata presentata in un momento successivo.
Quale ISEE per avere la Carta ADI di gennaio e febbraio 2024?
Solo per le domande presentate fino al 29 febbraio 2024, in assenza di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti è realizzata sulla base dell’ISEE al 31 dicembre 2023; ferma restando la verifica del mantenimento dei requisiti sulla base dell’ISEE in corso di validità per l’erogazione del beneficio nei mesi successivi.
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