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di Claudio Garau - 18 Dicembre 2023
E’ tutto pronto per il lancio della piattaforma predisposta dall’INPS per fare domanda di Assegno di Inclusione. La misura in oggetto è ormai quasi pronta per il varo effettivo con l’inizio del 2024. Con il decreto ministeriale n. 154 del 2023 – registrato dalla Corte dei conti – sono state specificate anche le categorie dei soggetti da considerare in condizione di svantaggio.
UFFICIALE: come anticipato dal Presidente dell’INPS, il portale per inserire le domande è attivo già dal 18 dicembre 2023 per ricevere l’assegno già da gennaio. Lo aveva confermato il Ministero del Lavoro con una nota sul proprio portale.
Al via quindi le domande per chiedere l’Assegno di inclusione (ADI). Si anticipa al 2023 la presentazione delle domande per evitare il rischio che le famiglie possano perdere la mensilità di gennaio, ma anche per evitare un click day con un sovraffollamento di richieste al Siisl.
La piattaforma INPS è accessibile da questo indirizzo: https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.assegno-di-inclusione-(adi).html cliccando in alto a destra sul pulsante Utilizza il servizio.
Anche per questo nuovo strumento sarà necessario essere muniti dell’indicatore ISEE aggiornato, ma non subito. Infatti per i primi due mesi del prossimo anno – e dunque fino a fine febbraio 2024, per le domande di assegno di inclusione effettuate senza ISEE in corso di validità, varrà il valore relativo all’ISEE 2023.
Lo strumento di sostegno è espressamente rivolto ai nuclei familiari che abbiano almeno un membro in una delle seguenti condizioni:
Uno dei decreti attuativi dell’assegno di inclusione, che hanno ricevuto l’ok mercoledì 6 dicembre in Conferenza Unificata, reca la definizione proprio quest’ultima categoria indicando che ne fanno parte, ad esempio, i senzatetto, i dipendenti da alcol e gioco e i soggetti con una disabilità fisica e psichica pari ad almeno il 46%.
Tra i requisiti di cui all’articolo 2, comma 2 del DL n. 48/2023, essenziali per accedere alla nuova prestazione sostitutiva del reddito di cittadinanza, vi è il citato ISEE, il cui valore – per il nucleo familiare richiedente – non deve essere maggiore di 9.360 euro annui. Il sito del Ministero del Lavoro precisa altresì che, in ipotesi di nuclei familiari con minorenni, vale l’ISEE minorenni.
Leggi anche: ISEE 2024: cos’è, come si calcola e quali sono i documenti necessari per la richiesta
Ebbene, proprio in riferimento all’ISEE, uno dei due decreti attuativi approvati il 6 dicembre prevede quanto segue:
In altre parole, per i primi due mesi del 2024, varrà la facilitazione secondo cui per le domande presentate senza ISEE in corso di validità, sarà usato il valore in vigore nel 2023. Per i mesi posteriori sarà però compito dei beneficiari inviare l’indicatore aggiornato.
Ulteriore requisito è l’iscrizione al SIISL: l’assegnazione del contributo mensile sarà condizionata all’iscrizione alla nuova piattaforma SIISL, la stessa già attiva per il Supporto Formazione Lavoro: ulteriori chiarimenti tecnici dall’ANPAL. Proprio grazie ad essa, il nucleo familiare interessato potrà sottoscrivere – successivamente alla presentazione della domanda – il cd. patto di attivazione digitale (PAD).
Quest’ultimo sarà propedeutico allo svolgimento di un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa, definito sulla scorta dei bisogni del nucleo familiare e dei singoli componenti che lo formano.
Come anticipato sarà possibile fare domanda di Assegno di inclusione già dal 18 dicembre 2023 per avere l’Assegno di Inclusione già da gennaio.
La richiesta di Assegno di inclusione andrà fatta all’Inps, servendosi
Circa le indicazioni operative sulla domanda, sarà compito dell’istituto di previdenza pubblicarle sul sito ufficiale.
L’importo dell’Assegno di inclusione è formato da:
Il beneficio economico non può essere, comunque, inferiore a euro 480 annui.
Si sa già che, come per il reddito di cittadinanza, l’assegno di inclusione viene erogato su una carta ricaricabile, denominata Carta di inclusione.
L’Inps ha assicurato che si sta procedendo in modo veloce, per consentire a tutti i cittadini aventi diritto di predisporre online la domanda di Assegno di inclusione già dal 18 dicembre 2023 per avere l’Assegno di Inclusione già da gennaio.
L’Assegno di inclusione decorre infatti dal mese posteriore a quello in cui si fa la domanda all’Inps. Pertanto, chi farà subito domanda a dicembre, qualora la piattaforma sia attiva e la domanda sia accolta, avrà il primo pagamento del contributo a gennaio – probabilmente alla metà del mese. La misura sarà versata per un massimo di 18 mesi, salvo rinnovo.