Molte famiglie italiane attendono con ansia l’arrivo dell’Assegno Unico per i figli, un sostegno che mese dopo mese rappresenta un aiuto concreto per gestire le spese quotidiane. E ogni volta la stessa domanda si ripete: quando arriverà il pagamento sul conto corrente?
Negli ultimi mesi il calendario dei versamenti non è stato sempre regolare e spesso i cittadini hanno dovuto fare i conti con ritardi, accrediti a scaglioni o anticipi inattesi. Ecco perché conoscere in anticipo le date previste dall’INPS diventa fondamentale: permette di organizzare meglio il bilancio familiare e di non trovarsi spiazzati davanti a spese improvvise.
Ma non ci sono solo le date da tenere d’occhio: ci sono anche alcune novità importanti, piccoli accorgimenti che possono fare la differenza e dettagli che spesso sfuggono a chi aspetta il proprio accredito.
Il calendario ufficiale dei prossimi pagamenti del 2025
Con il Messaggio n. 2229/2025, l’INPS ha comunicato in maniera chiara le finestre di accredito dell’Assegno Unico per chi già lo percepisce in modo continuativo:
- Settembre 2025: tra il 22 e il 23
- Ottobre 2025: tra il 20 e il 21
- Novembre 2025: tra il 20 e il 21
- Dicembre 2025: tra il 17 e il 19
Chi invece ha presentato domanda per la prima volta nel mese di settembre, oppure ha modificato la propria situazione familiare (ad esempio la nascita di un figlio o una separazione), riceverà l’accredito tra la fine di settembre e il 15 ottobre.
Le date dei pagamenti dell’Assegno Unico di Settembre
Per il mese di settembre 2025 l’INPS, come appena detto, ha comunicato che i pagamenti dell’Assegno Unico per chi già ne beneficia saranno effettuati in due giornate ben precise: lunedì 22 e martedì 23 settembre.
Si tratta quindi di una finestra ristretta che permette alle famiglie di organizzarsi con maggiore sicurezza rispetto al passato, quando i versamenti venivano distribuiti su periodi più lunghi.
Chi invece ha presentato domanda per la prima volta nel corso di settembre o ha modificato la propria situazione familiare (ad esempio l’arrivo di un nuovo figlio, un cambio di residenza o una separazione) dovrà attendere un po’ di più: in questi casi il pagamento potrà arrivare tra la fine di settembre e il 15 ottobre.
Perché le date possono variare
Molti si chiedono come mai un mese l’accredito arrivi puntuale e il mese successivo slitti di qualche giorno. La spiegazione è semplice: l’INPS deve gestire milioni di pratiche e ogni cambiamento — un nuovo ISEE, l’arrivo di un figlio, la modifica della domanda — comporta controlli aggiuntivi che possono spostare i tempi di pagamento.
Non bisogna quindi spaventarsi se il bonifico non arriva immediatamente nel giorno annunciato: nella maggior parte dei casi si tratta solo di una questione di calendario tecnico.
Come controllare lo stato del pagamento
Per sapere la data esatta di accredito basta entrare nel Fascicolo previdenziale del cittadino sul sito INPS o consultare l’app INPS Mobile.
All’interno della sezione “Pagamenti” compaiono l’importo dell’Assegno Unico e il giorno previsto di accredito sul conto corrente. Uno strumento utile per evitare false aspettative e avere conferma immediata in caso di ritardi o anticipi.
Arretrati e importi aggiuntivi
Un aspetto che genera spesso dubbi riguarda gli arretrati. Se l’INPS riconosce importi non versati nei mesi precedenti (magari per mancanza di ISEE aggiornato o per un ritardo nell’accoglimento della domanda), questi vengono accreditati insieme al pagamento corrente.
Per molte famiglie questo significa ricevere un importo più alto del previsto, comprendente le mensilità arretrate. Conviene sempre verificare attentamente il dettaglio dei pagamenti per capire da dove provengono le somme ricevute.

Importanza dell’ISEE aggiornato
L’Assegno Unico varia in base all’ISEE. Chi non presenta un ISEE valido riceve automaticamente l’importo minimo.
È quindi fondamentale rinnovare l’ISEE entro l’inizio dell’anno per non rischiare di percepire importi ridotti. Anche se l’INPS provvede in seguito al conguaglio, evitare mesi con accrediti più bassi consente di avere subito la cifra corretta spettante. In ogni caso non sarà possibile gli eventuali arretrati che sono andati persi.
Novità e prospettive
Oltre alle date dei pagamenti già fissate fino a dicembre, si discute di possibili novità future. Tra le ipotesi c’è la semplificazione delle procedure di domanda, il rafforzamento dei controlli sugli importi riconosciuti e l’introduzione di bonus integrativi per famiglie numerose o con figli disabili.
Si tratta ancora di ipotesi, ma mostrano la volontà di migliorare uno strumento che oggi rappresenta una delle misure più importanti di sostegno alle famiglie italiane.
Consigli utili per le famiglie
Chi riceve l’Assegno Unico dovrebbe tenere a mente alcune buone pratiche:
- Controllare regolarmente il fascicolo previdenziale per conoscere le date esatte di accredito.
- Aggiornare l’ISEE all’inizio dell’anno per non rischiare di percepire importi ridotti.
- Conservare le ricevute dei pagamenti e monitorare eventuali arretrati.
- Prestare attenzione alle comunicazioni INPS via sms, email o cassetto previdenziale.
Conclusioni
Le famiglie italiane contano sull’Assegno Unico per affrontare spese sempre più pesanti: dall’affitto alle bollette, fino alla scuola e alle attività dei figli. Sapere quando arriveranno i pagamenti è quindi essenziale.
Grazie al calendario diffuso dall’INPS sappiamo già che da settembre a dicembre gli accrediti seguiranno date precise, mentre chi presenta domanda per la prima volta dovrà attendere qualche giorno in più.
L’Assegno Unico continua così a rappresentare un punto fermo nel bilancio delle famiglie, con la certezza che, mese dopo mese, il sostegno arriverà direttamente sul conto corrente.