Agevolazioni, sgravi e bonus assunzioni 2023: guida e elenco aggiornato

Quali sono i bonus assunzioni previsti per il 2022? Dagli under 36 ai beneficiari RdC la guida completa a sgravi e agevolazioni attivi


Come di consueto proponiamo la nostra guida completa e aggiornata a sgravi contributivi, agevolazioni e bonus assunzioni 2023 con distinzione fra quelli già attivi e quelli a cui manca ancora qualcosa per poter essere fruiti. La normativa italiana ha introdotto negli anni una serie di agevolazioni, in particolar modo contributive, dirette ad abbattere i costi del personale e, di conseguenza, incentivare le aziende ad assumere determinate categorie lavorative, favorendone l’inserimento, il reinserimento o la permanenza nel mondo del lavoro. In tal senso si è cercato di spingere i datori di lavoro ad assumere giovani, donne svantaggiate, disoccupati o beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

La Legge di bilancio per il 2023, approvata in Consiglio dei ministri lo scorso 21 novembre ed attualmente in discussione in Parlamento, si preoccupa di estendere al prossimo anno una serie di agevolazioni contributive finalizzate a promuovere l’occupazione di determinate categorie lavorative, altrimenti a rischio di incontrare difficoltà nell’inserimento – reinserimento lavorativo. E’ il caso, ad esempio, degli sgravi per l’assunzione di giovani under 36 e beneficiari del Reddito di cittadinanza. Alla luce delle novità rappresentate dalla bozza di manovra, analizziamo in dettaglio tutti gli sgravi a disposizione dei datori di lavoro nel 2023; ma prima ricordiamo quali sono le condizioni minime, comuni a tutte le agevolazioni assunzioni per poter essere fruite.

Agevolazioni, sgravi e bonus assunzioni 2023: quali condizioni minime sono necessarie

Come contropartita rispetto all’abbattimento dei contributi INPS conto azienda, la legislazione (in particolare il Decreto Legislativo 14 settembre 2015 numero 150) prevede che possano beneficiare delle agevolazioni i datori operanti in qualunque settore a patto che:

  • Non abbiano in atto sospensioni dal lavoro non abbiano in atto sospensioni dal lavoro connesse a crisi o riorganizzazione aziendale, eccezion fatta per le ipotesi in cui l’assunzione, la trasformazione o la somministrazione interessino lavoratori inquadrati in un livello diverso da quello posseduto dai lavoratori sospesi o da impiegare in diverse unità produttive;
  • L’assunzione non interessi lavoratori licenziati, nei 6 mesi precedenti, da parte di un datore di lavoro che, al momento del licenziamento, presentava assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli del datore di lavoro che assume o utilizza in somministrazione ovvero risulta con quest’ultimo in rapporto di collegamento o controllo;
  • L’assunzione sia spontanea e non in attuazione di un obbligo preesistente stabilito dalla legge o dalla contrattazione collettiva;
  • rispetto della normativa in materia di tutela delle condizioni di lavoro, oltre al rispetto del CCNL, ovvero della parte economica e normativa di accordi e contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale;
  • invio della comunicazione obbligatoria (Comunicazione Unilav) riguardante l’instaurazione, la proroga o la modifica del rapporto di lavoro nel rispetto delle scadenze;
  • si osservi il diritto di precedenza previsto dalla legge o dal CCNL;
  • il datore di lavoro deve essere in regola con il DURC.

Bonus assunzioni giovani

I datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato (diverso dall’apprendistato) giovani:

  • Di età fino a 29 anni compiuti;
  • Privi di precedenti esperienze a tempo indeterminato con il medesimo o altro datore di lavoro;

hanno diritto ad un esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali carico azienda (nel limite massimo di 3 mila euro annui per lavoratore assunto) per un periodo massimo di trentasei mesi.

L’operatività dello sgravio è garantita anche in caso di conversione in rapporto a tempo indeterminato, a patto che il requisito anagrafico sia presente alla data di conversione del rapporto.

Esonero al 100% under 36

In via eccezionale, per il biennio 2021 – 2022, l’esonero è passato al 100% dei contributi previdenziali carico azienda, per un periodo massimo di 36 mesi, nel rispetto di un tetto di 6 mila euro annui.

Lo sgravio sperimentale si applica a fronte dell’assunzione di giovani che non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età.

L’operatività dell’esonero, essendo legata all’approvazione da parte della Commissione Europea, nell’ambito della disciplina relativa agli Aiuti di Stato del Temporary Framework, è stata autorizzata sino al 30 giugno 2022.

Dal 1° luglio 2022, con la cessazione del Temporary Framework, sono tornate ad essere operative le norme che disciplinano l’assunzione agevolata di giovani fino a 29 anni.

La bozza di Manovra 2023 (articolo 57, comma 4) con l’obiettivo di “promuovere l’occupazione giovanile stabile” estende l’esonero under 36 alle “nuove assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023”.

L’efficacia delle disposizioni della legge di bilancio è comunque condizionata all’autorizzazione della Commissione europea.

Bonus assunzioni giovani in alternanza scuola – lavoro

Spetta un esonero dal versamento dei contributi previdenziali carico azienda per coloro che assumono a tempo indeterminato, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, giovani che hanno svolto presso la stessa realtà:

  • Percorsi di alternanza scuola – lavoro, pari almeno al 30% delle ore previste negli istituti tecnico – professionali, nei licei, nei percorsi di istruzione e formazione professionale, nei percorsi degli istituti tecnici superiori ovvero dai rispettivi ordinamenti per le attività di alternanza nei percorsi universitari;
  • Periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore ovvero periodi di apprendistato di alta formazione.

Lo sgravio (con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’INAIL) spetta nel limite massimo di 3 mila euro annui per ogni assunto.

Bonus per l’assunzione di lavoratori in sostituzione di lavoratrici in maternità

I datori di lavoro che stipulano contratti a termine (anche part-time) per sostituire il personale assente per maternità hanno diritto ad una riduzione dei contributi Inps e dei premi Inail, in misura pari al 50%.

Possono accedere allo sgravio, le aziende:

  • Con meno di venti dipendenti, a fronte della sostituzione di lavoratori assenti per congedo di maternità (anche anticipata) o di paternità, congedo parentale e congedo per malattia del figlio;
  • A prescindere dal numero di dipendenti, per la sostituzione di lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali) in astensione dal lavoro per maternità.

Lo sgravio può essere applicato:

  • Fino al compimento di un anno di età del bambino del sostituito (per le aziende con meno di venti dipendenti);
  • Per un periodo massimo di dodici mesi e, comunque, non oltre il primo anno di vita del bambino della lavoratrice sostituita (nelle altre ipotesi).

Bonus assunzioni disoccupati in NASpI

I datori di lavoro che assumono a tempo pieno ed indeterminato lavoratori beneficiari della NASpI hanno diritto ad un incentivo economico.

Quest’ultimo corrisponde al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.

La somma a credito dell’azienda non può comunque essere superiore all’importo della retribuzione erogata al lavoratore interessato nel corrispondente mese dell’anno, comprendendovi anche le eventuali competenze ultra-mensili, calcolate pro-quota.

Il beneficio non eccede in ogni caso la durata dell’indennità che sarebbe ancora spettata al lavoratore che viene assunto.

La misura, peraltro, è estesa anche alle ipotesi di trasformazione a tempo pieno ed indeterminato di un rapporto a termine già instaurato con un titolare di NASpI (cui sia stata sospesa la prestazione a causa dell’occupazione a termine).

Bonus assunzioni lavoratori over 50

Le aziende che assumono a tempo indeterminato o a termine (anche part-time) lavoratori o lavoratrici con almeno 50 anni di età, disoccupati da oltre 12 mesi, hanno diritto ad un’agevolazione contributiva pari al 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi Inail.

Lo sgravio opera per:

  • 18 mesi dalla data di assunzione, in caso di contratto a tempo indeterminato;
  • 12 mesi a fronte di un contratto a tempo determinato.

L’agevolazione spetta anche in caso di proroga del rapporto a termine fino al limite complessivo di 12 mesi.

Se il contratto a termine viene trasformato a tempo indeterminato entro la scadenza del beneficio iniziale, la riduzione contributiva si estende fino al 18mo mese dalla data dell’assunzione a termine.

Al tempo stesso, se dopo un primo rapporto agevolato a termine, lo stesso soggetto viene nuovamente assunto (a termine o a tempo indeterminato) con soluzione di continuità, l’incentivo spetta quando l’interessato ha mantenuto un’anzianità di disoccupazione superiore a 12 mesi. In queste ipotesi, lo sgravio spetta per la durata residua rispetto a quanto già goduto precedentemente.

Bonus assunzioni donne

La stessa agevolazione prevista per gli over 50 si applica in caso di assunzione di donne di qualsiasi età che, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi:

  • Risiedono in aree svantaggiate (regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Ue) di cui alla “Carta degli aiuti a finalità regionale”, attualmente approvata dalla Commissione europea per gli anni 2022 – 2027;
  • Sono impegnate in professioni o settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (aree caratterizzate da un tasso di disparità uomo – donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo – donna).

Sono altresì agevolabili le assunzioni di lavoratrici prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

Esonero al 100%

In via sperimentale, le assunzioni a tempo indeterminato, a termine, nonché le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine, effettuate nel biennio 2021 – 2022, beneficiano di un esonero pari al 100% dei contributi previdenziali a carico azienda, nel limite massimo di 6 mila euro annui.

L’incentivo straordinario spetta:

  • In caso di assunzione a termine, fino a 12 mesi;
  • In caso di assunzione a tempo indeterminato, fino a 18 mesi;
  • In caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine già agevolato, fino a 18 mesi a decorrere dalla data di assunzione.

Essendo la fruizione del beneficio subordinata all’approvazione da parte della Commissione Europea, compatibilmente con la disciplina relativa agli Aiuti di Stato, al momento l’autorizzazione opera sino al 30 giugno 2022.

Il disegno di legge di bilancio 2023 (articolo 57, comma 5), pur precisando che l’efficacia dello sgravio è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE, al fine di “promuovere l’assunzione femminile” estende l’esonero straordinario “alle nuove assunzioni di donne lavoratrici effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023”.

Leggi anche: Bonus assunzioni donne 2023: nuove tabelle disparità uomo-donna

Agevolazioni assunzioni di beneficiari del Reddito di Cittadinanza

Per incentivare l’inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari il Reddito di cittadinanza, la Manovra 2023 interviene (articolo 57) riconoscendo ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per un periodo massimo di dodici mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali carico azienda.

Lo sgravio, non esteso ai premi e ai contributi Inail, spetta nel limite massimo di importo pari a 6 mila euro su base annua, riparametrato ed applicato su base mensile. Resta comunque ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Possono accedere all’agevolazione anche le trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

L’esonero in questione, precisa l’articolo 57, comma 3, è alternativo alle misure già in vigore di cui all’articolo 8 del Decreto – legge 28 gennaio 2019 numero 4, convertito, con modificazioni, dalla Legge 28 marzo 2019 numero 26.

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