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Licenziamento per giusta causa e NASpI: ecco cosa sapere

In questa guida vediamo se e quando il lavoratore ha diritto alla NASpI a seguito di licenziamento per giusta causa. I dettagli.


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di - 14 Febbraio 2024

L’indennità di disoccupazione NASPI è una prestazione economica erogata dall’INPS a beneficio dei lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro e sono in possesso di una serie di requisiti contributivi e lavorativi. Ma quindi sulla base di questa premessa si ha diritto alla NASpI in caso di licenziamento per giusta causa? E se sì ci sono delle limitazioni?

Partiamo col dire che oltre al requisito dei contributi versati, per ottenere questa indennità di disoccupazione è richiesto anche lo stato di disoccupazione che scatta a seguito del recesso da parte del datore di lavoro (licenziamento) e talune altre ipotesi come la risoluzione consensuale in sede protetta o le dimissioni per giusta causa.

Tuttavia anche il licenziamento per giusta causa e per giustificato motivo oggettivo danno potenzialmente diritto alla disoccupazione. La perdita del lavoro in questi è motivata da un comportamento extra-lavorativo del dipendente, talmente grave da ledere il vincolo fiduciario con il datore di lavoro e determinare l’interruzione immediata del rapporto. Tuttavia il dipendente potrà accedere al sussidio di disoccupazione NASpI seppur con un periodo diverso rispetto al normale.

Analizziamo nel dettaglio la situazione di NASPI e licenziamento per giusta causa, ma prima facciamo una breve panoramica dei requisiti necessari per accedere all’indennità di disoccupazione.

Quali sono i requisiti per accedere alla NASpI

L’indennità di disoccupazione spetta al ricorrere dei seguenti requisiti:

Cos’è lo stato di disoccupazione

Per l’intero periodo di fruizione dell’indennità il soggetto deve trovarsi in stato di disoccupazione, da intendersi come l’assenza di un impiego subordinato e / o autonomo.

L’accesso alla NASPI, in presenza degli altri requisiti contributivi, è riservato a coloro che perdono involontariamente il lavoro, con esclusione pertanto delle dimissioni (eccezion fatta per le dimissioni per giusta causa).

Gli eventi che danno diritto alla disoccupazione sono:

Licenziamento per giusta causa e NASpI

Ma quindi si ha diritto alla NASpI anche in caso di licenziamento per giusta causa? Come abbiamo appena visto sopra non ci sono limitazioni in tal senso. Infatti fra i requisiti si parla di perdita involontaria del lavoro e non si fa distinzione fra licenziamento per giustificato motivo (es. calo di fatturato e riduzione di personale) e licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo.

Pertanto è da intendersi che anche in quest’ultimo caso il lavoratore ha diritto ad accedere all’indennità di disoccupazione NASpI, seppur con una limitazione prevista dalla Legge.

Decorrenza NASpI in caso di licenziamento per giusta causa

Come anticipato, lo stato di disoccupazione conseguente ad un licenziamento per giusta causa permette, al ricorrere degli altri requisiti, l’accesso all’indennità NASPI.

Tuttavia la NASpI in questo caso non decorre con i termini ordinari, ma con un ritardo di 30 giorni. La norma stabilisce infatti che:

in caso di licenziamento per giusta causa la NASpI decorre 30 giorni dopo rispetto ai normali termini di decorrenza.

Pertanto se un lavoratore perde il lavoro per riduzione di personale o perchè scade il suo contratto a termine, potrà fare domanda subito (già dal giorno successivo per intenderci) e la sua disoccupazione decorre dall’ottavo giorno come prevede la norma.

Se invece il lavoratore perde il lavoro per licenziamento per giusta casa allora può fare domanda già dal giorno successivo, ma la NASpI decorre solo dopo 38 giorni (ossia 30 giorni a partire dall’ottavo normale).

Quindi l’unica limitazione e differenza con la NASpI normale è questa.

Cosa si intende per licenziamento per giusta causa

Per “giusta causa” si intendono tutte quelle ipotesi di recesso, conseguenti ad una condotta del dipendente; queste devono essere di gravità tale da ledere il vincolo fiduciario con il datore di lavoro e motivare l’interruzione immediata del rapporto. In questo caso non si deve rispettare neanche l’eventuale periodo di preavviso stabilito dal CCNL applicato.

Leggi anche: Differenza fra licenziamento per giusta causa e giustificato motivo

Il licenziamento per “giusta causa” (GC) fa parte della categoria dei “licenziamenti disciplinari” insieme a quelli per “giustificato motivo soggettivo” (GMS).

La differenza tra le due tipologie risiede nel fatto che:

Nelle ipotesi di giustificato motivo soggettivo il datore di lavoro è tenuto a rispettare il periodo di preavviso imposto nei rapporti a tempo indeterminato, da intendersi come il lasso temporale che deve necessariamente intercorrere tra la data di comunicazione del licenziamento e l’ultimo giorno in forza in azienda.

Come fare domanda di disoccupazione

La richiesta di NASPI dev’essere inoltrata all’INPS, a pena di decadenza, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

L’istanza può essere inviata:

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This post was last modified on 14 Febbraio 2024

Categories: ABC Lavoro
Tags: LicenziamentoNASpI