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Home»Fisco e Tasse»Bollo auto, cambia tutto: ecco le novità in arrivo dal 2026

Bollo auto, cambia tutto: ecco le novità in arrivo dal 2026

Antonio Maroscia4 Luglio 20254 Mins Read
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Dal 2026 il bollo auto cambia: pagamento in un’unica soluzione, nuove scadenze e stop alle esenzioni per veicoli fermi.

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Bollo auto

Dal 2026 il bollo auto cambierà volto: nuove regole, scadenze riviste e un approccio più diretto alla gestione del tributo. Queste novità coinvolgeranno soprattutto chi acquisterà un’auto nuova a partire da quell’anno. L’obiettivo? Rendere il rapporto tra automobilisti e fisco più semplice e trasparente.

Se da un lato la riforma promette di alleggerire la burocrazia, dall’altro richiederà maggiore attenzione nella pianificazione delle spese annuali. Vediamo insieme cosa cambierà, a partire dalle basi: cos’è davvero il bollo auto e come funziona.

Indice:
  • Che cos'è il bollo auto?
  • Bollo auto 2026: cosa cambia davvero
  • In sintesi
  • Punti chiave da ricordare

Che cos’è il bollo auto?

Il bollo auto, conosciuto anche come tassa automobilistica, è un tributo obbligatorio che spetta a chi possiede un veicolo iscritto al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Non è legato all’utilizzo del mezzo, ma al semplice possesso: anche un’auto ferma in garage può generare l’obbligo di pagamento.

L’importo dipende principalmente da due fattori: la potenza del motore (in kilowatt) e la classe ambientale (Euro 0, 1, 2, ecc.). Ogni Regione ha la facoltà di definire tariffe, sconti ed esenzioni, in particolare per i veicoli ecologici.

Bollo auto 2026: cosa cambia davvero

Addio alle rate: si paga tutto in una volta

Una delle novità più rilevanti è l’eliminazione del pagamento a rate. A partire dal 2026, per le auto immatricolate da quell’anno in poi, il bollo dovrà essere saldato in un’unica soluzione annuale. Niente più scadenze mensili o semestrali: si paga tutto in una volta sola. Una mossa che punta alla semplificazione, ma che impone un esborso più pesante all’anno.

La scadenza? Segue la data di immatricolazione

Ogni veicolo immatricolato dal 2026 avrà come riferimento per la scadenza del bollo il mese in cui è stato registrato. Questo meccanismo resterà fisso anche negli anni successivi, rendendo più prevedibile il momento del pagamento, ma richiedendo un po’ di organizzazione in più da parte del proprietario.

Calcolo del bollo: nessuna sorpresa

Nonostante le altre novità, i criteri per determinare quanto si paga non cambiano. L’importo continuerà ad essere calcolato sulla base della potenza del motore e della classe ambientale. Ogni Regione manterrà il controllo su esenzioni, sconti e agevolazioni, come nel caso dei veicoli elettrici, ibridi, a metano o GPL.

Veicoli usati: chi paga il bollo?

Per le auto già in circolazione, nulla cambia sul fronte dei passaggi di proprietà. Il bollo spetta a chi risulta intestatario al PRA il primo giorno del mese in cui si apre il periodo d’imposta. Un criterio ormai consolidato che continuerà ad essere applicato.

Fermo amministrativo? Il bollo si paga comunque

Un altro cambiamento riguarda le auto sottoposte a fermo amministrativo. Fino ad oggi, in alcuni casi si poteva evitare il pagamento. Dal 2026, invece, anche i veicoli fermi per gravi irregolarità saranno soggetti al versamento del bollo, indipendentemente dalla loro circolazione effettiva.

Superbollo: tutto come prima

Chi possiede un’auto particolarmente potente non vedrà cambiamenti. Il superbollo, la sovrattassa per i veicoli oltre i 185 kW, resta invariato. Nessuna modifica alle soglie o agli importi: si continuerà a pagare secondo le regole attuali.

In sintesi

La riforma del bollo auto in arrivo nel 2026 porta con sé l’intenzione di semplificare, ma introduce anche nuove responsabilità per i cittadini. Il passaggio al pagamento in un’unica soluzione e l’addio ad alcune esenzioni richiederanno più attenzione da parte dei contribuenti.

Chi acquista un’auto dal 2026 in poi dovrà quindi pianificare meglio le proprie scadenze fiscali. Come sempre, informarsi con anticipo e conoscere le regole della propria Regione è il modo migliore per evitare problemi e sanzioni.

Punti chiave da ricordare

  • Il pagamento del bollo sarà annuale, senza possibilità di rateizzazione.
  • La scadenza sarà fissa: coinciderà con il mese di immatricolazione del veicolo.
  • I criteri di calcolo (potenza e classe ambientale) restano invariati.
  • Anche i veicoli sottoposti a fermo amministrativo saranno soggetti al pagamento.
  • Nessun cambiamento per il superbollo: resta attivo per le auto sopra i 185 kW.
  • Le Regioni continuano a gestire tariffe, esenzioni e agevolazioni. in arrivo nel 2026 porta con sé l’intenzione di semplificare, ma introduce anche nuove responsabilità per i cittadini. Il passaggio al pagamento in un’unica soluzione e l’addio ad alcune esenzioni richiederanno più attenzione da parte dei contribuenti.

Chi acquista un’auto dal 2026 in poi dovrà quindi pianificare meglio le proprie scadenze fiscali. Come sempre, informarsi con anticipo e conoscere le regole della propria Regione è il modo migliore per evitare problemi e sanzioni.

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