Ottobre è da sempre uno dei mesi più impegnativi per chi deve rispettare obblighi fiscali e previdenziali. Non solo aziende e professionisti con partita IVA, ma anche contribuenti privati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi devono segnare in agenda le date più importanti.
Concentrare in poche settimane così tanti adempimenti può diventare complicato se non si pianifica con attenzione. Ecco perché avere un calendario aggiornato delle scadenze fiscali di ottobre 2025 è fondamentale per non rischiare dimenticanze e relative sanzioni.
Scadenze fiscali ottobre 2025: il riepilogo delle date principali
Il calendario fiscale di ottobre 2025 si concentra soprattutto a metà e fine mese. Si parte il 10 ottobre con la comunicazione per la riduzione o l’annullamento dell’acconto IRPEF da parte di chi ha presentato il modello 730.
A seguire, il 15 ottobre è dedicato alle fatture differite e all’eventuale annullamento del modello Redditi già trasmesso. Il giorno più impegnativo è il 16 ottobre, quando occorre versare IVA, ritenute e contributi previdenziali. Il 27 ottobre porta con sé due scadenze di rilievo: l’invio degli elenchi Intrastat e la possibilità di presentare il 730 integrativo.
Infine, il mese si chiude con la “grande scadenza” del 31 ottobre, termine ultimo per presentare il modello Redditi, la dichiarazione IRAP, il modello 770 e l’IVA TR per il terzo trimestre.
Leggi anche: Modello 730, scadenza 30 settembre: cosa succede se si è in ritardo
10 ottobre – Comunicazione per acconti IRPEF
Chi ha presentato il modello 730 e intende ridurre o non versare l’acconto IRPEF deve comunicarlo al sostituto d’imposta entro questa data. Una scadenza che riguarda soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, che si vedono trattenere l’acconto direttamente in busta paga o sul cedolino pensione.
15 ottobre – Fatture differite e annullamento del modello Redditi
- Termine ultimo per emettere e registrare le fatture differite relative a beni consegnati o servizi resi a settembre.
- Ultimo giorno utile per annullare il modello Redditi già trasmesso, purché non siano stati effettuati pagamenti collegati tramite F24.
16 ottobre – IVA, ritenute e contributi
Il 16 ottobre è una delle date più impegnative del mese. Entro questo giorno bisogna:
- versare l’IVA mensile di settembre;
- effettuare i versamenti delle ritenute d’acconto su stipendi, compensi professionali e altre tipologie di reddito;
- pagare i contributi previdenziali e assistenziali relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori.
Un vero e proprio “giorno clou” del calendario fiscale.
27 ottobre – Intrastat e modello 730 integrativo
- Invio degli elenchi Intrastat per chi ha effettuato operazioni intracomunitarie (mensili o trimestrali).
- Possibilità di correggere errori nella dichiarazione dei redditi tramite la presentazione del modello 730 integrativo.
31 ottobre – La grande scadenza di fine mese
L’ultimo giorno del mese raccoglie numerosi adempimenti di rilievo:
- presentazione telematica del modello Redditi per persone fisiche, società ed enti;
- invio della dichiarazione IRAP;
- trasmissione del modello 770 da parte dei sostituti d’imposta;
- presentazione del modello IVA TR per il terzo trimestre, necessario a chi ha crediti IVA da chiedere a rimborso o da compensare.

Consigli pratici per gestire le scadenze
Con così tanti appuntamenti ravvicinati è facile incorrere in errori o dimenticanze. Ecco qualche consiglio utile:
- segnare in agenda tutte le scadenze con promemoria anticipati;
- predisporre un piccolo fondo di liquidità fiscale per coprire imposte e contributi senza intoppi;
- verificare attentamente i codici tributo e i periodi di riferimento in fase di compilazione dell’F24;
- valutare con il proprio commercialista la possibilità di rateizzare i versamenti in caso di importi elevati.
Strategie operativa per evitare “effetti collaterali”
Con così tante scadenze concentrate in poche settimane, diventa facilissimo perdere qualcosa per strada. Ecco qualche “mossa” pratica:
- Calendario personalizzato — non basarti solo su quello generico nazionale: inserisci le tue scadenze su un’agenda digitale, con alert anticipati (7–10 giorni prima).
- Checklist mensili — crea ogni mese una lista dei tuoi adempimenti ricorrenti (IVA, ritenute, contributi) e contrassegnali in base alla priorità.
- Controlli incrociati — prima di inviare dichiarazioni o versamenti, fai un doppio controllo dei codici tributo, dei periodi e delle somme.
- Supporto professionale — un consulente fiscale può aiutarti a evitare errori macroscopici, interpretare novità normative e gestire situazioni particolari (cessazioni, entrate in regimi speciali).
- Rateizzazioni e piani di dilazione — se in una determinata scadenza non puoi far fronte all’intero importo, verifica la possibilità di rateazione offerta dall’Agenzia delle Entrate o da enti previdenziali.
- Mantenere liquidità di “riserva fiscale” — è utile destinare una quota di cassa o un fondo “fiscale” per affrontare versamenti straordinari o assestamenti non previsti.
Quali variabili “nascoste” tenere d’occhio
- Regime fiscale adottato: chi opera in regime forfettario, ordinario, semplificato o in altri regimi speciali può avere obblighi differenti o esenzioni.
- Attività comunitaria o estera: chi opera con controparti UE o fuori dell’UE ha obblighi (Intrastat, IVAFE, studi di settore, ecc.) che richiedono attenzioni speciali.
- Innovazioni normative e decreti “last minute”: spesso, entro l’anno, il legislatore può introdurre modifiche fiscali o proroghe. È importante tenersi aggiornati tramite fonti affidabili (Agenzia delle Entrate, consulenti).
- Situazioni di emergenza o contingenza: in momenti di crisi o instabilità finanziaria, è sempre utile avere una “via B” (dilazioni, richieste di proroga) già valutata in anticipo.
Conclusione
Il calendario delle scadenze fiscali di ottobre 2025 mette alla prova l’organizzazione di imprese, professionisti e contribuenti. Restare aggiornati e pianificare per tempo i pagamenti e gli invii telematici è l’unico modo per evitare errori, interessi o sanzioni.