Con l’entrata in vigore dell’assegno unico dal 2022 sono cambiate anche le detrazioni per i figli a carico. La misura a sostegno delle famiglie con figli consiste in un sussidio economico a beneficio delle famiglie con figli.
Nell’ottica di riordinare e semplificare le misure di sostegno alle famiglie, l’introduzione di questo sussidio modifica radicalmente l’impianto delle detrazioni fiscali per figli a carico assorbendo di fatto le detrazioni per i figli fino a 21 anni e lasciando solo quelle per i figli sopra i 21. Vediamo in dettaglio cosa cambia in busta paga e nel modello 730/2023.
Indice dei contenuti
- Detrazione figli a carico 2023: cosa cambia
- Detrazione figli a carico in busta paga
- Detrazioni per figli a carico nel modello 730/2023: ecco cosa sapere
- Quando un figlio o altro familiare è considerato “a carico”?
- Spese sostenute per figli a carico
- Quali detrazioni per familiari in busta paga restano in vigore
Detrazione figli a carico 2023: cosa cambia
Come cambiano le detrazioni fiscali per i figli a carico dopo l’entrata in vigore dell’assegno unico? Il riconoscimento dell’AUU per ogni figlio:
- Minorenne a carico (per i nuovi nati la misura spetta dal settimo mese di gravidanza);
- Maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni di età, a determinate condizioni;
comporta dal 1° marzo 2022 l’abrogazione delle detrazioni per figli a carico eccezion fatta per i figli naturali, adottivi, affidati o nati fuori dal matrimonio riconosciuti, di “età pari o superiore a 21 anni che non beneficiano dell’assegno unico e universale”.
Pertanto non si calcolano più le detrazioni per i figli fino a 21 anni in quanto assorbite dall’assegno unico. Restano invece in vigore le detrazioni per i figli a carico che hanno più di 21 anni.
L’importo della detrazione fiscale per i figli over 21 continua ad essere calcolato in questo modo:
- 950 (valore fisso) * [(95.000 – reddito complessivo) / 95.000].
In presenza di più figli l’importo pari a 95.000 euro si aumenta in misura pari a 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.
Sempre dal 1° marzo 2022 sono soppressi:
- L’aumento del parametro fisso da 950 a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni;
- La maggiorazione di 400 euro (applicata sul valore 950 o 1.220) per ogni figlio portatore di handicap;
- L’aumento di 200 euro (riconosciuto sempre sul parametro fisso) per ciascun figlio a partire dal primo, in favore del contribuente con più di tre figli a carico.
Tra le misure abrogate figura anche l’ulteriore detrazione di 1.200,00 euro per coloro che hanno almeno 4 figli a carico.
Detrazione figli a carico in busta paga
A partire dalla busta paga di marzo 2022 i lavoratori dipendenti non hanno trovato più le detrazioni per figli a carico fino ai 21 anni, ma solo, se presenti, le detrazioni fiscali per figli con età superiore a 21 anni. Inoltre non trovano più posto in busta paga le relative maggiorazioni (per figli portatori di handicap, figli sotto i 3 anni ecc.).
Inoltre in busta paga non c’è neanche l’assegno per il nucleo familiare, anch’esso assorbito dall’assegno unico (se non per qualche caso residuo). Infatti l’assegno unico è gestito e pagato direttamente dall’INPS su conto corrente del beneficiario.
Modulo detrazioni figli a carico
Visto tale cambiamento il lavoratore dipendente deve presentare il modulo detrazioni figli a carico al proprio datore di lavoro per ottenere le relative detrazioni fiscali per figli a carico solo se i figli superano i 21 anni di età e sono fiscalmente a carico.
Detrazioni per figli a carico nel modello 730/2023: ecco cosa sapere
Nel 730-2023, tra le varie novità spiccano quelle relative alle detrazioni per carichi di famiglia, con particolare riferimento alla detrazione per figli a carico; la tematica è di particolare importanza, posto che con effetti dal 1° marzo 2022, l’assegno unico ha sostituito le detrazioni per figli a carico con età inferiore a 21 anni. Dunque, nel 730 bisogna fare molta attenzione alla corretta indicazione delle detrazioni per figli a carico.
In sede di dichiarazione dei redditi, si devono calcolare le detrazioni per figli a carico con età inferiore a 21 anni, con le vecchie regole, solo rispetto al periodo 1° gennaio 2022- 28 febbraio 2022. Dunque, con effetti dal 1° marzo 2022, si usano le nuove regole per determinare l’ammontare delle detrazioni spettanti.
Le istruzioni di compilazione del 730 evidenziano come:
- dal 1° marzo 2022 le detrazioni per i figli a carico di cui all’art. 12 del TUIR spettano solo per i figli con 21 anni o più;
- per i figli di età inferiore, sono state sostituite dall’assegno unico;
- il Caf o il professionista che compila la dichiarazione, calcola le detrazioni per carichi di famiglia, per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 28 febbraio 2022 secondo le vecchie regole;
- si applicano le nuove regole per determinare l’ammontare delle detrazioni spettanti per il periodo dal 1° marzo 2022 al 31 dicembre 2022.
Dal 1° marzo 2022 non spetta più inoltre la maggiorazione di 200 euro per ciascun figlio prevista per le famiglie con più di tre figli; inoltre, non spetta più l’ulteriore detrazione di 1.200 euro prevista per le famiglie con più di 4 figli sempre per effetto dell’entra in vigore dell’assegno unico dal 1° marzo 2022 in avanti.
A partire dalla stessa data, non sono più riconosciute le maggiorazioni previste per i figli con disabilità anche con più di 21 anni poiché anche queste maggiorazioni sono sostituite dall’assegno unico.
Come compilare le detrazioni figli a carico nel Modello 730/2023
Nella compilazione del 730, bisogna presentare attenzione al prospetto dei familiari a carico (in particolare, ai righi da 2 a 5).
Nello specifico. nei righi citati, devono essere indicati i seguenti dati:
- Colonna 1: barrare la casella ‘F1’ se il familiare indicato è il primo figlio a carico (vale a dire quello di età anagrafica maggiore tra quelli a carico) e la casella ‘F’ per i figli successivi al primo;
- Colonna 2: barrare la casella ‘A’ se si tratta di un altro familiare.
- Colonna 3: barrare la casella ‘D’ se si tratta di un figlio con disabilità (se viene barrata questa casella non è necessario barrare anche la casella ‘F’).
- Colonna 4 (codice fiscale): indicare il codice fiscale di ciascuno dei figli, tranne di quelli in affido preadottivo, e degli altri familiari a carico.
Il codice fiscale dei figli e degli altri familiari a carico deve essere indicato, anche se non si fruisce delle relative detrazioni, che sono attribuite interamente a un altro soggetto.
Successivamente andranno indicati: numero di mesi a carico (colonna 5), minore di 3 anni – gennaio/febbraio (colonna 6); percentuale di carico ossia la percentuale di detrazione spettante, 100%, 50%, 0 (colonna 7); ecc.
Quando un figlio o altro familiare è considerato “a carico”?
Il coniuge, figlio o altro familiare è fiscalmente a carico se è titolare di un reddito personale non eccedente i 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili. In deroga, per i figli di età non superiore a 24 anni, la soglia aumenta a 4 mila euro.
Il familiare che supera il limite di reddito in corso d’anno determina il venir meno del diritto all’intera detrazione.
Per “reddito personale” si intende il reddito imponibile ai fini Irpef, cui si aggiungono:
- I canoni di locazione soggetti a cedolare secca;
- I redditi di impresa / lavoro autonomo soggetti al regime forfetario;
- La quota esente delle retribuzioni percepite all’estero dai frontalieri (euro 7.500,00);
- Le retribuzioni corrisposte da Enti ed Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche, Santa Sede ed enti gestiti direttamente da quest’ultima.
Spese sostenute per figli a carico
Non cambia invece la gestione delle detrazioni delle spese sostenute per coniuge, figli e altri familiari a carico.
L’indicazione del familiare nel prospetto del familiare a carico nella dichiarazione dei redditi, permette infatti di portare in detrazione le spese sostenute nell’interesse dello stesso familiare (es. spese sanitarie e per viste mediche, spese sportive, spese universitarie ecc.).
Leggi anche: Detrazioni spese sostenute per coniuge, figli e altri familiari a carico
Quali detrazioni per familiari in busta paga restano in vigore
Abrogazioni e modifiche conseguenti all’avvio dell’Assegno unico non interesseranno le detrazioni fiscali per:
- Coniuge a carico non legalmente ed effettivamente separato (articolo 12 comma 1 lettera a del TUIR);
- Altri familiari a carico diversi dal coniuge e dai figli (articolo 12 comma 1 lettera d TUIR);
- Figli a carico sopra i 21 anni;
- Redditi da lavoro dipendente ed assimilati (articolo 13 TUIR).
Coniuge a carico
E’ utile ricordare che la detrazione per il coniuge (estesa anche alle unioni civili) spetta in misura differente a seconda del reddito complessivo del beneficiario, sino ad azzerarsi per chi oltrepassa la soglia reddituale degli 80 mila euro.
La misura spetta altresì se il coniuge è non convivente o residente all’estero.
Altri familiari a carico
Per i seguenti familiari conviventi (ovvero destinatari di assegni familiari volontari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria):
- Genitori, siano essi naturali o adottivi;
- Nonni;
- Nipoti;
- Fratelli e sorelle;
- Suoceri, nuore e generi;
fiscalmente a carico spetta una detrazione così calcolata:
750 * (80.000 – reddito complessivo) / 80.000.
Il beneficio fiscale si azzera per coloro che hanno un reddito superiore a 80 mila euro.
Redditi da lavoro dipendente ed assimilati
I soggetti titolari di redditi da lavoro dipendente e taluni redditi assimilati hanno diritto ad una detrazione variabile in funzione di:
- Reddito complessivo;
- Periodi di lavoro totalizzati nell’anno.
Il beneficio fiscale, giustificato in virtù delle spese che l’interessato deve sostenere per recarsi al lavoro, è pari a:
- 880,00 euro annui in presenza di un reddito non superiore a 8 mila euro;
- 978 + [902 * (28.000 – reddito complessivo) / 20.000] se il reddito è compreso tra 8 mila e 28 mila euro;
- 978 * [(55.000 – reddito complessivo) / 27.000] per i redditi compresi tra 28 mila e 55 mila euro;
- Zero per chi ha un reddito eccedente i 55 mila euro.