Con l’entrata in vigore dell’assegno unico dal 2022 sono cambiate anche le detrazioni per i figli a carico. Ricordiamo che l’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
Nell’ottica di riordinare e semplificare le misure di sostegno alle famiglie, l’introduzione di questo sussidio modifica radicalmente l’impianto delle detrazioni fiscali per figli a carico assorbendole di fatto per i figli fino a 21 anni e lasciandole solo per i figli sopra i 21 anni. Vediamo in dettaglio cosa cambia in busta paga e nel modello 730.
- Detrazione figli a carico: cosa cambia con l’assegno unico
- Detrazione figli a carico in busta paga
- Detrazioni per figli a carico nel modello 730: ecco cosa sapere
- Figli a carico nella Certificazione Unica 2024
- Quando un figlio o altro familiare è considerato “a carico”?
- Spese sostenute per figli a carico
Detrazione figli a carico: cosa cambia con l’assegno unico
Come cambiano le detrazioni fiscali per i figli a carico dopo l’entrata in vigore dell’assegno unico? Il riconoscimento dell’AUU per ogni figlio:
- Minorenne a carico (per i nuovi nati la misura spetta dal settimo mese di gravidanza);
- Maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni di età, a determinate condizioni;
comporta dal 1° marzo 2022 l’abrogazione delle detrazioni per figli a carico eccezion fatta per i figli naturali, adottivi, affidati o nati fuori dal matrimonio riconosciuti, di “età pari o superiore a 21 anni che non beneficiano dell’assegno unico e universale”.
Pertanto non si calcolano più le detrazioni per i figli fino a 21 anni in quanto assorbite dall’assegno unico. Restano invece in vigore le detrazioni per i figli a carico che hanno più di 21 anni.
Detrazioni per i figli a carico sopra i 21 anni
L’importo della detrazione fiscale per i figli over 21 continua ad essere calcolato in questo modo:
- 950 (valore fisso) * [(95.000 – reddito complessivo) / 95.000].
In presenza di più figli l’importo pari a 95.000 euro si aumenta in misura pari a 15.000 euro per ogni figlio successivo al primo.
Sempre dal 1° marzo 2022 sono soppressi:
- L’aumento del parametro fisso da 950 a 1.220 euro per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni;
- La maggiorazione di 400 euro (applicata sul valore 950 o 1.220) per ogni figlio portatore di handicap;
- L’aumento di 200 euro (riconosciuto sempre sul parametro fisso) per ciascun figlio a partire dal primo, in favore del contribuente con più di tre figli a carico.
Tra le misure abrogate figura anche l’ulteriore detrazione di 1.200,00 euro per coloro che hanno almeno 4 figli a carico.
Detrazione figli a carico in busta paga
A partire dalla busta paga di marzo 2022 i lavoratori dipendenti non hanno trovato più le detrazioni per figli a carico fino ai 21 anni, ma solo, se presenti, le detrazioni fiscali per figli con età superiore a 21 anni. Inoltre non trovano più posto in busta paga le relative maggiorazioni (per figli portatori di handicap, figli sotto i 3 anni ecc.).
Inoltre in busta paga non c’è neanche l’assegno per il nucleo familiare, anch’esso assorbito dall’assegno unico (se non per qualche caso residuo). Infatti l’assegno unico è gestito e pagato direttamente dall’INPS su conto corrente del beneficiario.
Modello detrazioni figli a carico
Visto tale cambiamento il lavoratore dipendente può presentare un modello delle detrazioni al proprio datore di lavoro che comprende anche la parte relativa ai figli a carico per ottenere le relative detrazioni fiscali se i figli superano i 21 anni di età e sono fiscalmente a carico.
Alleghiamo un fac-simile di modello detrazioni figli a carico da consegnare al datore di lavoro e che comprende:
- detrazioni da lavoro dipendente;
- detrazioni per coniuge a carico;
- detrazioni per figli a carico con 21 anni compiuti;
- altri familiari a carico;
- eventuale richiesta di non applicazione del trattamento integrativo (oppure dell’applicazione solo a conguaglio).
Nel compilare la parte relativa ai figli a carico bisogna indicare anche
- il codice fiscale del figlio
- il numero di mesi a carico
- la percentuale di carico
- eventuale disabilità del figlio
La detrazione è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati ovvero, previo accordo tra gli stessi spetta al genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato (nel caso in cui il genitore con reddito più basso non riesca a recuperare l’intero importo della detrazione spettante).
Modulo Detrazioni (215,8 KiB, 2.500 hits)
Detrazioni per figli a carico nel modello 730: ecco cosa sapere
Nel 730, tra le varie novità spiccano quelle relative alle detrazioni per carichi di famiglia, con particolare riferimento alla detrazione per figli a carico; la tematica è stata di particolare importanza nel modello 730/2023, posto che con effetti dal 1° marzo 2022, e dunque in corso d’anno, l’assegno unico ha sostituito le detrazioni per figli a carico con età inferiore a 21 anni. Dunque, nel 730 bisognava fare molta attenzione alla corretta indicazione delle detrazioni per figli a carico.
Anche nel 2024 in sede di dichiarazione dei redditi, non si applicano le detrazioni per figli a carico con età inferiore a 21 anni.
Dal 1° marzo 2022 non spetta più inoltre la maggiorazione di 200 euro per ciascun figlio prevista per le famiglie con più di tre figli; inoltre, non spetta più l’ulteriore detrazione di 1.200 euro prevista per le famiglie con più di 4 figli sempre per effetto dell’entra in vigore dell’assegno unico dal 1° marzo 2022 in avanti.
A partire dalla stessa data, non sono più riconosciute le maggiorazioni previste per i figli con disabilità anche con più di 21 anni poiché anche queste maggiorazioni sono sostituite dall’assegno unico.
Figli a carico nella Certificazione Unica 2024
Nella CU 2024 non sarà sempre necessario riportare i dati dei figli a carico: in caso di percezione di Assegno Unico l’Agenzia delle Entrate potrà ottenere i dati in modalità di interscambio con l’INPS. Restano comunque alcuni casi limitati nei quali vige l’obbligo di comunicare i codici fiscali dei figli.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni aspetti riguardanti la compilazione della Certificazione Unica 2024 (CU 2024) in merito ai dati relativi ai figli a carico nella Risoluzione Agenzia Entrate 55/E/2023 avente ad oggetto la compilazione della sezione “Dati relativi al coniuge e ai familiari a carico” della Certificazione Unica 2024.
Quando un figlio o altro familiare è considerato “a carico”?
Il coniuge, figlio o altro familiare è fiscalmente a carico se è titolare di un reddito personale non eccedente i 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili. In deroga, per i figli di età dai 21 anni ai 24 anni, la soglia aumenta a 4 mila euro.
Il familiare che supera il limite di reddito in corso d’anno determina il venir meno del diritto all’intera detrazione.
Per “reddito personale” si intende il reddito imponibile ai fini Irpef, cui si aggiungono:
- I canoni di locazione soggetti a cedolare secca;
- I redditi di impresa / lavoro autonomo soggetti al regime forfetario;
- La quota esente delle retribuzioni percepite all’estero dai frontalieri (euro 7.500,00);
- Le retribuzioni corrisposte da Enti ed Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche, Santa Sede ed enti gestiti direttamente da quest’ultima.
Spese sostenute per figli a carico
Non cambia invece la gestione delle detrazioni delle spese sostenute per coniuge, figli e altri familiari a carico.
L’indicazione del familiare nel prospetto del familiare a carico nella dichiarazione dei redditi, permette infatti di portare in detrazione le spese sostenute nell’interesse dello stesso familiare (es. spese sanitarie e per viste mediche, spese sportive, spese universitarie ecc.).
Leggi anche: Detrazioni spese sostenute per coniuge, figli e altri familiari a carico
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