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Home»Fisco e Tasse»Question time Fisco, le risposte del Ministro su avvisi bonari e frontalieri

Question time Fisco, le risposte del Ministro su avvisi bonari e frontalieri

Andrea Amantea3 Febbraio 20233 Mins Read
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Nel corso di un question time alla Camera, il Ministro Giorgetti si è soffermato sulla definizione agevolata avvisi bonari e sui frontalieri

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Question time fisco e tasse

Nel corso di un questione time tenutosi presso la Camera dei Deputati in data 1° febbraio 2023, il Ministro dell’economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti,  ha risposto ad alcune domande in riferimento: alla definizione agevolata degli avvisi bonari; rispetto alle comunicazioni di irregolarità emesse in seguito ai controlli posto in essere dall’Agenzia delle entrate sulle liquidazioni periodiche Iva. c.d. Li.Pe.; al regime di tassazione riservato ai c.d. frontalieri.

Sui frontalieri il dubbio riguarda il venir meno dell’accordo “amichevole” stipulato con effetti limitati al periodo della pandemia, tra Italia e Svizzera che prevedeva la tassazione solo nel Paese in cui è svolta l’attività lavorativa ossia in Svizzera, anche laddove parte delle ore lavorative era svolta in smart working in Italia.

Di seguito andiamo ad analizzare in breve i chiarimenti pervenuti nel corso del question time.

Question time definizione agevolata avvisi bonari

La prima questione analizzata riguarda la definizione agevolata degli avvisi bonari. In particolare, tale sanatoria è regolata dai commi da 153 a 159 della Legge 197/2022, Legge di bilancio 2023.

Possono essere sanati,  gli avvisi bonari da controllo automatizzato (36-bis del DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/1972), anni d’imposta, 2019-2020,2021, rispetto ai quali:

  • non sia scaduto il termine di pagamento di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 462, ovvero non siano decorsi trenta giorni dal ricevimento dell’avviso o della comunicazione definitiva, contenente la rideterminazione in sede di autotutela delle somme dovute, a seguito dei chiarimenti forniti dal contribuente o dal sostituto d’imposta;
  • il recapito al contribuente è successivo al 1° gennaio 2023.

Detto ciò, c’era il dubbio se la definizione agevolate riguardasse o meno anche gli avvisi bonari da controllo automatico delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva, c.d. Li.Pe. Posto che, il foglio di calcolo dell’Agenzia delle entrate messo a disposizione dei contribuenti, lasciava qualche dubbio in merito. Ebbene, la risposta del Ministro Giorgetti è stata affermativa. La circolare n°1/2023 dell’Agenzia delle entrate non fa alcuna distinzione in merito.

Dunque, si alla definizione agevolata anche per gli avvisi bonari da controllo automatizzato sulle Li.Pe.

Question time frontalieri: a breve novità

Un ulteriore chiarimento del Ministro, ha riguardato il regime di tassazione riservato ai c.d. frontalieri ossia coloro i quali, lavoratori dipendenti, residenti in Italia, quotidianamente si recano all’estero in zone di frontiera o Paesi limitrofi per svolgere la prestazione lavorativa.

Dunque, ai fini della qualifica di frontaliere, è necessario spostarsi quotidianamente nello Stato del proprio datore di lavoro.

Il problema si pone dopo che è venuto meno l’accordo stipulato, con effetti limitati al periodo della pandemia, tra Italia e Svizzera che prevedeva la tassazione solo nel Paese in cui è svolta l’attività lavorativa ossia in Svizzera anche laddove parte delle ore lavorative era svolta in smart working in Italia. Si veda di recente la risposta Agenzia delle entrate, n°171/2023.

A tal proposito, il Ministro ha previsto la possibile adozione di un protocollo aggiuntivo tra Italia e Svizzera che contempli il telelavoro, con la predisposizione di regole transitorie. Ciò, nell’ambito del nuovo accordo tra Italia e Svizzera sull’imposizione dei lavoratori frontalieri e del Protocollo che modifica la Convenzione tra i due Paesi per evitare le doppie imposizioni.

Nel complesso, si tratta di due importanti chiarimenti che in molti aspettavano con ansia.

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