In vista dell’avvio delle DSU per l’ISEE 2026, le prossime settimane saranno fondamentali per raccogliere con anticipo tutta la documentazione necessaria. A partire da gennaio 2026, la presentazione del nuovo ISEE sarà indispensabile non solo per richiedere bonus e agevolazioni, ma anche per continuare a percepire prestazioni e sussidi già in corso.
Uno degli aspetti che genera più dubbi riguarda il recupero di saldo e giacenza media dei conti correnti e delle carte, dati essenziali ai fini del calcolo dell’indicatore.
Perché saldo e giacenza media sono fondamentali per l’ISEE 2026
Ai fini dell’ISEE, vengono presi in considerazione i dati reddituali e patrimoniali riferiti a due anni precedenti rispetto all’anno di presentazione della DSU.
Di conseguenza, per l’ISEE 2026 sarà necessario indicare:
- la consistenza patrimoniale al 31 dicembre 2024
- il saldo al 31 dicembre 2024
- la giacenza media annua 2024
Questi valori concorrono alla determinazione del patrimonio mobiliare e incidono direttamente sul risultato finale dell’ISEE.
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Attenzione agli errori: possibili conseguenze sui sussidi
L’inserimento di dati errati o incompleti nella DSU può avere conseguenze rilevanti.
In particolare, per alcune prestazioni legate alla condizione economica, come l’Assegno di Inclusione, errori nell’ISEE possono determinare:
- sospensioni del beneficio
- richieste di chiarimenti
- decadenze e recuperi di somme indebitamente percepite
Per questo motivo è importante verificare con precisione tutti i valori patrimoniali prima della trasmissione della dichiarazione.
Come ottenere saldo e giacenza media: tutte le modalità disponibili
Esistono diverse modalità per recuperare i dati necessari alla compilazione dell’ISEE 2026.
Accesso tramite home banking
Quasi tutti gli istituti bancari e postali consentono di scaricare la certificazione di saldo e giacenza media direttamente dall’area riservata online, accedendo con le proprie credenziali.
Richiesta presso filiali e uffici postali
È possibile richiedere la documentazione recandosi fisicamente in banca o presso l’ufficio postale, tenendo conto però di possibili attese e code, soprattutto nei primi mesi dell’anno.
Comunicazioni automatiche degli istituti
Alcuni istituti inviano automaticamente la certificazione patrimoniale agli intestatari dei rapporti finanziari, solitamente tra fine gennaio e inizio febbraio.
CAF e patronati
Con apposita delega, CAF e patronati possono recuperare direttamente i dati necessari per conto dell’interessato durante la compilazione della DSU.
Il metodo più rapido per i rapporti Poste
Per chi possiede conti correnti o carte presso Poste Italiane, è possibile ottenere le consistenze patrimoniali in modo particolarmente rapido e autonomo.
Accedendo al sito di Poste Italiane con le proprie credenziali, è sufficiente:
- entrare nella sezione dedicata alle operazioni
- selezionare la voce relativa alla richiesta ISEE
- scegliere “report consistenze patrimoniali” come tipologia di certificazione
- indicare come anno di riferimento il 2024
Al termine della procedura, il sistema consente di scaricare un file PDF contenente saldo e giacenza media di tutti i rapporti intestati.
Perché conviene muoversi in anticipo
Anticipare il recupero dei documenti consente di:
- evitare file e rallentamenti nei primi mesi dell’anno
- prevenire problemi di accesso ai portali online
- compilare la DSU con maggiore attenzione
- ridurre il rischio di errori e successive rettifiche
Una gestione tempestiva dei dati patrimoniali rappresenta una forma di tutela concreta dei propri diritti, soprattutto per chi dipende da prestazioni economiche continuative.
Conclusione
Il saldo e la giacenza media per l’ISEE 2026 non sono semplici dati formali, ma elementi centrali per l’accesso e la continuità di molte misure di sostegno.
Prepararsi per tempo, conoscere le modalità corrette di acquisizione dei documenti e verificare con attenzione le informazioni inserite nella DSU è oggi una scelta di responsabilità e tutela personale.
