Sono diverse le scadenze fiscali previste per il mese di giugno 2024. Quella più importante e che coinvolge trasversalmente tutti i contribuenti è relativa all’IMU, prevista per il 17 giugno 2024.
Ma non solo: soffermandosi su autonomi e imprese titolari di partita IVA, sempre entro il 17 giugno è necessario passare alla cassa per effettuare i versamenti dell’IVA del mese di maggio 2024, per quanti abbiano optato per il versamento mensile. Le due imposte che abbiamo appena visto devono essere versate utilizzando il Modello F24.
Al 25 giugno, invece, è necessario presentare il Modulo INTRA che si riferisce alle operazioni intracomunitarie che sono state effettuate nel corso del mese di maggio. Una delle ultime scadenze fiscali è quella prevista per il 29 giugno, quando i soggetti, che per determinate ragioni giustificate e previste all’interno dello statuto, devono presentare il bilancio entro il termine massimo di 180 giorni rispetto alla chiusura del bilancio.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le scadenze fiscali più importanti del mese di giugno 2024.
Scadenze fiscali giugno 2024: il versamento dell’IMU
Una delle scadenze fiscali più importanti del mese di giugno è quella relativa all’IMU. Generalmente la deadline è fissata al 16 del mese, ma cadendo di domenica, il termine è slittato di una giornata. L’imposta municipale propria deve essere versata per il semplice motivo che si è titolari di un diritto di proprietà o di un altro diritto reale su un immobile.
Sono tenuti a versare l’IMU anche i soggetti che non sono residenti in Italia, ma risultano essere proprietari di un immobile situato nel nostro paese. Sostanzialmente l’IMU deve essere versato:
- dai proprietari.
O, in alternativa, dai seguenti soggetti:
- i titolari dei seguenti diritti: usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;
- il genitore a cui è stato assegnato l’immobile adibito a casa familiare;
- il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
- il locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria dal momento della consegna e per tutta la durata del contratto.
Ricordiamo che per la prima abitazione è esente IMU.
Rottamazione quater, scadenza del 31 maggio con tolleranza al 5 giugno
Ricordiamo che il 31 maggio vi è l’appuntamento con il versamento della quarta rata della rottamazione-quater. Tuttavia la normale scadenza del 31 maggio slitta al 5 giugno per via della possibilità di avvalersi di 5 giorni di tolleranza. Di conseguenza quindi si può fare il versamento entro il 5 giugno 2024 senza incorrere nella decadenza e senza interessi o sanzioni.
Le altre scadenze fiscali del 17 giugno
Passiamo ora a vedere le altre scadenze fiscali del 17 giugno. Come detto sopra il 16 giugno cade di domenica e quindi tutte le relative scadenze slittano al primo giorno utile successivo.
Scadenza IVA di giugno
Tra le altre scadenze fiscali fissate al 17 giugno 2024 vi è quella dell’IVA. I contribuenti che hanno optato per il versamento rateale del saldo IVA relativo al periodo d’imposta 2023 risultante dalla dichiarazione annuale e hanno provveduto a effettuare il versamento della prima rata il 18 marzo 2024 (il 16 cadeva di sabato) devono passare alla cassa. A giugno deve essere versata la quarta rata, che deve essere maggiorata degli interessi pari allo 0,33% mensili. In altre parole la rata di luglio deve essere maggiorata dello 0,99%.
Il versamento deve essere effettuato utilizzando un Modello F24. All’interno della sezione erario devono essere indicati i seguenti dati:
- codice tributo 6099, che si riferisca al Versamento Iva sulla base della dichiarazione annuale;
- codice tributo 1668, relativo agli Interessi pagamento dilazionato imposte erariali;
- il numero della rata che si sta versando e il numero totale delle rate;
- l’anno di riferimento, in questo caso deve essere indicato: 2023;
- l’importo del saldo IVA che deve essere versato.
I soggetti Iva mensili
Tra le scadenze fiscali previste per il 17 giugno c’è anche quella che coinvolge i contribuenti IVA mensili, che sono tenuti a versare l’imposta sul valore aggiunto relativa al mese di maggio. Per i soggetti, invece, che hanno deciso di affidare a terzi la tenuta della contabilità devono provvedere a versare l’IVA relativa al secondo mese precedente.
Anche in questo caso, per effettuare il versamento, deve essere utilizzato un Modello F24 con modalità telematiche. Il codice tributo da utilizzare è il seguente: 6005 – Versamento Iva mensile maggio.
Ritenute fiscali e contributi INPS DM10
A metà mese i datori di lavoro versano i contributi e le ritenute fiscali sulle buste paga dei dipendenti relativamente alla mensilità dello stipendio.
Inoltre i sostituti d’imposta devono versare le ritenute d’acconto.
Altri contributi mensili
Tra le scadenze fiscali previste al 25 giugno 2024 c’è quella relativa al versamento dei contributi mensili al Fondo Agenti spedizionieri e corrieri. A essere interessati a questo adempimento sono le imprese di spedizione e le agenzie marittime che applicano il CCNL autotrasporto merci e logistica e il CCNL agenzie marittime e aeree.
L’adempimento deve essere assolto attraverso un bonifico e la successiva trasmissione della distinta. L’importo del bonifico deve corrispondere, fino all’ultimo centesimo, al totale della distinta che è stata calcolata utilizzando il software Telefasc. È necessario prestare la massima attenzione anche alla compilazione della causale del bonifico, che deve contenere obbligatoriamente i seguenti dati:
Codice Fiscale dell’Azienda – Ragione Sociale dell’Azienda – Periodo di Competenza (es. 2010/01)
Scadenze fiscali giugno 2024: l’appuntamento con l’INTRASTAT
L’ultima scadenza fiscale del mese è quella relativa all’INTRA mensile, che prevede la presentazione in via telematica dei seguenti elenchi riepilogativi:
- cessioni e acquisti intracomunitari di beni. Devono essere utilizzati i Modelli INTRA 1-bis e INTRA 2-bis;
- prestazioni di servizi rese o ricevute a o da soggetti passivi UE. In questo caso devono essere utilizzati il Modello INTRA 1-quater e il Modello INTRA 2-quater.
Assegno unico, occhio alla scadenza del 30 giugno
Non è una scadenza fiscale, ma calendario alla mano segnaliamo questo importante adempimento. Per chi ha figli e ha diritto a percepire l’Assegno Unico segnaliamo la scadenza di questo adempimento molto importante.
Entro il 30 giugno si deve presentare l’ISEE aggiornato per non perdere gli eventuali arretrati da marzo 2024. Ricordiamo infatti che da quella mensilità chi non ha aggiornato l’ISEE sta percependo l’assegno al minimo.
Nel momento in cui aggiorna l’indicatore l’INPS provvede a aggiornare l’importo e di conseguenza, ove scaturisca il diritto, provvederà anche a versare gli arretrati. Se si presenta l’ISEE aggiornato dopo giugno si avrà diritto ad eventuali aumenti, ma si perderanno gli arretrati.
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