Siamo nel pieno del periodo delle dichiarazioni dei redditi, e per chi ha figli a carico il modello 730 può diventare un’importante occasione per recuperare una parte delle spese sostenute durante l’anno. Dalla scuola allo sport, passando per la musica, l’università e l’asilo nido, esistono sei spese detraibili che possono alleggerire il peso fiscale delle famiglie.
Vediamo insieme, in modo semplice e pratico, quali spese puoi inserire nella dichiarazione dei redditi 2025 (per l’anno d’imposta 2024), quanto puoi recuperare e quali accorgimenti adottare per non perdere nemmeno un euro.
1. Spese scolastiche: fino a 800 euro per figlio
La prima categoria riguarda le spese scolastiche sostenute per i figli iscritti a scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo e secondo grado, sia pubbliche che private.
Tra le spese detraibili ci sono la retta scolastica annuale, la mensa, le gite e le visite didattiche, il pre e post scuola, i corsi integrativi organizzati dall’istituto e il trasporto scolastico. La detrazione IRPEF è pari al 19% su un massimo di 800 euro per ciascun figlio. In pratica, si possono recuperare fino a 152 euro per ogni figlio iscritto a scuola.
👉 Attenzione: è obbligatorio effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili (come bonifico, carta di credito o debito). I pagamenti in contanti non danno diritto alla detrazione.
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2. Spese per attività sportive (5-18 anni)
Se tuo figlio ha tra i 5 e i 18 anni e pratica uno sport in modo amatoriale, puoi portare in detrazione le spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza.
Sono detraibili le quote per corsi di nuoto, calcio, danza, arti marziali e altre discipline sportive praticate in palestre, centri sportivi o associazioni dilettantistiche riconosciute dal CONI. Il limite massimo detraibile è 210 euro per figlio, con un rimborso pari al 19%, ovvero fino a 39,90 euro all’anno.
💡 Consiglio utile: conserva sempre la ricevuta con il codice fiscale del minore e verifica che l’ente sportivo sia riconosciuto ufficialmente.
3. Spese per scuole di musica, cori e bande
Anche la formazione musicale dei figli può essere inserita nel 730. Se tuo figlio frequenta una scuola di musica, un conservatorio, un coro o una banda musicale, hai diritto alla detrazione del 19%.
Il limite massimo di spesa detraibile è 1.000 euro per figlio, ma con un vincolo di reddito: la detrazione è possibile solo se il tuo reddito complessivo familiare non supera i 36.000 euro.
Le spese ammesse riguardano l’iscrizione e la frequenza a corsi musicali presso scuole civiche o enti autorizzati. Anche qui è essenziale pagare in modo tracciabile e conservare documentazione completa con i dati anagrafici.
4. Asilo nido: detrazione fino a 632 euro
Infine, le famiglie con bambini piccoli possono recuperare le spese sostenute per l’asilo nido, sia pubblico che privato.
La detrazione è sempre al 19% e si applica su un massimo di 632 euro all’anno per figlio, con un rimborso massimo di circa 120 euro.
Il genitore che ha sostenuto la spesa può inserirla nel proprio 730, allegando la ricevuta del nido con il codice fiscale del bambino. Se entrambi i genitori hanno sostenuto la spesa, la detrazione si ripartisce proporzionalmente.
5. Spese universitarie e master (pubblici e privati)
Chi ha figli all’università può inserire nella dichiarazione le spese per la frequenza di corsi universitari, master e scuole di specializzazione, sia in atenei pubblici che privati.
La detrazione è del 19% senza un tetto massimo per le università pubbliche, mentre per quelle private si applicano dei limiti stabiliti annualmente dal Ministero dell’Università, differenziati per area geografica e area disciplinare.
Puoi detrarre tasse di iscrizione, contributi universitari, rette per master e corsi post-laurea.
🎓 Extra tip: se tuo figlio studia in un’altra città e ha preso in affitto un appartamento, potresti anche detrare parte del canone di locazione, purché rispetti alcune condizioni (residenza distante almeno 100 km, contratto regolare, iscrizione a tempo pieno).
6. Detrazione affitto per studenti universitari fuori sede
Se tuo figlio frequenta l’università in una città diversa da quella di residenza, potresti avere diritto a una detrazione sulle spese di affitto sostenute durante l’anno. La normativa consente infatti di recuperare il 19% su un massimo di 2.633 euro annui, con un rimborso che può arrivare fino a circa 500 euro.
Per poter usufruire di questo beneficio, è necessario che l’università si trovi ad almeno 100 chilometri di distanza dal comune di residenza e in una provincia diversa. Inoltre, lo studente deve effettivamente trasferirsi per motivi di studio, e il contratto d’affitto deve essere regolarmente registrato e intestato a lui o al genitore che sostiene la spesa.
È importante che il pagamento del canone avvenga con mezzi tracciabili, come bonifici o carte di pagamento, e che venga conservata tutta la documentazione utile: ricevute di pagamento, copia del contratto e un’autodichiarazione che attesti la distanza tra casa e sede universitaria.
Se lo studente è fiscalmente a carico, la detrazione può essere inserita nel modello 730 dal genitore che ha sostenuto la spesa, indicando l’importo detraibile nella sezione dedicata agli oneri.
Questa possibilità rappresenta un aiuto concreto per le tante famiglie che affrontano il costo dell’affitto per consentire ai figli di studiare lontano da casa.
Quando i figli sono considerati fiscalmente a carico?
Per poter beneficiare di queste detrazioni, è fondamentale che i figli siano fiscalmente a carico del contribuente. Questo accade quando il figlio ha un reddito annuo complessivo che non supera i 2.840,51 euro, oppure 4.000 euro se ha meno di 24 anni.
Un figlio può essere a carico anche se è maggiorenne, studente universitario o senza reddito, purché si resti all’interno di questi limiti. Le spese possono essere detratte da uno solo dei genitori o suddivise tra entrambi, in base a chi ha sostenuto effettivamente la spesa.
N.B. Le spese per i figli a carico non vanno confuse con le detrazioni per figli a carico.
📌 Ricorda: le detrazioni spettano solo al genitore (o ai genitori) che ha effettuato il pagamento, e sempre tramite mezzi tracciabili.
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Riepilogo: tabella delle 6 spese per i figli detraibili nel 730
Tipologia di spesa | Importo massimo detraibile | Detrazione IRPEF (19%) |
---|---|---|
Spese scolastiche (infanzia-superiori) | 800 € per figlio | Fino a 152 € |
Attività sportiva (5-18 anni) | 210 € per figlio | Fino a 39,90 € |
Scuole di musica, cori, bande | 1.000 € (con reddito < 36.000 €) | Fino a 190 € |
Università e master | Senza limite (pubbliche); con limite per private | Variabile, max stabiliti dal MIUR |
Asilo nido | 632 € per figlio | Fino a 120 € |
Affitto studenti universitari fuori sede | 2.633 € | Fino a 500 € |
Conclusione
Recuperare parte delle spese sostenute per i propri figli è possibile, ma bisogna prestare attenzione a limiti, regole e documentazione. Il modello 730 può diventare un valido alleato per risparmiare, soprattutto per le famiglie con figli in età scolastica, sportiva o universitaria.
Se non l’hai ancora fatto, inizia subito a raccogliere le ricevute: ogni euro recuperato è un piccolo aiuto concreto per il bilancio familiare.
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