Richiamare i cosiddetti cervelli in fuga è un altro degli attuali obiettivi delle istituzioni italiane, ed in particolare del Ministero dell’Università e della Ricerca. D’altronde si contano a decine e decine di migliaia i giovani laureati che hanno scelto di trovare un’occupazione all’estero, perché attratti da ottime prospettive di carriera e proposte economiche migliori.
Ecco allora che i bandi PNRR non debbono affatto risultare inaspettati: al via infatti le candidature per giovani ricercatori nell’ambito dell’attuazione dei punti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta in particolare di un’iniziativa mirata ad incentivare i giovani ricercatori, che lavorano in un paese straniero, a fare ritorno nel nostro paese – al fine di dare direttamente il loro contributo al rilancio dell’Italia grazie alla loro preparazione e competenza.
L’iniziativa riguarda in particolare i vincitori di bandi europei o a cui sia stato conferito il cd. Sigillo di Eccellenza, ovvero un marchio di qualità dato dalla Commissione europea a eccellenti proposte progettuali nel campo della ricerca e dell’innovazione.
Vediamo allora qualche dettaglio su questo bando e su ciò che è importante ricordare in proposito.
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Bando MIUR PNRR per attrarre 700 ricercatori dall’estero: le risorse disponibili
Tramite l’avviso n. 247, sulla scorta della lista di obiettivi di cui al PNRR – con particolare riferimento alla Missione 4 ‘Istruzione e Ricerca’ – e in combinazione con gli ‘Operational Arrangements’ siglati fra la Commissione Europea e il MEF in data 22 dicembre 2021, il MIUR finanzia progettualità di ricerca a favore di giovani ricercatori che siano inclusi in una delle categorie che seguono:
- Principal Investigator vincitori di bandi dello European Research Council – ERC Starting Grant nel quadro dei Programmi Horizon 2020 e Horizon Europe e che abbiano optato per una Host Institution estera come sede. Le risorse per la ricerca sono pari a 100 milioni di euro, di cui 40 milioni di euro destinati in particolare alle regioni del Mezzogiorno. Esse serviranno appunto al finanziamento dei progetti di cento giovani ricercatori vincitori dei bandi suddetti;
- vincitori di bandi Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships in riferimento al Programma quadro Horizon 2020 e di bandi Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships, per quanto riguarda i Programmi quadro Horizon Europe. In questo caso si tratta di risorse corrispondenti a 60 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro destinati in particolare alle regioni del Mezzogiorno, allo scopo di finanziare le attività di ricerca di 200 giovani ricercatori vincitori dei citati bandi;
- giovani che abbiano conseguito il Sigillo di Eccellenza, ovvero il “Seal of Excellence” dopo aver partecipato ai bandi Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships e Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowships, sempre nell’ambito dei Programmi quadro Horizon 2020 e Horizon Europe. Qui le risorse in gioco sono pari a 60 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro in particolare destinati alle regioni del Mezzogiorno. Il fine è finanziare i progetti di 400 giovani ricercatori che hanno conseguito il menzionato ‘Seal of Excellence’.
Bando MIUR per ricercatori
Il MIUR, tramite un decreto ad hoc, ha dunque concretizzato l’investimento previsto in ambito PNRR: centinaia infatti le borse di ricerca assegnate ai giovani ricercatori entro il quarto trimestre dell’anno in corso.
Mentre la prima iniziativa in tal senso del Ministero – ovvero il bando PNRR in oggetto – mette a disposizione 220 dei 600 milioni di euro stanziati complessivamente dal PNRR per la Missione 4 ‘Istruzione e Ricerca’.
I bandi PNRR per i ricercatori attuano gli impegni presi con la Commissione UE
Insomma si tratta di un’iniziativa riservata ai migliori giovani ricercatori, che hanno finora scelto l’estero per svolgere il loro percorso e raggiungere i loro obiettivi. E’ interessante rimarcare che i bandi del Ministero sono espressione degli impegni presi dall’Italia per quanto riguarda l’attuazione del PNRR. Facciamo riferimento ai citati Operational Arrangements, ovvero gli atti formali con cui sono fissati i meccanismi di verifica periodica (applicati fino al 2026) del conseguimento di tutti gli obiettivi di riforma. Cogliere questi ultimi significa di fatto contare sull’assegnazione delle rate di rimborso semestrali delle risorse PNRR, a favore del nostro paese.
Ecco allora spiegato il perché del primo bando PNRR in oggetto: se da un lato il Ministero dell’Università e della Ricerca si impegna così ad attrarre nel nostro paese i migliori giovani ricercatori attivi all’estero, dall’altro le istituzioni – per questa via – intendono rispettare i patti legati all’attuazione pratica degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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Come fare le candidature al bando PNRR e quando
Gli interessati che intendono contare sui finanziamenti italiani per i progetti di ricerca, debbono ricordare che è possibile fare domanda di partecipazione all’iniziativa MIUR:
- in lingua inglese;
- soltanto con la piattaforma dedicata ai progetti di ricerca (www.gea.mur.gov.it).
Sul piano delle tempistiche per l’invio della domanda, ricordiamo che i ricercatori:
- vincitori di bandi MSCA e coloro che hanno conseguito un Sigillo di Eccellenza possono fare richiesta nel lasso di tempo 5 settembre – 11 ottobre;
- vincitori di Starting Grant di ERC possono candidarsi nel lasso di tempo 22 settembre – 11 ottobre.
Infine per maggiori informazioni rinviamo al seguenti sito web sull’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali.
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