>> Entra nel nuovo Canale WhatsApp di Lavoro e Diritti
di Redazione Lavoro e Diritti - 15 Settembre 2023
Di seguito proponiamo la nostra guida completa e aggiornata a sgravi contributivi, agevolazioni e bonus assunzioni 2023. La normativa italiana ha introdotto negli anni una serie di agevolazioni, in particolar modo contributive, dirette ad abbattere il costo del lavoro e, di conseguenza, incentivare le aziende ad assumere determinate categorie lavorative, favorendone l’inserimento, il reinserimento o la permanenza nel mondo del lavoro. In tal senso si è cercato di spingere i datori di lavoro ad assumere giovani, donne svantaggiate, disoccupati o beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
Aggiornamento: il 12 settembre il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha rilasciato sul proprio portale istituzionale la guida dal titolo “Gli incentivi all’assunzione: destinatari, modalità di richiesta, scadenze, tipologia di agevolazione prevista e cumulabilità con altri bonus.” La guida è stata realizzata per fornire ai datori di lavoro un utile strumento di consultazione delle misure attualmente accessibili per l’assunzione di lavoratori. Per ciascun bonus sono specificati i requisiti e condizionalità oltre alla tipologia di contratto incentivato alla luce della norma di legge. Da qui è possibile consultare la guida integrale in formato Pdf.
Di seguito invece analizziamo in dettaglio tutti gli sgravi a disposizione dei datori di lavoro nel 2023: ma prima ricordiamo quali sono le condizioni minime, comuni a tutte le agevolazioni assunzioni per poter essere fruite.
Come contropartita rispetto all’abbattimento dei contributi INPS conto azienda, la legislazione (in particolare il Decreto Legislativo 14 settembre 2015 numero 150) prevede che possano beneficiare delle agevolazioni i datori operanti in qualunque settore a patto che:
I datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato giovani:
hanno diritto ad un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali carico azienda (nel limite massimo di 8 mila euro annui su base mensile per lavoratore assunto).
L’operatività dello sgravio è garantita anche in caso di conversione in rapporto a tempo indeterminato, a patto che il requisito anagrafico sia presente alla data di conversione del rapporto.
La durata massima è di 36 mesi o di 48 mesi per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna
I datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato anche in somministrazione giovani:
hanno diritto ad un esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali carico azienda (nel limite massimo di 3 mila euro annui su base mensile per lavoratore assunto).
l’Incentivo è cumulabile con altri incentivi di natura economica (decontribuzione SUD, Incentivo NEET, etc.). Sono comunque dovute alcune forme di contribuzioni cd. “minori” elencate da Inps. L’incentivo non è sottoposto ai limiti comunitari De Minimis o del Temporary Framework.
I datori di lavoro che stipulano contratti a termine (anche part-time) per sostituire il personale assente per maternità hanno diritto ad una riduzione dei contributi Inps e dei premi Inail, in misura pari al 50%.
Possono accedere allo sgravio, le aziende:
Lo sgravio può essere applicato:
La decontribuzione Sud prevede uno sgravio dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro pari al
per i contratti di lavoro a tempo indeterminato, determinato, ovvero per i contratti di apprendistato.
Requisito essenziale è che il datore di lavoro deve avere dipendenti in forza in una unità produttiva o organizzativa sita in una delle seguenti regioni:
È un incentivo che spetta per le assunzioni di giovani Neet con contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione o contratto di apprendistato professionalizzante.
E’ rivolto ai datori di lavoro privati che dal 1° giugno 2023 e fino al 31 dicembre 2023, assumono giovani che, alla data dell’assunzione, presentino congiuntamente i seguenti requisiti:
Le aziende potranno avere l’incentivo, pari al 60 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo massimo di 12 mesi, a partire dalla data di assunzione.
E’ rivolto ai datori di lavoro quali enti del Terzo Settore o assimilabili che assumano giovani con disabilità di età inferiore a 35 anni.
Si attendono le istruzioni fornite con successiva Circolare Inps; l’erogazione avverrà mediante stipulare con le amministrazioni interessate.
I datori di lavoro che assumono a tempo pieno ed indeterminato lavoratori beneficiari della NASpI hanno diritto ad un incentivo economico.
Quest’ultimo corrisponde al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.
La somma a credito dell’azienda non può comunque essere superiore all’importo della retribuzione erogata al lavoratore interessato nel corrispondente mese dell’anno, comprendendovi anche le eventuali competenze ultra-mensili, calcolate pro-quota.
Il beneficio non eccede in ogni caso la durata dell’indennità che sarebbe ancora spettata al lavoratore che viene assunto.
La misura, peraltro, è estesa anche alle ipotesi di trasformazione a tempo pieno ed indeterminato di un rapporto a termine già instaurato con un titolare di NASpI (cui sia stata sospesa la prestazione a causa dell’occupazione a termine).
Le aziende che assumono a tempo indeterminato o a termine (anche part-time) lavoratori o lavoratrici con almeno 50 anni di età, disoccupati da oltre 12 mesi, hanno diritto ad un’agevolazione contributiva pari al 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi Inail.
Lo sgravio opera per:
L’agevolazione spetta anche in caso di proroga del rapporto a termine fino al limite complessivo di 12 mesi.
Se il contratto a termine viene trasformato a tempo indeterminato entro la scadenza del beneficio iniziale, la riduzione contributiva si estende fino al 18mo mese dalla data dell’assunzione a termine.
Al tempo stesso, se dopo un primo rapporto agevolato a termine, lo stesso soggetto viene nuovamente assunto (a termine o a tempo indeterminato) con soluzione di continuità, l’incentivo spetta quando l’interessato ha mantenuto un’anzianità di disoccupazione superiore a 12 mesi. In queste ipotesi, lo sgravio spetta per la durata residua rispetto a quanto già goduto precedentemente.
La stessa agevolazione prevista per gli over 50 si applica in caso di assunzione di donne di qualsiasi età che, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi:
Sono altresì agevolabili le assunzioni di lavoratrici prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
In via sperimentale, le assunzioni a tempo indeterminato, a termine, nonché le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine, effettuate nel biennio 2021 – 2022, beneficiano di un esonero pari al 100% dei contributi previdenziali a carico azienda, nel limite massimo di 6 mila euro annui.
L’incentivo straordinario spetta:
Essendo la fruizione del beneficio subordinata all’approvazione da parte della Commissione Europea, compatibilmente con la disciplina relativa agli Aiuti di Stato, al momento l’autorizzazione opera sino al 30 giugno 2022.
Il disegno di legge di bilancio 2023 (articolo 57, comma 5), pur precisando che l’efficacia dello sgravio è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE, al fine di “promuovere l’assunzione femminile” estende l’esonero straordinario “alle nuove assunzioni di donne lavoratrici effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023”.
Leggi anche: Bonus assunzioni donne 2023: nuove tabelle disparità uomo-donna
Per incentivare l’inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari il Reddito di cittadinanza, si riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali carico azienda per un periodo massimo di dodici mesi.
Lo sgravio, non esteso ai premi e ai contributi Inail, spetta nel limite massimo di importo pari a 6 mila euro su base annua, riparametrato ed applicato su base mensile. Resta comunque ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Possono accedere all’agevolazione anche le trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
L’esonero in questione, precisa l’articolo 57, comma 3, è alternativo alle misure già in vigore di cui all’articolo 8 del Decreto – legge 28 gennaio 2019 numero 4, convertito, con modificazioni, dalla Legge 28 marzo 2019 numero 26.
Leggi, normativa e prassi