Negli ultimi giorni abbiamo assistito alle lamentele di molti italiani che, per effetto del particolare meccanismo di riconoscimento del Reddito di cittadinanza, hanno ricevuto importi molto bassi rispetto alle aspettative.
In molti casi l’importo mensile non superava i 40 euro, e in tanti si sono adoperati per capire come fare rinuncia del RdC e restituire quanto ricevuto, poiché – come di suol dire – il gioco non vale la candela. La paura di subire controlli, abbinata agli adempimenti burocratici e alle politiche attive che il beneficiario di RdC o PdC deve seguire, pena la restituzione e pesanti sanzioni, hanno fatto desistere in molti.
Questo, però, non è più un problema. Di recente, infatti, l’INPS ha reso disponibile sul proprio sito – attualmente esclusivamente per i funzionari dell’Istituto – un simulatore che permette il calcolo del reddito di cittadinanza, ovvero permette di valutare:
- il possesso dei requisiti reddituali e patrimoniali previsti ai fini dell’accesso al RdC e alla PdC;
- la misura della prestazione spettante.
In questo modo è possibile far conoscere al cittadino, con largo anticipo, innanzitutto se ha diritto al beneficio economico richiesto e in seguito l’ammontare dell’importo stesso. Ciò anche al fine di evitare i predetti casi. Le modalità di funzionamento del tool, che in futuro sarà reso disponibile anche al cittadino, sono contenute nel messaggio INPS n. 1954 del 21 maggio 2019. Ecco come funziona.
Calcolo Reddito di Cittadinanza
L’applicativo, utilizzabile solamente dai funzionari delle Strutture territoriali INPS, è accessibile dagli stessi nel portale intranet dell’Istituto Previdenziale. In particolare, bisogna dapprima accedere su “Processi”, in seguito cliccare su “Prestazioni a sostegno del reddito”, e infine andare su “ISEE post-riforma 2015, Intranet per le sedi”.
Da notare che la funzionalità di simulazione è fruibile tramite apposita voce di menù ed è raggiungibile anche tramite link diretto presente in alcuni box della home page.
Venendo più specificatamente alle modalità di funzionamento del simulatore, l’INPS ha affermato che esso dispone di due tipologie di simulazioni:
- tramite dati relativi ad una DSU attestata valida;
- mediante dati ISEE autodichiarati e indicatori simulati.
Simulatore Reddito di cittadinanza e PdC: mediante DSU
La prima modalità di simulazione è caratterizzata dalla necessità di inserire alcune informazioni preliminare, come ad esempio:
- il codice fiscale del richiedente la prestazione;
- informazioni non presenti in ISEE (trattamenti in godimento, eventuale rata del mutuo, ecc.).
Quest’ultimi dati serviranno per valutare il possesso dei requisiti economici e a calcolare il beneficio.
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La simulazione, in particolare, può avere due esiti differenti:
- negativo: qualora dalla verifiche emerge che i dati inseriti non soddisfano i requisiti economici per avere diritto al RdC. In tal caso, verrà esposto il solo prospetto dei requisiti con indicati i valori sopra soglia;
- positivo: nel caso in cui dalla verifiche emerge che i dati inseriti soddisfano i requisiti economici per avere diritto al RdC. In quest’ultimo caso, verrà esposto il prospetto dei requisiti con indicati i valori sotto soglia ed a seguire il prospetto con l’importo del beneficio ed i dettagli relativi al calcolo.
Calcolo e verifica RdC e PdC: con modello ISEE
Passando alla secondo tipo di simulazione, nell’allegato del documenti di prassi commento si afferma che la verifica consente di calcolare la spettanza del RdC e PdC grazie ai dati presi dal modello ISEE. Si ricorda, infatti, che l’ISEE è un documento imprescindibile per la richiesta dei benefici economici, senza il quale non si può ottenere la RdC card.
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Quindi, in sede di verifica bisogna decidere a quale ISEE fare riferimento, ossia ordinario o minorenne. In ogni caso, il simulatore restituirà gli stessi prospetti indicati nella prima tipologia di simulatore.
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