Con l’avvicinarsi del nuovo anno fiscale arrivano le istruzioni dell’INPS per la Certificazione Unica 2026 (CU 2026), documento fondamentale che raccoglie i dati su redditi, ritenute e detrazioni d’imposta dei pensionati e di chi percepisce prestazioni previdenziali. Una delle novità più importanti riguarda la comunicazione dei familiari a carico, un passaggio essenziale per evitare errori nella dichiarazione dei redditi precompilata.
Molti si chiedono: “Devo comunicare i figli a carico anche se già ricevo l’Assegno Unico?” La risposta è sì: la trasmissione dei dati è sempre utile perché permette all’Agenzia delle Entrate di attribuire correttamente le spese detraibili, come ad esempio quelle scolastiche o sanitarie.
Quando e come inviare la comunicazione
Dal 15 ottobre 2025 è possibile inviare online la dichiarazione relativa al 2026, tramite il servizio dedicato disponibile su www.inps.it (“Dichiarazione per il diritto alle detrazioni d’imposta per reddito e per carichi di famiglia”). L’accesso avviene con SPID, CIE o CNS e richiede pochi minuti.
Chi non invia alcuna comunicazione vedrà applicate in automatico le aliquote e le detrazioni previste dalla legge, senza possibilità di personalizzazioni. Per questo è consigliabile controllare sempre i dati e aggiornarli, soprattutto in caso di variazioni familiari.
Cosa significa avere un familiare a carico
Un familiare si considera fiscalmente a carico se possiede un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro lordi, al netto degli oneri deducibili. Per i figli fino a 24 anni la soglia è più alta: 4.000 euro lordi annui.
Sono considerati familiari a carico:
- il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
- i figli, compresi quelli naturali riconosciuti, adottivi o affidati;
- altri familiari indicati dalla legge (genitori, fratelli, sorelle, generi, nuore, suoceri, nonni), purché conviventi o con assegni alimentari stabiliti da un giudice.
Indicare correttamente i familiari a carico è importante perché consente di usufruire delle detrazioni fiscali e di far riconoscere in modo corretto le spese agevolabili (es. spese mediche, universitarie, sportive).
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Detrazioni e scelta dell’aliquota
Oltre alla comunicazione dei familiari a carico, la piattaforma permette di:
- chiedere l’applicazione della maggiore aliquota IRPEF sugli scaglioni di reddito (utile per chi ha più redditi e vuole evitare conguagli in sede di dichiarazione);
- rinunciare, in tutto o in parte, alle detrazioni per reddito da pensione o da lavoro assimilato.
Queste opzioni sono facoltative, ma possono prevenire sorprese al momento del 730 o del modello Redditi.
Consigli utili
- Segnati le date: la finestra per l’invio si apre il 15 ottobre 2025. Prima si fa, meglio è.
- Tieni a portata di mano i dati dei familiari (codice fiscale, percentuale di carico, eventuali spese sostenute).
- Controlla il prospetto CU 2026: sarà disponibile nei primi mesi del 2026 sul sito INPS e conterrà l’elenco dei familiari a carico.
- Se hai dubbi puoi rivolgerti a un patronato o a un CAF, che ti assisteranno gratuitamente nella compilazione.
Perché è importante la comunicazione dei figli anche con l’Assegno Unico?
Molti pensano che, con l’arrivo dell’Assegno Unico Universale (AUU), non sia più necessario indicare i figli come familiari a carico. In realtà non è così. L’INPS, nel Messaggio n. 2916 del 3 ottobre 2025, chiarisce che è interesse del contribuente comunicare comunque i dati dei figli, anche se si percepisce già l’AUU.
Il motivo è semplice: l’Agenzia delle Entrate utilizza queste informazioni per attribuire correttamente le spese detraibili nella dichiarazione precompilata. Se i figli non vengono dichiarati, si rischia di non vedersi riconosciute spese importanti come quelle scolastiche, sportive o sanitarie.
Come sottolinea l’INPS, “i figli rilevano anche nel caso in cui il contribuente non benefici della detrazione per figli fiscalmente a carico poiché per gli stessi già percepisce l’assegno unico e universale (AUU)”. Questo significa che, anche senza più detrazioni in busta paga o sul cedolino pensione, i figli devono comunque essere inseriti nel prospetto dei familiari a carico della CU, così da garantire la corretta gestione dei dati fiscali, dei benefici collegati e della corretta elaborazione del 730 precompilato.
Conclusione
Aggiornare i dati dei familiari a carico sul sito INPS non è solo un obbligo formale, ma un modo concreto per evitare errori nella CU 2026 e semplificare la dichiarazione dei redditi. Bastano pochi minuti online per risparmiare tempo e possibili complicazioni future.
Fonte: Messaggio INPS n. 2916 del 3 ottobre 2025