Razionalizzare bonus ed agevolazioni finora valevoli per cittadini, famiglie ed imprese è uno degli obiettivi del Governo, che – risparmiando sulle risorse e tagliando alcuni incentivi – intende trovare i finanziamenti per dare una mano agli italiani alle prese con i rincari e i costi delle bollette.
Nell’ottica di un piano di interventi immediato e che rappresenti una sorta di ‘salvagente’ per chi, con estrema difficoltà, cerca di far quadrare il bilancio familiare mensile, deve essere letta l’introduzione del decreto Aiuti quater, provvedimento approvato il 10 novembre dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’economia e delle finanze, che va a disciplinare, tra l’altro, in merito al bonus bollette e allo sconto carburanti. Il Decreto-Legge è stato definitivamente convertito in Legge 13/2023 dal parlamento in data 13 gennaio.
Aggiornamento: è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio 2023, la Legge 13 gennaio 2023, n. 6, di conversione del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176 (cosiddetto decreto Aiuti-quater), recante «Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica». Qui il testo coordinato del decreto-legge e la legge di conversione:
Testo Coordinato Dl Aiuti Quater (223,1 KiB, 561 hits)
Che cosa prevede il provvedimento dell’Esecutivo? Quali sono le principali misure di supporto previste per aiutare i cittadini italiani in questa delicata fase socioeconomica? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo.
Decreto Aiuti quater: le novità
Il decreto Aiuti quater è agli ultimi dettagli. Di fatto il provvedimento in oggetto serve a perseguire con forza i due obbiettivi che seguono:
- contenimento dei costi dell’energia;
- proroga del taglio delle accise sui carburanti fino al termine del 2023.
In riferimento al secondo punto ricordiamo infatti che la scadenza attuale è prevista per il 18 novembre: urge pertanto un ulteriore intervento ‘agevolativo’, permanendo una situazione molto delicata sul fronte prezzi e spese per milioni di cittadini. Avremo dunque la proroga dello sconto di 30,5 centesimi sui carburanti fino al 31 dicembre, e proprio questa è una delle misure che più rilevano nel primo Decreto Aiuti del Governo Meloni. A ciò si somma anche il taglio dell’Iva sul gas naturale utilizzato per autotrazione. Si tratta di ulteriori misure di sostegno nel decreto Aiuti quater, peraltro già anticipate nella NADEF – ovvero la nota di aggiornamento al DEF.
E, se è vero che il nuovo Esecutivo intende tagliare i bonus considerati superflui o di fatto ‘inutili’, questo non è certamente il caso del bonus bollette pari a 600 euro, inteso come misura di welfare aziendale o fringe benefit. Infatti l’ottica sarebbe quella di un suo rafforzamento – chiaramente visibile in busta paga – mirato a garantire, in qualche modo, il potere d’acquisto dei lavoratori e delle loro famiglie, in vista di un periodo tradizionalmente dedicato ai consumi ed alle spese.
Bonus bollette ai dipendenti (fringe benefit) potenziato con il decreto Aiuti quater
Come appena detto, in vista del varo del decreto Aiuti quater, pare comunque assai probabile che sia rafforzato il citato bonus bollette che – attenzione – non è un contributo pagato dallo Stato, ma piuttosto un benefit aziendale che il datore di lavoro può assegnare ai propri lavoratori come espressione di welfare interno e, dunque, per aiutarli in questa delicata fase.
Sappiamo che il decreto Aiuti bis aveva già incrementato a 600 euro la soglia sotto la quale c’è l’esenzione fiscale, in riferimento ai beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore dipendente, inserendo nell’agevolazione anche le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per sostenere le spese relative alle utenze domestiche. Ebbene, secondo le regole vigenti al momento e per il solo periodo d’imposta 2022, il bonus bollette consente l’esenzione dai contributi Inps e tassazione Irpef entro il limite complessivo di 600 euro. L’ottica è appunto quella della proroga e potenziamento del bonus con il decreto Aiuti quater.
Prevista altresì la proroga delle agevolazioni tariffarie per i consumi elettrici e di gas in favore degli utenti domestici economicamente svantaggiati. Mentre si ragiona su una possibile rateizzazione degli oneri per l’energia elettrica.
Proroga crediti d’imposta per le imprese energivore e non
Ma nel testo in arrivo, insieme allo sconto su benzina, diesel e gas per autotrazione nel 2023 saranno riproposti anche i crediti d’imposta a favore delle aziende. Si tratta anch’essa di una misura già anticipata nell’ambito della NADEF e l’agevolazione del credito d’imposta varrà per le imprese sia energivore che non energivore, per quanto attiene alle spese effettuate per l’acquisto di energia elettrica e gas.
Ricordiamo brevemente che le imprese energivore sono tutte quelle aziende che, di fatto, hanno consumi alti di energia elettrica – con una forte incidenza sul proprio fatturato. Solitamente sono grandi aziende, ma anche le PMI possono rientrare nella categoria.
Dei menzionati crediti d’imposta si ha comunque traccia anche nel precedente Decreto Aiuti ter, che garantiva peraltro agevolazioni anche per le imprese operanti nel settore dell’agricoltura e della pesca.
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Bonus una tantum e estrazione del gas
Infine ricordiamo che nel decreto Aiuti quater non vi sarà spazio per i bonus 200 euro e 150 euro una tantum, assegnati in questi mesi ad una vasta pluralità di beneficiari, che include lavoratori e pensionati. L’ottica, come sopra accennato, è infatti quella di risparmiare su meccanismi considerati inutili dal Governo, o comunque tali da generare un dispendio di risorse che sarebbe preferibile destinare altrove. Il riferimento va in primis alle misure strutturali per frenare la corsa del prezzo dell’energia.
Ma in cantiere nel decreto Aiuti quater trovano spazio anche le nuove concessioni per incrementare le estrazioni di gas nel mare Adriatico, nell’obbiettivo di contribuire all’obiettivo di un’autonomia energetica che, a seguito del conflitto alle porte dell’Europa, è diventata un’esigenza non più rinviabile.
Abbiamo detto che il testo del decreto Aiuti quater non è ancora stato varato ufficialmente perché nell’ambito del Consiglio dei Ministri sarà approvato in modo definitivo, per poi essere pubblicato come decreto legge in Gazzetta Ufficiale. Chiaramente il provvedimento intende costituire una prima tranche di aiuti, in attesa degli interventi più corposi che arriveranno con la manovra, da approvarsi entro il 31 dicembre onde evitare il rischio del cd. esercizio provvisorio.
Riforma Superbonus
Fra le misure più importanti inserite nel Decreto Aiuti Quater vi è certamente la riforma del superbonus. Dal primo gennaio il superbonus è infatti sceso dal 110 al 90%. Non ci sono ulteriori novità rispetto al testo originario del DL Aiuti quater:
- possibilità di applicare la vecchia aliquota in alcuni casi limitati con voto dell’assemblea condominiale entro il 18 novembre 2022, e presentazione della Cilas entro la fine del 2022; oppure, approvazione assemblea condominiale successiva al 18 novembre, ma presentazione Cilas entro il 25 novembre.
- per le villette l’aliquota resta al 110% fino al 31 marzo se c’era lo stato di avanzamento lavori almeno al 30% entro lo scorso 30 settembre 2022. Previsto poi il Superbonus al 90% per le spese sostenute nel 2023 alle seguenti condizioni: interventi avviati dal primo gennaio 2023, solo su abitazione principale e per contribuenti con reddito di riferimento non superiore a 15mila euro. Il reddito è calcolato in base al quoziente familiare.
Cessione del credito
Inserita una terza cessione dei crediti edilizi verso le banche, quindi, in tutto il numero delle cessioni passa a cinque.
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