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Home»Leggi, normativa e prassi»Permessi Legge 104, 12 giorni in più: ecco la circolare INPS

Permessi Legge 104, 12 giorni in più: ecco la circolare INPS

Daniele Bonaddio26 Marzo 20204 Mins Read
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Aumentano di ulteriori 12 giorni complessivi i permessi Legge 104 per i caregiver per marzo e aprile, ecco la circolare dell'INPS.

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legge 104
legge 104

Il Decreto Cura Italia (Dl 18/2020) fra le misure per i lavoratori incrementa i giorni di permesso retribuiti per i lavoratori beneficiari dei permessi Legge 104, ma solo per i cosiddetti caregiver. L’art. 24 del decreto-legge ha esteso la durata dei permessi retribuiti coperto da contribuzione figurativa ex art. 33 della L. 104/1992 per coloro che assistono un familiare portatore di handicap. Sul punto, il governo ha deciso di incrementare tali permessi di ulteriori 12 giorni complessivi per i mesi di marzo e aprile.

Quindi, in aggiunta ai 3 giorni mensili riconosciuti dalla menzionata legge, i caregiver hanno diritto sia per il mese corrente sia per il mese prossimo, in totale di altri 12 giorni. Tali giorni, anche frazionabili in ore, possono essere fruiti consecutivamente nello stesso mese, quindi come chiarito anche dal Ministero questi “non scadono” a fine mese.

Una prima sintetica illustrazione sulla novità in esame è stata fornita dall’INPS con il Messaggio n. 1281 del 20 marzo 2020; ora l’Istituto ha emanato la Circolare INPS numero 45 del 25-03-2020 con la quale recepisce e illustra le istruzioni operative e procedurali in merito all’applicazione del suddetto beneficio (testo a fondo pagina). Vediamo in breve come funziona questa misura.

Indice:
  • Permessi Legge 104: la normativa ordinaria
  • Permessi Legge 104 Decreto Cura Italia
  • Permessi 104, 12 giorni in più: come fare domanda
  • Circolare INPS numero 45 del 25-03-2020

Permessi Legge 104: la normativa ordinaria

L’ordinamento italiano riconosce permessi lavorativi a tutti gli effetti retribuiti in base alla propria paga oraria o giornaliera:

  • sia per lavoratori affetti da disabilità grave;
  • sia ai familiari che assistono una persona con handicap in situazione di gravità.

Dunque, i permessi della cd. “Legge 104” possono essere richiesti, sia per sé stessi in quanto disabili sia dai familiari chiamati ad assistere il disabile. In caso di riconoscimento dei permessi della Legge 104, si ha diritto a 3 giorni di riposo al mese anche frazionabili in ore o, in alternativa, in riposi giornalieri di 1 o 2 ore.

Leggi anche: permessi legge 104

Permessi Legge 104 Decreto Cura Italia

Come detto in premessa il Decreto-Legge Cura Italia incrementa di ulteriori 12 giorni per il mese di marzo e di aprile i suddetti 3 giorni di permesso, ma solo per i beneficiari della 104 che assistono:

  • figli con disabilità grave,
  • parenti e affini entro il 3° grado di persone con disabilità grave.

Nello specifico, possono beneficiare della novità prevista dal “Decreto Cura Italia”:

  • tutti i lavoratori dipendenti privati che assistono un familiare con handicap grave;
  • lavoratori dipendenti Pubblici. Le modalità di fruizione dei presenti permessi per i lavoratori dipendenti del settore pubblico sono a cura dell’Amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro

Permessi 104, 12 giorni in più: come fare domanda

Per quanto concerne le modalità di richiesta ai 12 giorni di permessi aggiuntivi, occorre distinguere tra chi ha già un provvedimento di autorizzazione ai permessi o meno. Nel primo caso, se l’autorizzazione comprende i mesi di marzo e aprile, non occorre presentare una nuova domanda. È quindi già possibile godere delle predette ulteriori giornate e i datori di lavoro devono considerare validi i provvedimenti di autorizzazione già emessi.

Laddove il lavoratore sia privo di provvedimento di autorizzazione in corso di validità è necessario presentare domanda secondo le modalità già in uso. Il provvedimento di autorizzazione che verrà emesso sarà considerato valido dal datore di lavoro ai fini della concessione del numero maggiorato di giorni.

Anche i lavoratori dipendenti per i quali è previsto il pagamento diretto dell’indennità da parte dell’INPS devono presentare una nuova domanda. Si tratta, in particolare, dei lavoratori agricoli e lavoratori dello spettacolo a tempo determinato. La nuova domanda, però, è richiesta solo nel caso in cui non sia già stata presentata una istanza relativa ai mesi per cui è previsto l’incremento delle giornate fruibili.

Infine, i dipendenti pubblici, a differenza della generalità dei lavoratori dipendenti, non devono presentare la domanda all’INPS. Quest’ultima, infatti, deve essere presentata alla propria Amministrazione pubblica secondo le indicazioni dalla stessa fornite.

Circolare INPS numero 45 del 25-03-2020

Alleghiamo il testo della Circolare 45 del 25 marzo e del Messaggio INPS n. 1281 del 20 marzo 2020 per ogni ulteriore chiarimento.

  Messaggio INPS numero 1281 del 20-03-2020 (229,2 KiB, 7.726 hits)

  Circolare INPS numero 45 del 25-03-2020 (235,9 KiB, 26.372 hits)

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