Il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 15 ottobre 2024 sotto la presidenza di Giorgia Meloni, ha approvato un decreto legge economico-fiscale e il Disegno di Legge di Bilancio 2025, entrambi volti a stabilire le basi per la politica economica del Paese nel prossimo anno.
Tra le misure varate, si evidenziano provvedimenti che interessano direttamente ambiti come il lavoro, il fisco, le pensioni e il welfare. In attesa della pubblicazione dei testi in Gazzetta Ufficiale, possiamo fare una panoramica preliminare delle principali misure, grazie al comunicato stampa diffuso dal Governo.
Decreto Economico-Fiscale
Il decreto legge approvato introduce diverse disposizioni fiscali, in primis una modifica all’imposta sostitutiva per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale.
Questa misura consente ai contribuenti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) di optare per un regime di ravvedimento, versando un’imposta sostitutiva entro il 31 ottobre 2024. È un’opportunità che mira a facilitare il rientro dei contribuenti che, a causa della pandemia da COVID-19, non avevano potuto rispettare gli ISA nel biennio 2020-2021.
Questo intervento dimostra come il Governo intenda fornire strumenti di supporto a quelle aziende e professionisti che hanno sofferto per la crisi economica derivante dalla pandemia, offrendo una modalità di regolarizzazione agevolata che può risultare decisiva per numerose attività.
Rifinanziamento Ape Sociale
Un’altra misura rilevante del decreto riguarda il rifinanziamento dell’Ape Sociale, uno strumento di supporto pensionistico per lavoratori in condizioni di difficoltà. Il Governo ha previsto un aumento progressivo delle risorse per questo sussidio, con un incremento di 20 milioni di euro nel 2025, 30 milioni nel 2026, 50 milioni nel 2027 e 10 milioni nel 2028. Questo rifinanziamento punta a rafforzare il sostegno ai lavoratori in difficoltà, consentendo loro di accedere a una pensione anticipata in caso di condizioni lavorative o personali particolarmente gravose.
Disegno di Legge di Bilancio 2025
Il Disegno di Legge di Bilancio per il 2025 introduce una serie di misure volte a sostenere le famiglie, il lavoro, le imprese e il sistema pensionistico, senza dimenticare la necessità di proseguire con il consolidamento fiscale e la riduzione del debito pubblico. Tra le aree maggiormente interessate dal provvedimento troviamo il rinnovo dei contratti pubblici, il potenziamento del welfare familiare e la conferma di incentivi per l’occupazione nel Mezzogiorno.
Rinnovo dei Contratti Pubblici
Una delle priorità del Governo è stata quella di prevedere risorse immediate per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare attenzione al triennio 2025-2027. Questo intervento si inserisce in un quadro più ampio di miglioramento delle condizioni lavorative nel settore pubblico, che include anche incentivi per la stabilizzazione dei precari e miglioramenti salariali per i dipendenti statali.
Nuovo Bonus Nascite da 1000 euro
Sul fronte del welfare familiare, la manovra finanziaria rafforza le misure a supporto delle famiglie, in particolare con il potenziamento dei congedi parentali e l’introduzione di una “Carta per i nuovi nati”, che prevede un bonus di 1.000 euro per le famiglie con un ISEE inferiore ai 40 mila euro. Inoltre, viene rafforzato il bonus per la frequenza degli asili nido, escludendo le somme dell’assegno unico universale dal computo dell’ISEE, con l’obiettivo di rendere queste misure più accessibili alle famiglie a basso reddito.
In aggiunta, è stato confermato anche per il 2025 il rifinanziamento della carta “dedicata a te”, uno strumento di sostegno economico del valore complessivo di 500 milioni di euro, rivolto alle famiglie in difficoltà economiche.
Lavoro e Imprese
Uno dei punti centrali del Disegno di Legge di Bilancio riguarda il sostegno al lavoro, in particolare nel Mezzogiorno. Gli incentivi all’occupazione giovanile e femminile saranno confermati anche per il biennio 2026-2027, insieme a misure di decontribuzione per le imprese situate nelle Zone Economiche Speciali (ZES). Tali incentivi mirano a favorire l’occupazione in aree economicamente svantaggiate e a stimolare la creazione di posti di lavoro attraverso agevolazioni fiscali e contributive.
Per quanto riguarda l’occupazione nei settori innovativi, vengono previsti incentivi all’autoimpiego nei settori della transizione digitale ed ecologica, essenziali per promuovere la competitività del Paese in un contesto di rapida evoluzione tecnologica. Anche i fringe benefit vengono confermati e incrementati per i nuovi assunti che decidono di trasferirsi a oltre 100 chilometri dalla propria residenza.
Tassazione agevolata dei premi di produttività
Il Disegno di Legge di Bilancio conferma inoltre la tassazione agevolata al 5% per i premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori, anche per il triennio 2025-2027. Questa misura ha l’obiettivo di incentivare la produttività e premiare i dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Pensioni, proroga del Bonus Maroni
Nel campo delle pensioni, il Governo ha confermato le misure previste nella legge di bilancio 2024 e ha potenziato quelle destinate ai lavoratori che, pur avendo raggiunto l’età pensionabile, decidono di continuare a lavorare.
Questo intervento rappresenta un incentivo a restare attivi sul mercato del lavoro, in linea con l’esigenza di mantenere sostenibile il sistema pensionistico italiano.
Proroga del taglio del Cuneo Fiscale
Una delle misure più rilevanti riguarda la proroga degli effetti della riforma fiscale e il taglio del cuneo fiscale. Il Governo ha reso strutturale il taglio del cuneo e ha accorpato in tre scaglioni le aliquote IRPEF già in vigore. Questo intervento mira a ridurre il carico fiscale sui lavoratori e a sostenere il loro potere d’acquisto, incentivando così i consumi interni e favorendo la crescita economica.
Conclusione
Le misure varate dal Consiglio dei Ministri delineano una strategia economica che punta a conciliare la crescita con il rigore fiscale, sostenendo al contempo famiglie, lavoratori e imprese. Il focus su welfare, occupazione e innovazione tecnologica riflette l’intento di promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo per il Paese.
Per comprendere meglio le misure approvate bisognerà attendere la pubblicazione dei decreti Gazzetta Ufficiale e poi la loro conversione in Legge entro il 31 dicembre 2024.
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